martedì 31 agosto 2010
Vasto Marina zona pedonale fino al 5 settembre
MA CON MOVIDA O SENZA? ECCO COSA DICE L'UDC.
Quando si parla di movida si deve fare una riflessione alla ricerca di una soluzione che venga incontro alle esigenze di chi ha diritto al riposo ma anche chi non vuole rinunciare alla vita notturna.
Un importante occasione che la città ha per non soffrire di una recessione sociale ed economica è sicuramente rappresentata dal movimento umano, dall’incontro di persone, dal creare e vivere eventi (come la Notte Bianca, i concerti in Piazza ecc.) che rendono la nostra città viva.
E’ inutile schierarsi pro o contro qualcosa, va trovata una soluzione che concili le esigenze dei cittadini e quelle dei turisti.
Bisogna sicuramente sensibilizzare i giovani al rispetto di chi vuole riposare e i gestori dei locali ad una maggiore collaborazione, ma soprattutto occorrono più interventi da parte dei vigili, che dovrebbero gestire il caos congestionato dei giovani e multare, qualora fosse necessario, per disturbo della quiete pubblica.
ROBERTO LACCETTI SEGRETARIO UDC
Stop alla musica all'esterno dei locali: match Giovani Vs Lapenna
http://www.histonium.net/archivio_news/2010/STOP-ALLA--MOVIDA--NOTTURNA-FUORI-DAI-LOCALI,-DISCUSSIONE-APERTA-TRA-GIOVANI-DELUSI-E-IL-SINDACO-CHE-SPIEGA-LE-SUE-RAGIONI_13579.php
David Delle Donne "returns"
Caro Direttore, ieri ho partecipato al coro dei ragazzi dell'ACR alla Messa delle 18.00 a S.Michele Arcangelo .Si riuniscono sopra l'organo dove si accede tramite una ripida e stretta scala a chiocciola.Lì ho scovato l' Organo che ha questa scritta (invio foto) .Mi ha incuriosito sia l'anno (1906) sia per il fatto che anziche' scrivere Stati Uniti abbiano scritto America e poi New York che e' diventato "New Iorh" .Mi piacerebbe sapere qualcosa di piu' su questo Organo ad esempio chi lo ha donato, quanto costo' , se funziona ancora, se puo' essere restaurato, chi lo costrui', chi scrisse la dedica e come si alimentasse per poter suonare.
P.S. Ne e' passata di acqua sotto i ponti dal 1906 ad oggi,quanti eventi,quante guerre e quanta evoluzione ... Che bello vedere che il ricordo di Vasto rimane indelebile in chi ci nasce e poi parte per il mondo come quei Vastesi residenti in America che contribuirono nel lontano 1906 all'acquisto dell'Organo di S.Michele Arcangelo .
Cordiali Saluti da Davide Delle Donne
Le imprese di Vittorio Giovine, generale dell'aeronautica
Spinti dai miti del cinema hollywoodiano e dai tanti giornaletti di guerra, gli aeroplani in generale e i piloti temerari hanno da sempre affascinato la fantasia dei bambini e anche dei meno giovani. Chi non ha mai sognato di pilotare un aereo della RAF contro i kamikaze giapponesi, oppure di essere al posto dello spericolato Tom Cruise nel film “Top Gun”.
Anche Vasto ha avuto nel passato dei temerari “top gun” e tra questi il più grande è senz’altro Vittorio Giovine.
Nato a Vasto da Raffaele e Concettina Anelli, Vittorio ha conseguito il diploma presso l’Istituto Tecnico di Chieti, e dopo essere entrato nella R. Accademia Militare di Torino, risultando primo fra 250 concorrenti, ne è uscito nell’agosto del 1914 con il grado di sottotenente d’artiglieria. Passato all’Aeronautica, nella prima guerra mondiale, col grado di capitano è stato insignito di tre medaglie al valore. Nell’estate del 1930 viene trasferito in un importante aeroporto del nord dove assume il comando di uno Stormo da Bombardamento Notturno.
In occasione delle nozze di Umberto di Savoia e Maria Josè del Belgio, per aver comandato la divisione aerea nella rivista fatta nel cielo di Roma, viene insignito da S. M. il Re Alberto del Belgio della onorificenza di Commendeur de l’Ordre de
Agli inizi del 1933 un incidente di volo poteva costargli la vita. A bordo di un velivolo da turismo subiva un improvviso arresto del motore causato probabilmente da una ostruzione alla tubazione di benzina. Era da poco decollato e si trovava a circa trenta metri d’altezza, ma grazie alla notevole esperienza ed anche ad una buona dose di fortuna, riusciva a portare a casa la pelle. Ecco come viene descritto l’episodio sulle pagine dell’Istonio: “Un secondo per decidersi, pochi secondi per eseguire. Sbandò decisamente l’apparecchio a destra e con manovra calma e, a detta dello stesso Ufficiale, con un pizzico di fortuna riuscì a inchiodare il velivolo in giusta posizione ma alquanto violentemente da quella parte dove il campo presentava ancora un piccolo spiazzo utilizzabile, arrestandosi così con una innocua capottata a venti metri dal precipizio”. Tanta paura e qualche piccola contusione, ma appena uscito dai rottami era già su un altro aereo preoccupato di non presentarsi in ritardo ad un importante appuntamento.
Questo non è il solo incidente: già quattro anni prima il nostro Giovine, decollato dall’areodromo F.Baracca di Roma, diretto a Napoli, ha dovuto compiere un atterraggio di fortuna nei dintorni di Terracina, a causa della rottura di un tubo dell’acqua, che causò il surriscaldamento del motore.
Ingegnere, comandante di gruppo nello Stato Maggiore Aeronautico e comandante della scuola di aviazione civile di Roma, nel 1935 viene promosso Generale di Brigata, mentre nel 1942 viene nominato Generale di Squadra Aerea. Per tre anni viene nominato comandante dell’Accademia Aeronautica di Caserta e dal 1942 al 1943 Capo del Personale del Ministero dell’Aereonautica.
Nel 1947 Vittorio Giovine viene messo in pensione, ma grazie alla sua notevole esperienza fatta sul campo, prosegue un’intensa attività di conferenziere e saggista in materia di aviazione. Viene anche chiamato per altri importanti incarichi, come insegnante in corsi per ufficiali generali e presidente del Registro Aeronautico.
Ritiratosi a vita privata a Roma, Vittorio Giovine ha mantenuto un forte legame con la sua città natale attraverso numerosi articoli e lettere scritte per l’Histonium di Espedito Ferrara prima, e per Vasto Domani di Angelo Cianci poi.
E chiudo proprio con uno stralcio di lettera indirizzato al rieletto sindaco Silvio Ciccarone, tra vecchi ricordi e nostalgie politiche, pubblicato sulle pagine di Vasto Domani del marzo 1968: “Non canto di vittoria, affinché non si parli di lotta, ma di speranza e di fede, di concordia e di amore per il paese nostro, in favor del quale ognun rivanghi nella propria educazione, nella propria cultura e nei più remoti angoli della coscienza le virtù più nobili, sacrificando, ove ne avesse sentore o stimolo, tutto ciò che può esservi di tristo e che non attiene assolutamente all’interesse comune. Cominceremo allora a parlare di amor di patria. E forse anche di democrazia”.
