martedì 11 febbraio 2025

Francesco Jovine istitutore a Vasto

 Francesco Jovine istitutore a Vasto

(dal libro di Antonio Mucciaccio “Il Cantore dei Contadini”)

Tra la fine di novembre del 1919 e il febbraio del 1920, Jovine ebbe un posto da istitutore nel convitto Nasuti di Vasto,che si trovava nel palazzo Tommasi.

 

Di questo suo primo lavoro egli scrive nel racconto Dieci settimane, che fa parte della prima raccolta pubblicata nel 1940 col titolo Ladro di galline. 

Rinnovo delle cariche elettive al circolo pensionati “Zaccardi” di Vasto

COMUNICATO STAMPA 
Rinnovo delle cariche elettive al circolo pensionati “Zaccardi” di Vasto
Riconferma per il presidente Saverio d’Ambrosio
Si è svolto lo scorso 2 febbraio il rinnovo delle cariche elettive del circolo pensionati “Michele Zaccardi” di Vasto, un momento di grande partecipazione e condivisione per tutti i soci.

ZTL: ancora tante polemiche

Continua l’acceso dibattito sulla ZTL al centro storico e sulle numerosissime multe comminate da settembre in poi. Sui siti locali leggiamo l’ultimo comunicato è di “Avanti Vasto”, mai pervenuto alla redazione di “NoiVastesi”.
La lista dei socialisti difende la scelta del Comune e scrive tra l’altro: "Le sanzioni emesse dall'installazione dei varchi evidenziano un dato preoccupante: per anni, nonostante le relative ordinanze e le limitazioni di orario delle ZTL, molti cittadini hanno continuato a non rispettare le regole" e ancora “Un report dei verbali validati da settembre a novembre 2025 ha dimostrato che le violazioni sono nella norma per la stragrande maggioranza dei cittadini”. I commenti su fb sono di due tipi: alcuni rispondono con veemenza a tale pesante accusa, altri fanno dell'ironia sulla data sbagliata perchè sul comunicato c'è scritto: "verbali validati da settembre a novembre 2025", non 2024.
Comunque un paio di giudizi sensati da parte dei lettori dei siti: il primo, “Avanti Vasto? Ma vi siete fatti una passeggiata in centro? E' morto, ci sono solo quattro pensionati che fanno su e giu' e " non portano pane a casa!". Vasto non e' Firenze, Venezia, ecc. ecc.”; il secondo, “Sono fuori dalla politica,dalle polemiche di parte e vivo ben distante dal centro.  Ho una domanda : a Vasto è utile una Ztl ? Se sì, ,mi spiegate il perché ?"

11 febbraio: FESTA DELLA MADONNA DI LOURDES, PROCESSIONE A VASTO!

Come da tradizione, 11 febbraio Festa della Madonna di Lourdes. Dopo gli appuntamenti per la preparazione, solenne processione per le vie della città alle ore 19. Ecco il programma 




lunedì 10 febbraio 2025

GIOVANNI DE SOMMAIN, STORICO VETERINARIO DI VASTO

 

"AbruzzoVasto",  blog di abruzzesistica di Filippo Marino, ha pubblicato oggi una interessante ricostruzione storica sull'attività del noto veterinario Giovanni De Sommain, nato a Pola nel 1907 e morto a Vasto nel 1971. Marino ha rintracciato un prezioso documento che descrive l'attività dello storico veterinario vastese e soprattutto del suo apporto alla storia della medicina veterinaria in Italia. Una bella pagina di storia. DA LEGGERE, ecco il link https://vastoabruzzo.blogspot.com/2025/02/giovanni-de-sommain-e-la-storia-della.html 

Giorno del Ricordo, deposta una corona d’alloro al cippo in Largo Tommaso Saraceni a Vasto

COMUNICATO STAMPA
Giorno del Ricordo, deposta una corona d’alloro al cippo in Largo Tommaso Saraceni a Vasto
Menna: «Importante capitolo della storia nazionale di cui fare memoria»

Nella mattinata di oggi, lunedì 10 febbraio 2025, in Largo Tommaso Saraceni a Vasto si è tenuta la cerimonia di commemorazione in occasione del Giorno del Ricordo, istituito per onorare la memoria degli esuli istriani, fiumani e dalmati. Una corona d’alloro è stata deposta al Cippo commemorativo dedicato al finanziere Tommaso Saraceni, vittima delle foibe. L’appuntamento ha visto, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Vasto, la presenza del sindaco Francesco Menna,

Foibe: il vastese Saraceni sarebbe stato fucilato a Roditti (non a Basovizza) secondo un'ultima ricerca