Il Generale di Squadra Aerea Vittorio Giovine si spegneva, nella sua abitazione romana di Via Aristide Sartorio, il 22 agosto del 1982.
Lino Spadaccini
San Marco: dal 3 al 5 settembre visita del Vescovo
C’è grande fermento nella Comunità Parrocchiale di S. Marco per la visita pastorale del Vescovo Bruno Forte, che si svolgerà dal 3 al 5 settembre. "Il Parroco don Gino Smargiassi, d’accordo
con il Pastore della Diocesi - informa Luigi Medea - ha predisposto un intenso programma. Si comincerà Venerdi 3 settembre (ore 9,15) con l’incontro del Vescovo al Centro Impiego, a
cui seguiranno: l’incontro alla ASL (10,00), la visita alla Scuola materna “L’albero azzurro” (10,45), l’incontro al Comando dei Carabinieri (11,45). Nel pomeriggio Mons. Forte si intratterrà con i sacerdoti della Parrocchia, per fare poi visita (ore 16,00) alla Casa di accoglienza per anziani “Maristella”. Alle ore 17,30 ci sarà la solenne celebrazione della S. Messa per l’apertura
della Visita pastorale nella Chiesa di San Marco. Chiuderanno la giornata gli incontri con l’Assovasto – Confindustria (ore 18,30) e con il Consiglio pastorale e il Consiglio degli affari economici (ore 19,30).Sabato 4 settembre il Vescovo si recherà innanzitutto presso le abitazioni
degli ammalati, per andare poi alle 10,30 in visita alla Residenza anziani “S. Pio” e alle 11,30 all’Azienda Vinicola “Sergio Del Casale”. Nel pomeriggio e nella serata è previsto il seguente programma: l’incontro con i ragazzi del Catechismo della scuola elementare (ore 14,45), la Confessione dei Cresimandi presso la Chiesa di San Marco (ore 15,30), la S. Messa in parrocchia (ore 18,00), l’incontro coi ragazzi e i giovani della Comunità (ore 19,00).Domenica 5 settembre la Visita si concluderà con la Celebrazione, alle ore 11,00, della S. Messa e l’amministrazione del Sacramento della Cresima".
Summer Beach 2010: Masa Promoter soddisfatto del successo ottenuto
Nonostante il rammarico per le defezioni dell'ultimo momento fatte registrare nel beach soccer da due squadre di serie A, la Masa Promoter esprime massima soddisfazione per il successo ottenuto dal Bwa tour 2010 disputatosi al Masa di stadium di Vasto Marina. Nel beach volley il titolo di Re della spiaggia è andato a Nicola Grigolo che ha sbaragliato un'agguerrita concorrenza forte della sua lunghissima esperienza. Grande spettacolo di tecnica nel foot volley vinto dalla formidabile coppia formata da Checco Mimola e Victor Sacchini. Vittoria annunciata nel beach tennis. Troppo forte il duo Alan Maldini-Luca Meliconi per il resto della truppa. Apprezzamenti unanimi nell'ambito della concertistica organizzata nell'ambito del Bwa tour dall'associazione Il Cineocchio e con la collaborazione della Cna di Vasto. Fabrizio Consoli su Via Adriatica ed Alexian group con Santino Spinelli hanno allietato le ultime serate dei villeggianti e dei tanti vastesi che hanno preferito il centro alla Marina. Particolarmente ispirato Santino Spinelli, osannato dal folto popolo rom residente in città. Applausi per Consoli, cantautore impegnato per palati fini di una musica che va scomparendo e per questo ancor più apprezzata sia dalle vecchie generazioni che ne conoscevano le qualità, sia dalle giovani che ne hanno scoperto il grande valore artistico.All'anno prossimo con tappe italiane ed internazionali delle varie discipline in spiaggia, sempre in prima linea. MASA PROMOTER
Libri scolastici al 50%, fino al 27 settembre
lunedì 30 agosto 2010
David DelleDonne "returns"
Caro Direttote qualche giorno fa ho notato questo Signore mentre "litigava" con una dama da 5 litri di vino rosso sotto il ponte di Corso Mazzini .Ieri sera pensavo che avesse bisogno di un ambulanza , ma era addormentato sotto lo stesso ...sedativo color rubino.Caro Direttore non e' un belvedere...Ho visto in tante Citta' delle persone ridotte a queste condizioni,ma qui non siamo a Roma. Il Comune puo' fare qualcosa per aiutare in modo tangibile queste persone che non hanno un tetto dove riparasi ? Cordiali Saluti da Davide Delle Donne
David DelleDonne "returns"
Caro Direttore ieri sera e' arrivato con la sua strana bicicletta-carrello porta spesa in Via S.Caterina da Siena, si e' scelto la panchina e dopo aver messo un piccolo tappetino in gomma (tipo mare)si e' allungato e si e' addormentato.La settimana scorsa la mattina ho notato questo singolate turista e ho scattato la foto che le invio.Cordiali Saluti da Davide Delle Donne
Davide DelleDonne "returns"
Sono da riparare subito per evitare incidenti
Inno alla ventricina del Vastese
Li prodottë all’ Abruzzë ci sta ’nquantità,
‘ngi manghë niente, zi dà gustà.
Ficatazzë, prosciùttë e lummellë,
furmàggë, saggiccë, ‘ndurcinéllë,
pricòchë, maccarùnë, montepuggianë
brodettë, scapècë e zafferànë.
Ma sta na cosë che pi nnù è nu vandë,
e piacë proprië a tutte quandë.
Stémë a parlà di la gustosë vendricìnë,
nu salàme che nin ci sta cchiù genuìne.
Finocchiettë, peperoncìnë, filettë di maiàlë,
nu cconë di grassë e poche sàlë.
Cinquë mesë li mettë a la candinë,
nin sì chi ti magnë la matìnë.
Na bbellë fellë ‘nmezzë a lu pànë,
ti fa sta bbonë na settimànë.
Li bbaffë ti fa liccà.
E’ bbonë la vendricinë, é la verità.
Evvivë, evvivë lu maiale!
È lu migliòrë di tutte l’animàlë.
I vo bbenë pure Sand’ Andònië,
ca scacciàtë pùre lu demònië.
Caccë ssà vendricìnë, magnàmë a crepapéllë!
Mò é lu muméndë, la vìtë è cchiù bbellë.
Michele Molino
foto da abruzzoverdeblu.it
Leano Di Giacomo autore di una nuova canzone di Drudi
domenica 29 agosto 2010
Rotary: come le piccole imprese possono affrontare la globalizzazione e la delocalizzazione
“Prendendo la parola – riferisce Luigi Medea - il prof. Ottaviano, dopo aver ringraziato per l’invito,
ha innanzitutto parlato della straordinaria crescita del commercio internazionale e degli investimenti all’estero degli ultimi decenni. Ripercorrendo, poi, la storia recente del settore automobilistico, ha
evidenziato le opportunità di accesso ai nuovi mercati di sbocco, ai nuovi fornitori e alle nuove tecnologie. Ha, quindi, spiegato come la ridotta dimensione spesso impedisce alle piccole medie imprese di investire direttamente all’estero, ed ha indicato una opportunità: quella di forme “più
leggere” di internazionalizzazione. Ha concluso analizzando le implicazioni della delocalizzazione per l’occupazione”.