Nel documento “Il caso dei finanzieri scomparsi nel maggio 1945 da Trieste” scopriamo che il nostro finanziere Tommaso Saraceni “sarebbe stato fucilato a Roditti” non a Basovizza come riportato nella lapide lì posta.
Ecco il passaggio nell’interessante documento: “Torniamo ai nomi presenti sulla lapide che ricorda i finanzieri asseritamente “infoibati” a Basovizza: quasi tutti i nominativi di coloro che avevano prestato servizio a Campo Marzio compaiono in elenchi di internati nel campo di Borovnica redatti nell’estate del 1945 (47 nominativi sui 53 totali: si può peraltro presumere che anche questi sei siano stati condotti a Borovnica assieme agli altri commilitoni). Abbiamo anche trovato un’annotazione relativamente al finanziere di stanza a Campo Marzio Tommaso Saraceni, che sarebbe stato fucilato a Roditti: possiamo pertanto supporre che la maggior parte della truppa sia stata internata a Borovnica ma che siano stati fucilati subito gli ufficiali e i militi ritenuti responsabili dell’attacco contro gli Jugoslavi”.
LINK Il caso dei finanzieri scomparsi nel maggio 1945 da Trieste.
https://www.diecifebbraio.info/wp-content/uploads/2024/02/Il-caso-dei-finanzieri-scomparsi-nel-maggio-1945-da-Trieste.pdf

LA SCUOLA DI SAN LORENZO AL QUIRINALE IL 10 FEBBRAIO: HA VINTO IL CONCORSO SULLA GIORNATA DEL RICORDO

La classe terza della scuola primaria San Lorenzo della Nuova Direzione Didattica Vastoha ha vinto il concorso nazionale “10 febbraio” e con una delegazione parteciperà alla cerimonia della Giornata del Ricordo presso il Quirinale, presente il presidente Mattarella. 

riceviamo e pbblichiamo
Giorno del Ricordo al Palazzo del Quirinale.
Prestigioso riconoscimento per la Classe Terza della Scuola Primaria “San Lorenzo”.

10 febbraio Giorno del Ricordo: cerimonia in Largo Tommaso Saraceni a Vasto

COMUNICATO STAMPA
Giorno del Ricordo, il 10 febbraio la cerimonia in Largo Tommaso Saraceni a Vasto
Sarà depost
a una corona d’alloro al cippo commemorativo dedicato al finanziere vittima delle foibe
Lunedì 10 febbraio 2025, alle ore 10:00, presso Largo Tommaso Saraceni a Vasto, si terrà la
 cerimonia di commemorazione in occasione del Giorno del Ricordo, istituito per onorare la memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati. Nel corso dell’evento sarà deposta una corona d’alloro presso il Cippo commemorativo dedicato al finanziere Tommaso Saraceni, vittima delle foibe.
(IL RICORDO DI SARACENI DA NOI PUBBLICATO LO SCORSO ANNO       https://noivastesi.blogspot.com/2024/02/giorno-del-ricordo-il-nome-di-tommaso.html  )

sabato 8 febbraio 2025

La musica come strumento di supporto e connessione: presentato il progetto “Rotary Alzheimer – Music, Help & Support”

COMUNICATO STAMPA
La musica come strumento di supporto e connessione: presentato il progetto “Rotary Alzheimer – Music, Help & Support” 
Si è svolta questa mattina, presso l’Auditorium del Polo Liceale Mattioli di Vasto, la presentazione ufficiale del progetto “Rotary Alzheimer – Music, Help & Support”, un'iniziativa che coniuga musicoterapia, formazione e solidarietà per supportare le persone affette da Alzheimer e le loro famiglie.

venerdì 7 febbraio 2025

12 febbraio: Ricordo dell'on. Nello Mariani (1923-2009) deputato del PSI e marito della sen Elena Marinucci

COMUNICATO STAMPA
Il 12 febbraio a Vasto un incontro in ricordo del parlamentare Nello Mariani
Parteciperà anche la figlia Serenella
Un incontro in ricordo del parlamentare Nello Mariani si terrà mercoledì 12 febbraio 2025 alle ore 17:00 presso il Polo Bibliotecario Comunale "Raffaele Mattioli", in Via Aragona 26 a Vasto. L’appuntamento, al quale parteciperà anche la figlia Serenella, sarà

Progetto Giovani: è uscita la prima edizione di “The Edge”

È uscita la prima edizione di “The Edge” il giornalino di attualità realizzato dai partecipanti del corso di giornalismo del Progetto Giovani.  Curiosi di leggere le ultime notizie selezionate dalla redazione del Centro Berlinguer? 
Trovate “The Edge” online tramite il link  https://drive.google.com/.../1TY37i.../view...
COMUNICATO STAMPA
 The Edge elaborato finale del corso di Scrittura Dinamica “Parole in Corsa” Un'esperienza

LEGA Vasto su ZTL: necessita un "ridisegno complessivo della viabilità cittadina"

COMUNICATO STAMPA
Del Prete, Lega: “Amministrazione Menna arrogante e superficiale sulle ZTL. Adesso occhio ai semafori trappola” 
 “Le ZTL, ovvero le zone a traffico limitato, sono una scelta politica che questa amministrazione Menna ha fatto con superficialità e

Asl: avvio Casa di Comunità e nomina direttori

Tre nuovi direttori di unità operativa all’ospedale di Vasto
Ieri 6 febbraio 2025,è stato ufficialmente avviato il cantiere per la realizzazione della Casa di Comunità nel distretto sanitario di via Michetti a Vasto. E subito dopo, all’ospedale “San Pio” di Vasto, sono stati presentati tre nuovi direttori di unità operativa: Gabriele D’Egidio (ostetricia e ginecologia), Fabio Fiore (chirurgia generale) e Fernando Di Vito (direzione medica di presidio). I rappresentanti di ASL e Comune hanno partecipato all’evento.

7 febbraio:Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo

Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo: fenomeno in crescita
E’importante garantire il benessere dei giovani evitando l'isolamento
Oggi, 7 febbraio, si celebra la Giornata Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, istituita nel 2017 su iniziativa del Miur nell’ambito del Piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola. Un'occasione per le Istituzioni, esperti e associazioni specializzate per sensibilizzare giovani e adulti riguardo una piaga che purtroppo sembra sempre più diffusa e per riflettere su quali possano essere gli strumenti per impedire che comportamenti violenti e di prevaricazione continuino a ripetersi. Molte le iniziative a Vasto.

giovedì 6 febbraio 2025

22 febbraio: Tagliente, "UN CONVEGNO SULLA VARIANTE ALLA STRADA STATALE 16"

Giuseppe Tagliente, già sindaco di Vasto e presidente del Consiglio Regionale, annuncia un convegno sulla variante alla SS16 organizzato dalla sua Associazione Culturale San Michele, "con la finalita di informare, di saperne di più, di valutare la bontà dell'ipotesi progettuale". In questi giorni si sta mettendo a punto il programma definitivo, appuntamento il 22 febbraio presso il Teatro Figlie della Croce. 
Ecco il messaggio di Tagliente pubblicato sul suo profilo fb.
UN CONVEGNO SULLA VARIANTE ALLA STRADA STATALE 16.
Il progetto di variante alla statale 16 rischia di passare sopra le teste dei cittadini del comprensorio vastese. Nessuno, tranne gli addetti ai lavori (ed in gran parte nemmeno loro) ne conosce i termini precisi ed è stato in grado di valutare l'impatto che avrà sul territorio. Di qui l'iniziativa assunta dall'Associazione Culturale "San Michele" di organizzare un convegno con la finalita di informare, di saperne di più, di valutare la bontà dell'ipotesi progettuale, di aprire una discussione allargata a sindaci del comprensorio, forze imprenditoriali, sociali, culturali, cittadini.
IL CONVEGNO SI TERRÀ IL PROSSIMO 22 FEBBRAIO PRESSO IL TEATRO DELLE FIGLIE DELLA CROCE IN VIA MADONNA DELL'ASILO.

A BREVE IL CENTRO PER L’IMPIEGO A VASTO MARINA

COMUNICATO STAMPA
CONSEGNATI I LAVORI PER LA NUOVA SEDE DEL CENTRO PER L’IMPIEGO A VASTO MARINA
I locali di proprietà del Comune consentiranno un grande risparmio per le casse comunali

mercoledì 5 febbraio 2025

Presentazione progetti finalisti XIV edizione START IMPRESA e proclamazione vincitore

Presentazione progetti finalisti XIV edizione START IMPRESA e proclamazione vincitore

Sei gli aspiranti imprenditori finalisti del corso di formazione specialistica per lo sviluppo della nuova imprenditoria 

9 febbraio: Un viaggio nella nascita della Commedia dell’Arte attraverso la musica

COMUNICATO STAMPA

Il 9 febbraio al Teatro Rossetti di Vasto l’appuntamento con “Mascher’Arti”
Un viaggio nella nascita della Commedia dell’Arte attraverso la musica

martedì 4 febbraio 2025

8 febbraio Presentazione progetto “Rotary Alzheimer – Music, Help & Support”

Sabato 8 febbraio 2025, alle ore 09.30, presso l’Auditorium del Liceo Musicale di Vasto si terrà la presentazione ufficiale del progetto “Rotary Alzheimer – Music, Help & Support”, un‘iniziativa promossa dal Rotary Club di Vasto in collaborazione con altri partner istituzionali, accademici e del terzo settore, quali ilComune di Vasto, il Polo Culturale Città del Vasto, l’A.V.I. (Associazione Alzheimer Vasto), il Liceo Musicale “R. Mattioli”, la Scuola Civica Musicale “Ritucci Chinni”, nonché i Conservatori Musicali "Alfredo Casella" dell’Aquila e “Luisa D'Annunzio” di Pescara. L’obiettivo principale del progetto è quello di offrire un supporto concreto alle persone affette da demenza e malattia di Alzheimer, ai loro caregiver e alle famiglie, attraverso l’attuazione di uno specifico programma professionale e ben strutturato di musicoterapia.

ASL, Casa di Comunità Vasto: apertura cantiere

Azienda sanitaria locale 2 Lanciano Vasto Chieti    Ufficio Stampa
INVITO A VASTO
Giovedì 6 febbraio ore 10.00  Apertura cantiere Casa di Comunità Distretto sanitario  via Michetti 86
ore 12.30 Presentazione nuovi Direttori Unità operative  Ospedale "San Pio"  Sala riunioni Direzione Medica
Saranno presenti l'Assessore regionale alla salute Nicoletta Verì, il Direttore generale della Asl Thomas Schael e il Direttore sanitario Flavia Pirola.