Le statistiche parlano chiaro:sono obesi il 18% degli uomini e il 30% delle donne
“ Té na pànzë, té na pànzë, cha cha cha”
In estate, basta fare una passeggiata lungo le spiagge, per osservare una caterva di pancette e di pancioni. Sono di tutte le fogge: “a pallone”, “a pera”, “a cocomero”, “a ventricina”, “a botte” “a melone”. Escludendo le donne incinte, il 70% di uomini e donne devono fare i conti con la sindrome della pancia. Anche la linea dei trentenni e dei giovanissimi si fa sempre più rotonda. In autunno e inverno è più facile occultare le nostre care protuberanze, indossando un maglione, una giaccone, un cappotto, e… la pancia non c’è più. Il problema diventa critico, quando al mare d’estate non possiamo fare a meno di indossare il costume da bagno, il bermuda o i pantaloncini. Spesso, al cospetto dei nostri vicini di ombrellone per far sembrare meno ingombrante la nostra prominente pancetta, cerchiamo di ispirare profondamente e di trarre indietro i “muscoli addominali”; niente da fare, dopo un po’, il pancione torna ad emergere in superficie come un isolotto con la bassa marea.
Il fenomeno ha raggiunto dimensioni assai simili a quelle degli Stati Uniti. In passato si vedevano per le strade pochissime pànzë, perché i mezzi di sussistenza erano scarsi. La carne, per esempio, si mangiava poche volte all’anno. Soltanto a Natale e a Pasqua si poteva mangiare un dolce. Cresce il popolo dei vanitosi. A San Salvo e Vasto al primo posto tra “gli incubi” maschili ecco la pancetta (35%) che supera di poco l’odiata calvizie (34%). Avere una bella pancetta significa far salire anche l’ago della bilancia. Sono obesi il 18% degli uomini, e il 30% delle donne fra i 35 anni e i 74 anni: gli uomini sono nella media nazionale (17%). Inoltre, il 34% degli uomini e il 42% delle donne che risiedono a Vasto e San Salvo non svolgono alcuna attività fisica durante il tempo libero. Basterebbero due ore alla settimana per ritrovare la forma dei giorni migliori. L’attività motoria non è sufficiente per eliminare l’antiestetica pancetta. Occorre, controllare l’alimentazione.
Dovremmo fare una dieta ricca di frutta e verdura. Occorre svolgere una moderata, ma continua attività fisica, limitare il consumo dei grassi, abolire il fumo, mangiare meno dolci ed unire a queste precauzioni una misurazione costante della pressione arteriosa. “ Pancioni di tutto il mondo, unitevi”.
Michele Molino
sabato 28 agosto 2010
Perdonanza Celestiniana: caos all'Aquila
http://ilcentro.gelocal.it/laquila/multimedia/2010/08/28/video/spintoni-tra-polizia-e-manifestanti-per-gli-striscioni-contro-letta-e-la-cricca-25941232/1?ref=HREC1-1
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/08/28/news/aquila_perdonanza-6575165/
A margine dell'incontro (casuale ) di quattro amici per parlare di vastesità
nell’orto delle …fìcora
Vastaroli quattro insediati a sdraio,
in questo scorcio d’estate
autoconvocati, chi di qui e chi di là
a parlare, si dice, di cultura e di vastesità.
Son finiti ad impastarsi lingua e bocca
chi accontendandosi di “(v)ùttane”
e chi magnificando”li fìchira cole” nostrane,
… ché per altro genere di frutta, si sà,
non tengono più denti e neppure l’età.
NIENTE MUSICA ALL'ESTERNO DEI LOCALI PUBBLICI
NON SI SUONA PIU'...SILENZIO DI TOMBA!
FP D'Adamo
nelle foto la band dell'architetto ai tempi d'oro.
Spinnato (Verdi): ...ogni giorno una storia
Stop alla musica fuori dai locali
Ennesima risposta tardiva del Sindaco alla città.
Della serie: “ndo cojo cojo”.”Per colpa di qualcuno pagano tutti”, è la sua dichiarazione. Agghiacciante, a rifletterci. Perché è insito nella dichiarazione la volontà di colpire anche chi non c'entra nulla. Detto da un Avvocato!!! A stagione finita arriva una puntigliosa presa di posizione inutile e tardiva. E’ in estate che i cittadini aspettavano le risposte, non adesso, a buoi scappati. Lapenna stesso afferma che “attualmente nessuno è autorizzato”. Se nessuno lo è, e quindi, si presume, non lo sia stato, perché il primo cittadino non ha saputo tutelare in tutta questa estate “anche l'esigenza di quiete pubblica dei residenti"?
Il falso decisionismo di Lapenna in realtà serve a mascherare le sue costanti difficoltà a mantenere unita una compagine politica allo sbando e che guarda alle prossime elezioni amministrative in ordine sparso.
Oggi tocca ai gestori dei locali, ieri a chi lavora al cimitero, il giorno prima ai pini.
Ogni giorno ha il suo Lapenna.
Vasto 28 Agosto 2010
Summer Beach 2010: molti gli appuntamenti
Divertimento assicurato e grande successo di pubblico al Masa stadium di lungomare Dalmazia di Vasto Marina con il Summer beach 2010. La manifestazione prevalentemente amatoriale e con esibizioni di personaggi di livello internazionale, contenitore dei maggiori sport consumati in spiaggia, è il prologo ad un’estate 2011 che si preannuncia scoppiettante. In calendario una tappa internazionale di beach volley, i campionati italiani di beach tennis e foot volley, la coppa Italia di beach soccer. Il clou odierno alle 18 con la partita di beach soccer dell’Agenzia Lemme di Vasto che affronta la vincitrice del campionato over 40. Nell’ambito del Summer beach anche due concerti. Stasera c’è Fabrizio Consoli in Via Adriatica e domani sera Alexian group con Santino Spinelli in piazza Rossetti. La Masa promoter ringrazia per la collaborazione il sindaco Luciano Lapenna con l’amministrazione comunale di Vasto, l’assessore allo sport Tavoletta con l’amministrazione provinciale di Chieti e l’assessore allo sport Masci con il consiglio regionale.
"Non ho mai dato la disponibilità di una mia eventuale candidatura a sindaco, nè con l'IDV, nè con altri"
Mare rosso: quasi scomparsa la colorazione da alghe
Sinistra in festa, Nichi Vendola a Vasto
Confermata la partecipazione del leader nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, alla Festa Regionale del partito che si terrà il 7 e l'8 settembre a Palazzo d'Avalos a Vasto.
Due giorni di incontri e riflessioni, su particolari tematiche e sugli argomenti di maggiore discussione in un ambito politico che appare a dir poco 'effervescente' ed in continuo divenire. La presenza di Vendola, che anticipa di una settimana circa quella di Antonio Di Pietro e della Festa Nazionale dell'Italia dei Valori, accende su Vasto i riflettori della politica non solo locale ed abruzzese ma anche italiana quasi in una sorta di 'prove tecniche di nuovo centrosinistra'.