Pronta la reazione di Giuseppe Tagliente
DIRETTORE, NON CI PRENDA IN GIRO.
Thomas Schael prima di andarsene ha voluto lasciarci in regalo, forse

lunedì 3 febbraio 2025

FdI su ZTL: "6.300 contravvenzioni tra settembre e novembre", rimediare al "pasticcio"

riceviamo e pubblichiamo
Fratelli d’Italia presenta un'interpellanza sulla gestione della Zona a Traffico Limitato (ZTL) e le problematiche sollevate dai cittadini
I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Francesco Prospero, Vincenzo Suriani e Guido Giangiacomo hanno presentato oggi un’interpellanza al Sindaco di Vasto, Avv. Francesco Menna, per fare chiarezza sulla gestione della Zona a Traffico Limitato (ZTL) nel centro storico della città e per sollecitare azioni concrete a favore di cittadini, commercianti e residenti.

E' venuta a mancare ELENA VOLPI

E' venuta mancare Elena Volpi Santoro, i funerali si terrano mercoledì alle ore 15.30 presso la chiesa di S. Maria Maggiore. Molto attiva in campo culturale, la Società Vastese di Storia Patria così la ricorda:
La notizia della scomparsa di Elena Volpi, nostra socia,   della quale abbiamo sempre

Incontro Assovasto e automotive

dall'assessore TIZIANA MAGNACCA riceviamo e pubblichiamo

Incontro Assovasto e automotive
“Il comparto dell’automotive vive una forte incertezza dei mercati legata alla transizione verde con i cali delle vendite e quindi della produzione. Sull’intero settore il livello di attenzione di Regione Abruzzo è quanto mai alto ed abbraccia grandi aziende, piccole e medie realtà produttive con un’attenzione all’indotto dell’intero territorio abruzzese. Sin dal primo momento

Oggi 3 febbraio festa di San Biagio

di Lino Spadaccini

Oggi 3 febbraio festa di San Biagio, lu Suande Cannarìute.
San Biagio fu medico e vescovo di Sebaste, in Armenia, e martire nel IV secolo presumibilmente sotto l'imperatore Licinio (307-323). Rimane una figura piuttosto misteriosa in quanto la sua vita  si trova per così dire in bilico tra la storia e la leggenda: la documentazione storica è lacunosa, mentre le testimonianze sono numerose.
A causa della sua fede venne imprigionato dai romani. Durante il processo, si rifiutò di rinnegare la fede cristiana e per questo fu straziato i con pettini di ferro, che si usano per cardare la lana. Morì decapitato nel 316.
I fedeli si rivolgono a San Biagio in particolare per le malattie legate alla gola. Si racconta, infatti, che durante una persecuzione contro i cristiani, Biagio venne processato e condannato a morte. Mentre veniva condotto al martirio, una donna gli portò il figlioletto che stava soffocando per una lisca di pesce che gli si era conficcata in gola. Il Santo Taumaturgo salvò il bambino

VASTO DI NUOVO SU "FORBES", GRAZIE A JOHN MARIANI

John Mariani, giornalista americano di origini vastesi, nei giorni scorsi ha pubblicato su "Forbes" un nuovo articolo su Vasto dopo quello pubblicato nel 2022.  
https://www.forbes.com/sites/johnmariani/2025/01/27/vasto-an-old-town-in-italys-abruzzo-is-now-a-gem-on-the-adriatic-sea/  VASTO ANTICA CITTA' IN ABRUZZO: ORA E' LA GEMMA DELL'ADRIATICO. 
Mariani a livello professionale si occupa di food & wines e nel nuovo pezzo in modo obiettivo promuove Vasto sia dal punto di vista storico e naturalistico che enogastronomico.
Nell’articolo dice che

domenica 2 febbraio 2025

Oggi è la Candelora: ...l'inverno "è sciute fore"

Il 2 febbraio la chiesa cattolica festeggia la Candelora con la benedizione delle candele.
La Candelora è il nome popolare della festa della Purificazione della Beata vergine Maria, ma ricorda anche la presentazione al Tempio di Gesù. FOTO
 L’antichissimo uso di recare i ceri nella processione che precede la Messa è l’origine del suo nome, e la candela è il simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”.
La Candelora, per la sua collocazione, all’inizio del

sabato 1 febbraio 2025

5 febbraio: assemblea della Società Vastese di Storia Patria "Luigi Marchesani"

Gabriella Izzi Benedetti, presidente della Società Vastese di Storia Patria "Luigi Marchesani" convoca l'assemblea. 

"Cari soci e simpatizzanti, spero che l'assemblea del 5 febbraio p.v. ore 17 presso il Polo Bibliotecario Raffaele Mattioli, vi veda numerosi. Con soddisfazione devo dirvi che il numero dei soci è cresciuto e c'è volontà di adesione da parte di altri.

Consiglio Comunale Straordinario: un’occasione fondamentale con la partecipazione di tutti i parlamentari abruzzesi per la difesa dei tribunali

da FdI riceviamo e pubbblichiamo
Consiglio Comunale Straordinario: un’occasione fondamentale con la partecipazione di tutti i parlamentari abruzzesi per la difesa dei tribunali

Noi consiglieri comunali di Fratelli d’Italia condividiamo pienamente l’importanza

CONFARTIGIANATO CHIETI L’AQUILA: “TORNA L’INCUBO CARO BOLLETTE, IMPRESE IN DIFFICOLTÀ”

 CONFARTIGIANATO CHIETI L’AQUILA: “TORNA L’INCUBO CARO BOLLETTE, IMPRESE IN DIFFICOLTÀ”

Chieti, 31 gennaio. Torna l’incubo caro bollette per imprese e famiglie. Pur non toccando ancora i livelli del 2022, quando il costo finito in bolletta per l’energia elettrica ha raggiunto punte di 0,570 € al kWh, si stanno riscontrando importanti aumenti che potrebbero mettere in ulteriore difficoltà imprese che già stanno riscontrando un calo di commesse. A lanciare l’allarme è Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila che, come hanno fatto altre associazioni territoriali italiane, chiede l’azzeramento degli oneri di sistema.

ZTL: Bene l’apertura della revisione, però il Comune faccia un Mea Culpa. La sanatoria per le incresciose multe è un atto doveroso di responsabilità

da FdI riceviamo e pubblichiamo

ZTL: Bene l’apertura della revisione, però il Comune faccia un Mea Culpa. La sanatoria per le incresciose multe è un atto doveroso di responsabilitàPrendiamo atto della dichiarata volontà dell’amministrazione comunale di rivedere la ZTL del centro storico. Un passo che conferma ciò che noi consiglieri, insieme a molte associazioni e cittadini, abbiamo segnalato da tempo: questa ZTL è stata concepita male e realizzata peggio. Non si tratta di opinioni, ma di fatti oggettivi.

mercoledì 29 gennaio 2025

Giuseppe Spataro: uno dei padri della nostra Repubblica

Nel 1921 vice segretario con Don Sturzo del Partito Popolare. Nella sua casa fu fondata la DC nell'estate del '43. Presidente RAI dal '46 al '50. Più volte ministro. Per molti anni vice presidente del Senato. L'uomo che ha dato notevole impulso allo sviluppo del nostro comprensorio.

di GIUSEPPE CATANIA

Il 30 gennaio 1979, nella sua casa di Via Cola di Rienzo moriva inaspettatamente il senatore Giuseppe Spataro. Era nato a Vasto il 12 giugno 1897.
La sua personalità resta perennemente scolpita nella memoria di quanti, negli anni della sua lunga ed ininterrotta carriera politica, hanno avuto modo di apprezzare le doti di galantuomo di vecchio stampo, tutto dedito alla rinascita della Nazione, nel perenne ricordo della sua terra natale che mai tralasciò di tener presente in ogni circostanza.

Un anno prima di lasciare la sua vita terrena, Giuseppe Spataro con devoto senso di omaggio alla sua Vasto, aveva disposto la donazione, al Museo Civico, della testa originale in marmo del poeta giovinetto Lucio Valerio Pudente, che da circa quattro secoli era custodita in proprietà dalla nobile sua famiglia.
Il Comune di Vasto ne commemorò l'avvenimento con una solenne cerimonia pubblica il 4 novembre 1979, alla presenza dei figli Anna, Alfonso e Pier Giorqio, con un commosso pensiero alla diletta sua consorte N.D. Letizia, patrocinando la pubblicazione, a cura del Club Amici di Vasto, di un quaderno di Lucio Valerio Pudente, ed apponendo una lapide nella casa natale, a ricordo della sua figura di uomo politico e insigne statista.

 Ma già alcuni anni prima egli aveva anche fatto dono, in occasione del suo 80° genetliaco, del ricco medagliere alla città del Vasto, che ora è custodito nei Musei di Palazzo d’Avalos.  

UN GRANDE STATISTA

Giuseppe Spataro fu uno fra i più attivi esponenti politici del periodo clandestino e tra i fondatori della Democrazia Cristiana. 
Ne rappresentò il partito con De Gasperi e Gronchi al CNL, divenendo anche membro della Giunta Militare. Fece parte della Consulta Nazionale e, nel primo, secondo e terzo ministero Bonomi con la carica di sottosegretario. Venne eletto deputato per l'Abruzzo nell'Assemblea Costituente. Fu ministro delle Poste e delle Comunicazioni, dell'Interno (ad interim) nel

martedì 28 gennaio 2025

LA STORIA DELLE NOSTRE FORNACI

Vasto Marina: Fornace Petrini Storto e Tenaglia (foto Nicola D'Adamo)

da VastoDomani gennaio 1997
Ad inizio Novecento due "moderni stabilimenti" a Vasto Marina
"Li fumande di li matune"
Ricostruzione storica del duro lavoro delle fornaci e dei vecchi metodi di produzione dei laterizi. Il fascino del più antico dei material da costruzione. 

di NICOLA D'ADAMO

Le case di Vasto, come quelle di altre città che non disponevano di cave di pietra, sono state costruite per secoli con largo impiego di laterizi. Tanto che oggi negli interventi di recupero vecchi edifici è tornato di moda mostrare con orgoglio antichi mattoni faccia a vista di volte, archi, colonne, pareti interne ed esterne. Ciò che piace è il calore che creano questi manufatti di tipo artigianale con forme spesso non proprio perfette. 