Il coordinamento cittadino di Sel, guidato da Sante Cianci, propone questi appuntamenti per l'evento. Inaugurazione alle ore 18 del 7 settembre con l'apertura di una mostra pittorica a cura dell'Opificio 'Alterars'. A seguire, alle ore 18.30, dibattito sul tema "Le politiche ambientali in Abruzzo e in Italia", con la partecipazione dell'on. Gianni Mattioli. Alle 20.30 'Solidarietà con L'Aquila', la voce delle associazioni. Alle 21 la proiezione di 'Draquila, film di e con Sabrina Guzzanti. A chiusura della prima giornata il concerto dei Wrett'o Funk. Mercoledì 8 alle 18.30 tavola rotonda sul tema "Presente e futuro a Vasto", con interventi di Giuseppe Forte (Partito Democratico), Fabio Smargiassi (Rifondazione Comunista), Alfredo Bontempo (Italia dei Valori) e Sante Cianci (Sinistra Ecologia e Libertà). Alle 21 la presenza di Nichi Vendola in 'Eruzioni di buona politica'. Infine il concerto della Piccola Orchestra Underground.
Michele Tana
Pubblicato "Fede e Amore", libro postumo di Francesco Saverio Smargiassi
Pubblicata postuma, a cura dei familiari e con il patrocinio del “Lions Club Termoli Host”, il volume raccoglie intime e splendide poesie scritte con il cuore dalla giovinezza sino agli ultimi suoi giorni.
Nato a Vasto il 25 febbraio 1937, Francesco Saverio è vissuto tredici anni in Veneto e dal 1975 risiedeva a Termoli insieme a tutta la sua famiglia. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Bari, ha ricoperto prima importanti incarichi in vari uffici postali e successivamente ha proseguito l’attività lavorativa come promotore finanziario.
Sin dalla giovinezza la poesia è stata la sua passione. Lo dimostrano le tante poesie pubblicate sulle pagine di Vasto Domani dalla fine degli anni ’60 fino agli anni ’80. Poesie semplici, intense, mai banali, pieni di emotività intorno alla famiglia, sulla fede, l’amore, i frutti della terra e l’attaccamento per la terra natìa mai dimenticata e sempre nel cuore. “Splendida giornata / piena di azzurro / e di sole. / Aria pregna / di profumo di fiori / e di suono melodioso / di campane. / Panorama meraviglioso / dalla balconata / ove Gabriele Rossetti / da fanciullo meditava / orizzonti lontani”. Poche intense parole per rendere l’idea di quello che è il “Paese natìo”, il paese dell’infanzia, dei tanti ricordi che rimangono impressi nella memoria anche quando la lontananza li separa fisicamente, ma non nell’affetto.
Da qui nascono piccoli quadri attraverso l’utilizzo di parole al posto dei colori: “Chiesetta di San Michele / altare di fede, / miracolo della natura, terrazza di Paradiso. / Sul punto più bello del colle che riceve / il primo bacio del sole / al mattino. / Il golfo immenso / regala allo sguardo / miriadi di stelle d’argento / a chi ama gustare l’alba / sull’azzurrissimo mare / e bagnarsi la fronte / di acqua Santa / preludio di una preghiera”, ed ancora su S. Nicola (da Vasto Domani 1968): “Gli occhi non bastano / per godere e gioire, / di luci e colori, / quando il cuore / desidera avere tutto / il verde e gli azzurri. / Il vento rinfresca / l’aria piena di sole / ed il mare immenso / si popola di mille e mille / fazzoletti di schiuma. / Bianca la chiesetta / di San Nicola guarda, / con gioia arcana, / nel tuffo degli ulivi / che raccolgono i rintocchi / e le cime sono piene / di “Ave Maria”. / Il faro è bianco / e svetta nel cielo / e Punta Penna / è mano tesa / ai figli di Vasto marinai”.
Per dare completezza alla poesia dello Smargiassi, i curatori dell’opera hanno inserito in appendice le poesie pubblicate nella prima silloge dal titolo “Orizzonti di luce”. In occasione dell’uscita del libro, il critico Raffaello Biordi nel 1982, attraverso le pagine di Vasto Domani, scriveva: “Del mondo esterno egli sa cogliere quanto ha più attinenza con il suo mondo interiore ed atto, quindi, a suscitare impressioni, ricordi, memorie, battiti del cuore e di qui un afflato di cui siamo subito resi partecipi onde una sintonia spirituale di ineffabile godimento. Le nubi, che danno tanta animazione al cielo, siano esse leggere e chiare che fosche e tempestose, suscitano nel suo profondo il desiderio dei sogni che diano animazione al suo sonno… Ed è mirabile”, proseguiva il critico, “sempre la delicatezza della espressione dei sentimenti, resa ancora più soave dalla cornice di incanti naturali entro cui sono proposti one una classicità senza nessuno accademismo…”.
Pubblicato per i tipi della Cannarsa Editore, il libro è in vendita nelle librerie al prezzo di 15 euro.
Lino Spadaccini
Domenica sera concerto in piazza Rossetti
Domenica 29 agosto alle ore 21.30, Santino Spinelli, in arte Alexian, con il suo gruppo musicale terrà un concerto a Vasto angolo Piazza Rossetti. Il concerto è sponsorizzato dalla Masa Promoter e da alcuni privati imprenditori (bar in Piazza). Il concerto di domenica propone un viaggio, un percorso musicale e canoro (in lingua romaní) attraverso gli stili musicali romanès, attraverso l'intimità della storia e della cultura interpretata in maniera assolutamente originale per la conoscenza della cultura musicale Rom.
Via Adriatica: concerto di FabrizioConsoli domani sera
venerdì 27 agosto 2010
Warm up: molto gradito il concerto alla Rotonda
Una microalga colora di rosso il mare di Vasto:"non è tossica per l'uomo"
ALGA ROSSA NEI MARI VASTESI
Cominciano ad arrivare i primi risultati delle analisi eseguite sui campioni delle acque rosse prelevate a Vasto Marina nei giorni scorsi.
Dai primi accertamenti compiuti dal laboratorio analisi dell’ARTA Abruzzo sembrerebbe che lo strano colore delle acque dipenda esclusivamente da un fenomeno naturale causato dalla decomposizione di un particolare tipo di alga marina denominata “fibrocapsa japonica”.
La Fibrocapsa japonica è una fitoflagellata che tinge le acque di una colorazione marrone e conferisce loro una consistenza oleosa.
Questa microalga, che predilige elevate temperature dell'acqua, è originaria del Giappone.
La Fibrocapsa japonica non è tossica per l'uomo, occasionalmente può provocare morie di pesci.
In questo periodo di particolare calura estiva la fioritura di questa alga è un fenomeno ricorrente in molti tratti dell'Adriatico, e si verifica nelle immediate vicinanze della costa a non più di 200 metri dalla riva.
giovedì 26 agosto 2010
Incontro tra amici per parlare di storia locale
Da sinistra il "mitico" collezionista e storico Lino SPADACCINI, il gestore di www. noivastesi.blogspot.com Nicola D'ADAMO, il gestore del sito http://www.vastospa.it/ (la biblioteca dei Vastesi) Michele SPATOCCO, il direttore de La Voce di San Salvo Michele MOLINO.
Dal 27 al 31 agosto Masa Promoter con un ricco programma sulla spiaggia
Ecco il programma
http://vasto.blogolandia.it/2010/08/26/masa-stadium-gli-appuntamenti-in-spiaggia/
PARCHEGGI: TUTTO A PAGAMENTO, OCCHIO ALLE MULTE!
VIA SAN FRANCESCO E VIA ANELLI NON SONO PIU’ ZONE A TRAFFICO LIMITATO NUOVI PARCHEGGI A PAGAMENTO NELLE VIE DEL CENTRO PARTE IL GRATTA E SOSTA
Si comunica che nei prossimi giorni, a seguito dell’apposizione della nuova segnaletica , Via San Francesco d’Assisi e Via Anelli torneranno ad essere arterie a transito libero per tutti i veicoli di residenti e non. La Giunta Comunale ha ritenuto di escludere dette aree da quelle individuate come Zone a Traffico Limitate. Sempre nei prossimi giorni, a seguito dell’apposizione di idonea segnaletica orizzontale e verticale, sorgeranno nuovi spazi di sosta a pagamento nelle seguenti arterie: Via Dante , Corso Plebiscito, Largo del Teatro, Via Aimone, Via Forno Rosso, Via Santa Chiara, Via De Amicis, Piazzale Histonium, Via Giusti e Via Carducci. Gli automobilisti potranno sostare dopo essersi muniti dei “gratta e sosta” che saranno in vendita in 14 pubblici esercizi che si trovano nelle arterie interessate dalla nuova modalità di parcheggio.
COMMENTO
LE SCELTE NON SONO CHIARE. ASPETTIAMO CHE VENGA PUBBLICATA L'ORDINANZA.
PER ORA SI VEDE SOLO "TUTTO A PAGAMENTO"!!!!!!!!...OCCHIO ALLE MULTE!
Guardia Costiera: in arrivo il nuovo comandante
Cemetery Stories: quella volta che l'architetto fece uscire una vecchietta con la scala
All’epoca frequentavo il Liceo Scientifico ed abitavo dietro il distributore (allora) Api di corso Mazzini. Precisamente in via Catullo. La strada che percorrevo nelle luminose giornate di primavera era quella che dal liceo, attraverso via dei Conti Ricci portava al Cimitero per poi, percorso il ”carducciano” duplice filare di cipressi del suo viale, sboccare in corso Mazzini e quindi giungere a casa. Quel giorno, avevo appena passato il cancello secondario del cimitero storico, quando sento alle mie spalle una voce che chiamava “giuvinò … giuvinò”. Un brivido dietro la schiena mi “congelò” e mi bloccai atterrito. Nonostante l’orario, qualcosa dopo l’una, nonostante la splendida giornata di sole quella voce mi aveva terrorizzato. “N’ave paura ca so vive!” continuò quella voce, con un dialetto tipico e con quella sonorità vastarola che all’epoca era ancora comune mentre ora è quasi scomparsa. Mi voltai con circospezione e vidi una vecchietta dietro il cancello. La povera malcapitata mi disse sconsolata: “ Pe piacere, giuvinò, aiutam a asci da ecche. Nin ci sta nisciune”. Scavalcai (meglio: “scalvacai”) facilmente il cancello e, girando tra loculi, tombe e sepolcri, tra fotoceramiche, fiori e lumini, trovai una scala. L’appoggiai al muro di cinta e la vecchietta, rassegnata al suo destino, salì fino alla sommità di questo muro, quindi aspettò che collocassi la scala all’esterno del cimitero. - Se avessi avuto una macchina fotografica avrei scattato la foto del secolo. Una donna anziana in piedi sul muro di cinta di un cimitero non è cosa consueta. - Infine l’aiutai a scendere.
Si diede una “rezelata” e mi ringrazio dicendo: “Scibbendette, se nin passeve tu com’ariscive? Pozz’avè le benediziune!”. La salutai, riposi la scala nel cimitero, infilandola attraverso le sbarre del cancello, e andai a pranzo. Probabilmente il custode dell’epoca avrà bestemmiato e recitato i “Dies illa”, non trovando la scala al suo posto, ma io non pensai nemmeno per un frammento di secondo di riporla dove l’avevo presa.
Devo ringraziare il Sindaco di Napoli che con la sua disavventura ha fatto riaffiorare in me questo ricordo e per l’occasione reciterò un “eterno riposo” per quella vecchietta. Non conosco chi fosse ma non è importante. Spero solo che oggi come oggi, passando da quelle parti, non mi senta chiamare: “giuvinò … giuvinò”. Usassero il telefonino.
"Anch'io sono rimasta chiusa nel cimitero, però allora nessuno ha aperto un'inchiesta"
Volevo rivolgere una domanda al Sindaco di Vasto; come mai ora che e' successo il fatto che e' rimasta chiusa dentro il cimitero cittandino il sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino vengono presi provvedimenti quando e' successo a me nel mese di marzo nulla e' stato fatto? Come mai ora si apre un inchiesta e ques'inverno no? Perche la Jervolino e' un personaggio conosciuto e io no? io sono una simplice cittadina . Poi per il fatto di quel numero di telefono che penso sia dei vigili urbani..a quel numero hanno risposto dopo tantissimo tempo come mai? Il sindaco di Vasto dovrebbe sapere che sotto "nei sotterai" dove mi ero recata io a portare i fiori la sirena non si sente affatto quindi...
Grazie
Salesiani: dal 4 all'11 settembre GIOCHINSIEME 2010
"Dal 4 all' 11 Settembre - scrive Aurelio Marinelli - vi aspettano giochi, cacce al tesoro, grandi giochi e... tanto divertimento!Giochinsieme è rivolto a tutti i bambini e i ragazzi dalla 1 elementare (GIA' FATTA) alla 3 media.Le iscrizioni sono aperte fino al 30 settembre presso l'oratorio in Via S. Domenico Savio, tutti i giorni dalle ore 16.30 alle 19.30.Non mancare!"
Personaggi vastesi: Nicola Tiberi e le sue tenere poesie
Nel 1800, per i tipi degli Eredi Pannelli di Macerata, il Tiberi pubblica una raccolta di poesie dal titolo “Idilj e Novelle”, che gli procurano notevole fama. Il Marchesani nella sua Storia di Vasto, cita le parole di Benedetto Betti in un’Ode scritta al Barone Durini, il quale definisce la raccolta: “poesie tenere, ove i quadri di natura sono così toccanti, che non gli sdegnerebbe lo stesso Gesner”.
Pubblicato all’età di 55 anni, il volume è formato da 15 composizioni in versi sciolti: apre un introduzione ai canti e termina con “Orildo”, dedicato a se stesso. Lo stile del Tiberi risente molto ancora degli influssi arcadici del Settecento: Licida, Imelina, Vibrio, Nivaldo ed Eurilla (Squarciava al vibrar del vivo raggio / La Dea triforme da l’argenteo carro / Di notte taciturna il denso velo) sono solo alcuni dei personaggi allegorici presi in prestito dalla mitologica classica. Ed ancora, Osmino, Lamone (Recava a dissetar già gli anelanti / Destrier focosi ne l’atlantich’acque Febo), Utalce e Belinda, Velina, Fileno (In valle solitaria, / Ove un ruscel Grangea, Tirsi di Morte vittima, / Il buon Filen piangea), Alcone, Ilino e Lidia e ancora altri titoli sulla stessa linea, rievocano scene pastorali e campestri cari ai poeti arcadici.