Ci è parso opportuno quindi ripercorrere la storia di questo nobile materiale da costruzione che ha accompagnato l'uomo per tanti millenni.

L'USO DEI MATTONI È ANTICHISSIMO 

L'uso dei laterizi, in special modo dei mattoni è antichissimo. Li usarono per le loro costruzioni gli Assiro Babilonesi e gli Egiziani oltre 4000 anni prima di Cristo. La principale occupazione degli Ebrei in Egitto era la fabbricazione di mattoni "crudi", seccati al sole, fatti con la creta del Nilo. A Roma l'uso di costruire pareti con mattoni "cotti", più resistenti, arriva solo con Augusto, anche se si conosceva la tecnica di cottura in forno dei vasi di creta già da moltissimi secoli. Nei primi due secoli dell'impero i mattoni furono usati da soli o frammisti a reticolato di tufo. Dal III secolo in poi si preferì alternarli con blocchetti di tufo. Tale sistema prosegue fino al medioevo con proporzioni sempre più ridotte di mattoni, finché questi scompaiono del tutto e restano i "tufelli" a scaglie più o meno regolari. (Su tegole e mattoni romani si trovano di frequente i bolli laterizi con il nome del proprietario dell'officina, e del servo che li aveva fatti. I più antichi bolli sono impressi nelle tegole in quanto i mattoni da paramento dei muri compaiono solo con Tiberio. Le matrici erano in legno di quercia.)   Nel pieno Rinascimento, però, i laterizi diventano materiale d'eccellenza per le costruzioni, continuando questo impiego fino ai nostri giorni. Negli ultimi decenni, però, con l'avvento del cemento armato sono scomparse le pareti esterne in mattoni per far posto a intonaci di dubbio gusto estetico. 

Le tre ciminiere di Vasto Marina: da sinistra la Fornace di Spataro Mariani e Bottari, al centro il Sansificio, poi la Fornace di Petrini Storto & Tenaglia.

LE FORNACI DI VASTO MARINA

L'industria dei laterizi a Vasto contava ad inizio Novecento due stabilimenti: quello di Storto (divenuto poi Petrini Storto Tenaglia, ai piedi di Montevecchio demolito pochi anni fa per far posto alla galleria ferroviaria) e l'altro di Spataro Mariani Bottari (divenuto poi di Raffaele Petroro) sempre a Vasto stazione via Cona a Mare (poco al di sopra della vecchia caserma della Finanza) che ha cessato l'attività prima della guerra.

Da "Istonio" del 30 agosto 1908 leggiamo testualmente. " II giorno 22 , dinanzi ad una eletta e numerosa schiera di invitati, la società "Spataro Mariani Bottari" ha solenne mente inaugurato la sua fabbrica di laterizi nei pressi della stazione ferroviaria.. La fornace è del sistema Lanuzzi, e cioè dei più moderni e perfetti, e tanto la qualità dell'argilla che la lavorazione non temono confronti. Per la prosperità della ditta e per lo sviluppo industriale della nostra città facciamo quindi voti che il nuovo stabilimento abbia vita feconda e sia di esempio e d'incoraggiamento ad altre possibili iniziative locali".

Dopo una ventina di anni la famiglia Spataro non aveva più interesse a seguire la gestione della fornace. Così offrì la possibilità di acquisto (con pagamento dilazionato) al caposquadra della fornace Raffaele Petroro che nel 1929 comprò nuovi macchinari per riammodernare l'impianto. Nel giro di una diecina d'anni però l'argilla cominciava a scarseggiare nella zona, Petroro quindi decise di cambiare sito e trasferirsi in località Palombari verso Sant'Antonio Abate (attuale sede Pianeta superConad). Nella nuova fornace - dove lavoravano anche i tre figli di Raffaele di nome Nicola, Giovanni e Paolo -l'argilla a valle dell'impianto veniva prelevato da una tele­ferica, gioiello della tecnologia che durante la guerra fu di­strutta dai tedeschi. Con l'arrivo degli Alleati poi il capannone fu liberato dai macchinar! e utilizzato quale deposito per le derrate ali­mentari destinate alle truppe del generale Montgomery.

Anni '50 Fornace Petroro (attuale Pianeta Conad)
la teleferica per il prelievo dell'argilla a valle dello stabilimento

Nel dopoguerra fa duro riavviare l'attività e non disponendo subito di nuovi macchinari per qualche anno si tornò alla vecchia tecnica dei mattoni fatti a mano come fino al seco lo scorso. 