Conosciuto in Arcadia con il nome di Orildo Apollonide, il Tiberi chiude la sua opera con una composizione dedicata a se stesso, dove troviamo alcuni interessanti riferimenti alla sua città natale: “Con quel desio che dolce il cor gl’ingombra / Giaceasi Orildo sovra erboso letto / Lì dove grata d’un fogliame è l’ombra, / Il vago a linear d’Istonio aspetto…”. Chiaro è anche il riferimento ai rami che l’autore stava realizzando per la Storia di Vasto del Betti: “Istonio, Istonio che da’ Figli tuoi / Fasto non cerchi, ma le gesta e ‘l merto, / Godi ch’appo il cammin de’ spenti Eroi / Mercan parecchi non caduto serto; / Ma se per sorte amica avverrà poi, / Che mercè di quel ferro a Orildo offerto / Le tue forme, e i trionfi in chiaro ei metta, / Qualche sospir su la tomba getta”.
Lino Spadaccini
mercoledì 25 agosto 2010
Un cortometraggio del Vasto Film Festival
Con Giuliano Molle
Scritto e diretto da Lorenzo Trovato - Montaggio, produzione, Fotografia : Giampiero Civico - Operatore: Marco Rizzari - Segretaria di edizione: Maria Flavia Vecchio - Assistente alla regia: Lorenzo Belletti
Il corto è stato presentato al Vasto FIlm Festival 2010 nell'ambito della rassegna "Talenti di Vasto".
Vasto:Rosa Russo Jervolino rimane chiusa nel cimitero
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2010/08/25/news/il_sindaco_resta_chiusa_nel_cimitero_iervolino_liberata_dopo_un_ora-6507242/
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/25-agosto-2010/iervolino-prigioniera-cimitero-vastoparte-inchiesta-le-scuse-lapenna-1703636386603.shtml
Seminari Musicali Internazionali
Per il concerto di apertura della XII edizione dei Seminari Musicali Internazionali gran pienone di pubblico per ascoltare uno dei più grandi capolavori della musica sinfonica, la Quinta sinfonia in do minore di L. V. Beethoven.
La famosa sinfonia è stata preceduta da una prima esecuzione assoluta del Maestro Vito Paternoster, con la Serenata Rossiniana per violoncello e orchestra: una composizione di stampo classico con accentuati riferimenti rossiniani, in particolare nel finale con il richiamo alla famosa tarantella napoletana composta dal compositore pesarese.
Un gradito ritorno, dopo il successo dello scorso anno, per l’Orchestra Sinfonica “Città di Grosseto”, diretti dal Maestro Lorenzo Castriota Skanderberg. Con lunghi applausi al termine dell’esibizione, il pubblico vastese ha manifestato vivo apprezzamento per l’esecuzione di tutta l’orchestra, che ha ricambiato concedendo il bis con l’esecuzione dell’ultima parte del terzo movimento della sinfonia del compositore tedesco.
Questa sera nell’ambito del Festival dei Seminari Musicali Internazionali, è in programma Gli echi del Jazz con Alessia Obino Quintet, che proporrà brani famosi di Charles Mingus, Duke Ellington e Cole Porter e brani composti dalla stessa Alessia Obino, voce raffinata del panorama jazz italiano.
Lino Spadaccini
Fonte Nuova: perchè non viene riparata?
Sindaco
Vasto
p.c. Presidente Consiglio
Il sottoscritto, Nicola D’Adamo, consigliere comunale (Alleanza per l’Italia),
premesso
• che in data 10 luglio ha già segnalato che nelle settimane precedenti alcuni vandali avevamo buttato giù l’elemento decorativo in cima alla Fonte Nuova;
• che a tutt’oggi il caratteristico monumento non è stato riparato;
• e che non è stato nemmeno recuperato il fregio rimosso dai vandali, ancora giacente dentro la vasca del monumento
chiede
quali iniziative intende intraprendere l’Amministrazione per risolvere tale problema e se vi sono, nei programmi dell’ente, progetti atti a valorizzare uno degli angoli più caratteristici della città.
Vasto, 25 agosto 2010
Nicola D’Adamo (ApI)
martedì 24 agosto 2010
Vasto Marina "capitozzatura" dei pini in via Spalato
Antonino Spinnato (Verdi) ha diffuso una sua risposta:"A nostro avviso l’intervento del Corpo della Forestale doveva essere richiesto prima che gli operai tentassero le operazioni di “Capitozzatura” e non dopo.A babbo morto.Chi del resto meglio del Corpo della Forestale può con assoluta certezza certificare se: “vi sono dei rami pericolosi per l’incolumità dei cittadini”.
A settembre Vasto sarà al centro della politica nazionale
Dal 16 al 19 ci sarà Di Pietro con la sua Festa dell'Ialia dei Valori.
articolo su http://www.vastoweb.com/notizie/vendola-e-di-pietro-vasto-al-centro-della-politica-italiana-4926.html
Film Festival: già si pensa al 2011, ...ma non dovrebbe cambiare amministrazione?
Morto un festival si pensa ad un altro, se come si legge nel manifesto in edicola c’è chi pensa ad invitare George Clooney, il quasi cinquantenne più fico che ci sia, che ha già scelto in Italia casa per le vacanze e compagna.
Spero che sia la solita boutade giornalistica locale, voglio credere che i nostri amministratori non investiranno tanto per assistere in una calda serata di agosto ad una gara a chi finge meglio di capire il nostro italiano e il suo inglese.
Poi al massimo potrà regalare qualche gossip.
Anche perché le elezioni di primavera sono già archiviate
Poi se il suo compenso sarà in brodetti , se ne può pure parlare,o no?
Enzo La Verghetta
Incoronata: il 2 settembre l'inaugurazione della Scuola Materna
Domani sera La Corale Warm up a Vasto Marina
VERSO IL CENTENARIO DELLA NASCITA DI PIETRO DI DONATO
Chieti, gennaio 2010. Nella sala della Provincia viene proiettato il documentario di Stefano Falco incentrato sulla vita dello scrittore italoamericano Pietro Di Donato. Segue il dibattito sull’emigrazione italiana nelle Americhe e molti spettatori confessano di non aver mai immaginato la ricchezza prodotta dalla presenza italiana nel mondo.
Ricchezza economica, scientifica e culturale. Ricchezza che la memoria collettiva degli italiani ha rimosso per anni e che ora – nel continuo tema giornaliero sulle problematiche immigratorie – inizia a riaffiorare sulle labbra attraverso le cinque domande. Chi, dove, quando, come, perché.
Quella di Pietro Di Donato è una delle storie emblematiche dell’italianità in America. Sconosciuta ai più ma di grande patrimonio sociale.
Una storia che affonda nelle radici di quella lotta sociale che nel corso di 100 anni ha portato i diseredati della Penisola ai vertici dell’amministrazione statunitense. Era il 1945 quando in Italia viene pubblicato da Bompiani «Cristo fra i muratori», un libro destinato a riscuotere tantissimo successo in lingua inglese (pubblicato nel 1939) e tra i lettori americani. L’autore, Pietro Di Donato è un muratore che ama scrivere e scrive bene, ma che non cerca la gloria letteraria per il suo romanzo. Nelle sue pagine egli infatti trasfonde infatti semplicemente il suo mondo, i suoi colori, la sua identità di italoamericano, figlio del assimilazione statunitense, in pratica figlio di nessuno.
CONTINUA SU http://www.oggi7.info/2010/02/12/2766-lo-scrittore-proletario
Seminari Musicali Internazionali: stasera Concerto dell'Orchestra di Grosseto
Fino al prossimo 31 agosto corsi di formazione strumentale e vocale da parte di alcuni dei maggiori professionisti dei Conservatori musicali italiani. Oltre ai Seminari, spazio al Festival con le esibizioni di docenti e musicisti in diverse venues del centro storico.
Stasera martedì, presso il Cortile di Palazzo d’Avalos, il concerto di apertura per il Festival dei Seminari Musicali Internazionali.L’Orchestra Sinfonica “Città di Grosseto” e il grande violoncellista Vito Paternoster saranno diretti dalla bacchetta di Lorenzo Castriota Skanderbeg. In scena uno dei più grandi capolavori della musica sinfonica di tutti i tempi: la Quinta Sinfonia in Do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven composta tra il 1807 e l’inizio del 1808. La celeberrima sinfonia sarà preceduta da una prima esecuzione assoluta dello stesso Maestro Vito Paternoster: Serenata Rossiniana per violoncello e orchestra.
Calcio: Foggia-Lucchese si giocherà all'Aragona
Sarà lo stadio “Aragona” di Vasto lo scenario dell’incontro Foggia-Lucchese, valido per la seconda giornata di andata del campionato di Prima Divisione. Il match si disputerà a porte chiuse per via della squalifica (due giornate) comminata allo “Zaccheria” (tra l’altro indisponibile per lavori al manto erboso) dopo i fatti accaduti nella sfida play out contro il Pescina. All’appuntamento Foggia e Lucchese si presenteranno forti dei successi ai danni della Cavese (i satanelli, secco 3-0 in terra campana) e del Barletta (i toscani, nel debutto casalingo). Da oggi i rossoneri sono in ritiro a Termoli e si allenano presso lo stadio “Cannarsa”.
da Daunianews.it
Globalizzazione e delocalizzazione: quali opportunità per il nostro Paese?
Da Luigi Medea apprendiamo che :"nonostante il periodo estivo, il nuovo Presidente del Rotary Club di Vasto,
avv. Luigi Guidone, con il suo Consiglio si è impegnato a preparare un ricco programma per il nuovo anno sociale. Il primo appuntamento è per il 27 agosto". "Durante la conviviale il Prof. Giammarco Ottaviano, Ordinario di Economia Politica presso la Bocconi di Milano parlerà sul tema “Globalizzazione e delocalizzazione: quali opportunità per il nostro Paese?”.
"L’avv. Guidone - informa Medea - ha preparato contemporaneamente un interessante Piano direttivo del Club, nel quale egli fa una approfondita analisi sulle caratteristiche fondamentali del Rotary, sugli scopi e le quattrovie d’azione. Il Presidente spiega, poi, qual è il compito primario del Nuovo Direttivo: “Proseguire nel solco tracciato dai Soci fondatori, in modo da non disperdere, ma di accrescere il patrimonio di iniziative del Club, rafforzando l’amicizia e lo spirito di cordialità tra i soci, in modo che essi partecipino alla vita del club, non perché obbligati dalla percentuale di frequenza, ma perché, in un clima di allegria e complicità, siano lieti di stare insieme per servire al di sopra di ogni interesse personale”. L’avv. Guidone termina comunicando la composizione delle Commissioni che lavoreranno per attuare al meglio il programma annuale".
VastoBasket al via
Con l’inserimento del pivot, Raffaello SAMMARTINO (curriculum in calce), la Vasto Basket completa la rosa dei giocatori per l’A.S. 2010/2011. Eventuali nuovi inserimenti si potrebbero avere per definire il roster anche per quanto riguarda gli under che completano i dodici a referto. A breve l’inizio ufficiale delle attività per preparare al meglio un campionato nazionale che gli appassionati vastesi della palla a spicchi aspettano oramai da diverse stagioni.
La Zitella e il Vampiro: film super 8 realizzato a Vasto nei primi anni ''70
CON LA PARTECIPAZIONE DI LELLO BOSCO, TONINO MARCHESANI, EMANUELE PUDDU, RIPRESE MAURIZIO SANTULLI, COLLABORATORI GIGI MUROLO, PINO BOSCO. UN REPERTO DI GRANDE INTERESSE!!!
inserito su youtube da archidadamo
La stravagante vita di "Lu matte Cardone"
Don Ciccio Cardone, era anche un bravo ed apprezzato pittore. Dopo aver frequentato a Napoli l’Accademia di Belle Arti, sotto Filippo Palizzi, meritando anche di un diploma con medaglia d’argento, si dedica prima alla realizzazione di paesaggi di stile verista, per poi specializzarsi sulla ritrattistica.
Tito Spinelli nel suo prezioso “Profilo storico della pittura vastese”, scrive del Cardone “I ritratti di freschi profili femminili, per i quali ha predilezione, non lo esentano dal possedere uno stile ben distinto. Questa lettura si articola dallo stesso carattere del pittore, portato, in varie occasioni, a non ultimare i lavori”.
La sua è una pittura quasi intima, quasi per suo gusto personale. Per questo non ha mai fatto realizzato mostre ne personali ne collettive non tanto per evitare il confronto e il giudizio del pubblico, anche perché don Ciccio lasciava la porta di casa sempre aperta durante il giorno, per dare libero accesso a quanti volessero vedere la sua galleria privata, quanto, come spiega ancora Tito Spinelli, per “per un taglio aristocratico della pittura”, e per questo don Ciccio Cardone può essere considerato un artista puro “perché è riuscito a portare il suo lavoro a un livello di assoluta gratuità e alla negazione della pittura come attrazione estetica mercificata, che per lui, a intuirlo, rischiava di verificarsi proprio nelle sedi ufficiali, dove venivano allibrate quotazioni non certo rispondenti al suo spirito così controverso e complesso”.
Ma perché quel soprannome “lu matte Cardone” e quali erano le sue "mattità"?
Don Ciccio era un ricco possidente, che risiedeva a Napoli e tornava a Vasto nel periodo estivo per tenere sotto controllo le sue terre e il suo palazzotto cinquecentesco nei pressi di San Pietro. Lo si vedeva girare per i vicoli del centro storico tutto solo e trasandato, con la capigliatura arruffata, che “metteva in risalto il suo volto ovale, un po’ pallido, dai lineamenti fini, nobilitato da non so quale travaglio spirituale, che doveva possederlo”. La sua casa rispecchiava esattamente la sua persona: trascuratezza e disordine ovunque, ma sempre aperta a chi voleva apprezzare i suoi quadri e il suo ottimo vino che possedeva in cantina.