Poi l'attività della fornace Petroro riprese a pieno ritmo e i risultati economici cominciarono ad arrivare. Agli inizi de gli anni '60 la ditta Petroro, ora denominata SILPE, avviò anche un modernissimo impianto sotto la ferrovia in contrada San Tommaso a Vasto Marina (attuale sede della Iveco Tessitore), con una mano d'opera oscillante tra i 30 e i 50 operai.

L'industria dei laterizi segue l'andamento dell’edilizia. Grande boom negli anni 70 e crisi profonda negli anni '80. Fu così che Vasto vide la chiusura delle due fornaci di Petroro. Quella di Petrini Storto e Tenaglia era già stata chiusa alcuni anni prima. 

Lo stabilimento durante una fase di rifacimento del forno,
in evidenza il fondatore della ditta Raffaele Petroro con il figlio Giovanni


COME FUNZIONAVA LA PRIMA "FUMANDE" DI PETRORO A VASTO STAZIONE

Silvio Petroro, nipote di Raffaele e noto promotore di iniziative a favore degli emigranti, ci racconta come funzionava la vecchia fornace.

"E' con enorme piacere che faccio questo tuffo nel passato per ricordare un pezzo di storia della nostra città. Io ero molto piccolo quando avevamo questa fornace, ma vivevo buona parte delle mie giornate in mezzo agli operai: erano una trentina in tutto. Si lavorava sodo e le giornate erano lunghe, ma c'erano anche i momenti di relax come quando faceva brutto tempo e si scherzava tutti assieme sotto il capannone.

LA CAVA

L'argilla è molto comune in natura e si trova in strati appena al di sotto del terreno. La sua composizione però non è mai pura, spesso contiene anche altri elementi. A Vasto stazione comunque era molto buona e dava un ottimo prodotto finito. La prima operazione che si faceva era l'eliminazione, a monte della cava, dello strato di terreno vegetale. Poco più giù, nei gradoni successivi, altre squadre di operai lavoravano a "lu pette di la crete". Scavavano l'ar gilla (normalmente con la zappa, con il piccone se troppo consistente) e la spingevano a valle.
Alla fine dei gradoni un altro addetto caricava il carrello, che viaggiando su un binario in leggera discesa, andava a scaricare alla tramoggia. L'o­perazione non era proprio semplice perché il carrello, ab­bastanza pesante, in discesa prendeva una certa velocità. Ricordo che gli operai, in piedi dietro il mezzo, cercavano di frenarlo con un apposito pezzo di legno! Nelle fasi successive l'argilla subiva l'operazione di sminuzzamento, affinazione e impasto.

L'IMPIANTO


L'argilla, prima di giungere alle eliche della tramoggia per subire la prima frantumazione, doveva essere opportunamente bagnata. Qui bisogna ricordare una storia piuttosto singolare.

Non bastando più l'acqua del pozzo perché il nuovo impianto aveva ritmi produttivi molto alti, mio nonno Raffaele pensò di approvvigionarsi, data la piccola distanza, d’acqua di

mare. In cartoline a epoca si vedono asini con barili in riva al mare con la dicitura "Portatori d'acqua"! Dopo la tramoggia l'argilla veniva lavorata con disintegratori costituiti da due rulli ad alta velocità. Successivamente il pastone ormai raffinato finiva in un cilindro nel cui interno ruotava un albero centrale provvisto di lame ad elica, le quali avevano lo scopo di impastare la massa e di spingerla contemporaneamente verso l'uscita dove era ubicata la "filiera". I mattoni quindi venivano tagliati a distanza prestabilita. All'epoca il taglio avveniva a mano tre per volta. Se il capo squadra non ce la faceva perché l'argilla era troppo dura bi-sognava fermare l'impianto e aiutarsi con la cenere. Classico era il fischio dei vari operai per avvertire quello della tramoggia di non caricare più il materiale.

"Lu mastre" nello stabilire le dimensioni doveva tenere conto del ritiro dei pezzi durante l'essiccazione e la cottura. Dopo la formatura entrava in azione un'altra figura tipica delle fornaci "lu cariulande", l'uomo che prendeva i mattoni dalla linea di produzione, li trasportava con la carriola alle tettoie esterne. Qui sotto le cannucce li "arricciave". li disponeva cioè a scacchiera (a nido d'ape) in cataste alte circa due metri in modo che potessero ricevere aria dall'esterno. La fase di essiccazione durava in genere da 3 a 7 giorni.

FORNO DI COTTURA

I mattoni per assumere consistenza devono essere cotti a circa 1100 gradi. In tempi moderni la tecnologia ha fattopassi da gigante semplificando tutto, ma allora il processo era ancora molto artigianale, an­che se di una certa comples­sità.
La figura più importante della fornace era il fuochista, l'uomo che conosceva tutti i segreti del mestiere, colui che con un colpo d'occhio riusciva a capire quali erano le temperature dentro il forno, quali erano i metodi per produrre pezzi di qualità, magari risparmiando sugli onerosi costi di energia.