“Un giorno”, racconta Vittorio Dragani, in un articolo pubblicato sul mensile “Vasto Domani”, diretto da Angelo Cianci, “un ragazzo si aggirava nei pressi del suo palazzotto, con una bottiglia in mano, in cerca della cantina de lu matte Cardone. Incontrò per caso proprio lui don Ciccio, al quale si rivolse per farsi indicare la cantina.
– Bell’òmmène addò sta la cantine di lu matte Cardone? –
Don Ciccio considerò per un momento il ragazzo, col volto rabbuiato; poi rispose sorridendo:
– Il matto sono io e quella è la cantina”.
Si racconta che per scaramanzia don Ciccio si era fatto fare la cassa da morto, che custodiva sotto il letto. Un giorno ad un giovinetto che si recava da lui per mettersi in posa per un quadro disse: “Vedi, Paoluccio, questa è la cassa nella quale dobbiamo tutti finire. Io per farci l’abitudine, mi ci stendo prima e ci faccio anche la siesta”. Molti scappavano alla vista della bara, ma non solo per quello. Un giorno due suore suonarono alla porta per chiedere la questua. Senza esitazione don Ciccio si calò subito le braghe e si presentò in mutandoni, mettendo in fuga le suore scandalizzate. Così lo ricorda Vittorio Dragani: “Egli era un avanzo dell’Ottocento, un Ottocento personificato in declino, sia negli anni che nello spirito. E forse si ribellava ai tempi che erano mutati, che non erano più quelli della sua giovinezza: e commetteva delle stravaganze, per cui la gente lo chiamava lu matte Cardone”.
Lino Spadaccini
...Forse poteva trovare spazio anche il Teatro dei Burattini in piazza Rossetti...
Capita in questi giorni di imbattersi in una “scena” molto bella. Quella di tanti bambini seduti a terra, su piazza Lucio Valerio Pudente, che assistono ad uno spettacolo di marionette. Non voglio prestarmi a battute del tipo: “non sarebbe necessario andare in piazza per vedere marionette esibirsi” tuttavia una perplessità sorge quando penso che lo spettacolo tanto caro ai bambini, uno spettacolo tradizionale, oserei dire storico, quello dei burattini Ferrajolo è stato “allontanato” da Vasto. Più volte ho scritto sull’argomento ma ancora mi chiedo e sempre mi chiederò la motivazione per la quale non si è potuto ricollocare il teatrino dei burattini nel luogo, nei fatti, ad esso deputato: piazza Rossetti. Eppure, certe sere questa piazza è desolatamente vuota ed anche quando gli altri luoghi da piazza Diomede a via Adriarica, da piazza Caprioli alla Loggia Amblingh, da piazza Barbacani a piazza San Pietro, sono affollati, Piazza Rossetti non è più frequentata come prima. Vedi famiglie di immigrati che occupano le panchine (e le aiuole) e qualche passante che attraversa il luogo per recarsi altrove. Nessun altro. Ciò accade forse, perché l’animazione è stata spostata in ambienti più piccoli così da far sembrare il centro storico più frequentato? Non credo che ci sia qualcuno così “intelligente” che possa aver pensato questo. Allora perché?
Il teatrino dei Ferrajolo era un richiamo “sicuro” per le famiglie ed un sano divertimento per i bambini. Un elemento che teneva in vita, nelle serate estive, una intera piazza. Per me è anche anche la “custodia” di una memoria che va scomparendo. Quest’anno abbiamo portato in quella piazza, per la gioia dei bambini, Shrek, direttamente dagli Stati Uniti. Bene, molto bene! Io stesso portai in questa piazza, in occasione di “V for Fumetto”, il cattivo di Guerre stellari: Dart Fener. Però poi, per piacere, se non diamo spazio anche a “Compagnie” come i Ferrajolo, non parliamo di “salvaguardia” della nostra cultura e delle nostre tradizioni.
Nuova mostra di Paola Bolognese alla Mattioli
Paola Bolognese, sensibilità cromatica, poeticità d’immagine
Mentre l’Arte da ormai un secolo (dal frainteso dadaismo in poi) ha preso altra strada, innovativa certo quanto spesso sbagliata o del tutto discutibile, c’è ancora chi al mondo continua a produrre manufatti d’arte in modo tradizionale, e in pittura, in particolare, …dipingendo. Si tratta di quella significazione per immagini che l’uomo, attraverso una capace manualità, sin dai primordi sa inventare, rendere visibile per godimento personale, per lasciare di sé e del divenire materiale e spirituale una traccia. Ed è questa un’utile premessa per avvalorare ancora nel nostro tempo - ove necessario - opere di questo genere. Così di Paola Bolognese, paesaggista ma anche ritrattista precisa e sensibile, non starò a dire di appartenenze stilistiche, non di riferimenti storici, inopportuni quanto inutili.
Di questa pittrice bisognerà rilevare la capacità tecnica acquisita con anni di studio e lavoro, in un genere artistico considerato “minore”, poiché per secoli relegato dai Maestri al “bozzetto” preparatorio per dipinti a olio o affreschi, quanto antico e preziosamente riscoperto nell’ottocento dall’Impressionismo, un’innovazione d’immagine che costituisce la vera rivoluzione dell’arte moderna nel tempo della sua “riproducibilità tecnica”. La “pittura ad acqua”, poi, richiede sicurezza di tratto, temperamento, rapidità di esecuzione, che non concede correzioni o pentimenti. Ma se la padronanza della tecnica è la base, ben più preziosa appare, in artisti come la Bolognese, la capacità di “sognare” dapprima l’immagine e poi di saperne tracciare le linee e le cromie utili a rappresentarla e a reificarla per gli altri che la guarderanno e se ne sentiranno eideticamente coinvolti e gratificati.
Una pittura non semplice (o culturalmente semplicistica), ma di certo da poter guardare e percepire senza doversi porre problematiche ‘concettuali’ di alcun genere. Immagini d’arte che occorre con-templare (ed è possibile farlo in questo caso) lasciandosi catturare, per un momento almeno, dalla poeticità rarefatta dei suoi cieli ombrati di luce e di nuvole, delle sue marine riverberate, degli ‘steli’ segmentati dei suoi trabocchi protesi, come corrosi dalla luce, verso l’alto. L’acqua luccica riverberando il sole d’alba o di tramonto, gli scogli paiono come dormienti nel loro liquido, ma denso habitat, la “Bagnante” di oggi fa da assistente totemica alle vele dispiegate o raccolte su “paranze” e “battelli”, quelli di un tempo passato. Il tutto si manifesta e vive, sulla carta e in noi, tra la memoria e l’immagine visiva, soltanto dipinta quanto per più versi ‘reale’ ed evocativa. Se il risultato dell’artista voleva essere questo, diremo che l’ha sicuramente raggiunto. Provare (o meglio visitare la mostra) per credere.
(Giusfra Pollutri, agosto 2010)
I dipinti di Paola Bolognese resteranno in mostra sino al 27 Agosto.