Il forno era formato da una galleria a forma ellittica fornita di porte esterne per il carico e scarico del materiale e di valvole di tiraggio per la regolazione della combustione. Lo spazio tra una valvola e l'altra veniva chiamato "camera di cottura ". Qui dentro si disponevano i mattoni "a nociate" ( a nido d'ape).
Nel sistema "Lanuzzi della prima fornace di Vasto stazione e nel successivo sistema "Hoffmann" era il fuoco che proseguiva avanti nella galleria, mentre il materiale rimaneva statico. 

Il ciclo era composto da tre fasi: "preriscaldamento'', ''cottura" e "raffreddamento".

Il fuochista aumentava il forno dal tetto, tramite le “bocchette”. Alzava i loro coperchi con il caratteristico "uncino", prendeva il carbone con la "sesera" e l'infilava dentro il condotto.
Al tempo c'era penuria di combustibile e per risparmiare si usava anche "lu nocce" (sansa) o “li scische di lu mare” (misto di alghe, foglie e altri residui delle mareggiate). 

Il fuochista portava avanti "nu corpe di lu foche" (zona della combustione) pari a 12 boccchette per volta per una lunghezza di circa 4 metri lungo il forno.
Quando i mattoni della prima zona erano giunti a cottura (in genere dopo 24 ore), egli chiudeva le valvole e non alimentava più le prime 4 "bocchette": avanzava lungo la linea accendendo le successive. Così facendo "lu corpe dì lu foche" a 1100 gradi procedeva lentamente, per giorni, cuocendo i mattoni camera per camera. Quotidianamente si scaricavano i cotti e si caricavano i crudi.

All'epoca le ciminiere delle fornaci erano molto alte. Nel processo c'era bisogno di una notevole forza di tiraggio naturale perché l'aria, prima e dopo la combustione, doveva assolvere a tutta una serie di funzioni. Nelle prime camere, infatti, raffreddava il materiale appena cotto. Poi, già calda, serviva alla combustione nella zona a 1100 gradi. Successivamente, trasformata in fumi caldi, andava a preriscaldare i mattoni da cuocere. Alla fine quasi fredda finiva nella ciminiera. Questi passaggi erano regolati da un complesso sistema di valvole che il fuochista conosceva alla perfezione. Da notare che i mattoni erano disposti "a ricciate", a nido d'ape, proprio per permettere all'aria di po­tersi infilare dentro le varie cataste..

In genere la fornace fermava l'attività per 3-4 mesi durante l'inverno. Si approfittava di questo periodo per risistema­re il forno ed il resto degli im­pianti e per fare una buona manutenzione straordinaria.

A primavera c'era il rito della riaccensione. Tutto il personale si radunava vicino al forno. il frate celebrava la Messa e invocava la benedizione di San Michele Arcangelo protettore dei fornaciai. Poi si ripartiva per un altro anno di duro lavoro."

Un grazie a Silvio Petroro per la semplicità con cui ha esposto questi concetti. 

Fornace Petroro (ora Pianeta Conad) tettoie di essiccazione dei laterizi

I MATTONI FATTI A MANO APPENA DOPO LA GUERRA

Petroro ha anche accennato al fatto che appena dopo la guerra sono stati costretti, per un periodo, a rifare i mattoni a mano come nel secolo scorso. "Non potendo far ripartire subito la fornace in località Palombari abbiamo aperto tre siti dove fare mattoni a mano : sotto San Lorenzo (verso il Sinello), a Motticce (San Salvo), a Bufalara (Cupello).

II metodo, antichissimo, era piuttosto rudimentale e la qualità dei mattoni non certo eccellente. In sostanza si prelevava l'argilla piuttosto fresca, si metteva in vasconi, si bagnava con l'acqua, si amalgamava con i piedi o con l'ausilio di un paletto di legno. Il lavoro era faticoso e richiedeva persone piuttosto robuste.

II manovale poi portava l'argilla lavorata sul bancone di "lu mastre" e questi con estrema bravura formava due mattoni per volta con uno speciale stampo in legno. I pezzi poi venivano stesi sul "piazzale", cosparsi di sabbia, e coperti con cannucce o paglia per evitare l'essiccazione troppo veloce.

Quando erano pronti si raccoglievano e si "arricciavane" (si disponevano in cataste a nido d'ape) dentro la "calicare". Questo rudimentale forno spesso veniva realizzato vicino ad un costone dove si scavava una grotta profonda qualche metro.

Le cataste di mattoni si disponevano in forma piramidale e con una zona centrale riservata alla brace ed al camino. La parte esterna al costone veniva completamente chiusa da argilla e paglia in modo da non far fuoriuscire il fuoco. La "calicare" veniva riscaldata dalle fascine bruciate su una grata posta all'imboccatura. Le temperature che si poteva no raggiungere non superava no i 600 gradi.
I mattoni non si cuocevano completamente." 

Dopo spiegazioni così tecniche da parte di Silvio Petroro poco resta da aggiungere. 

Probabilmente con questo sistema sono stati fatti, anticamente, tutti i mattoni del nostro centro storico. Forse non saranno di una qualità eccellente, ma a distanza di secoli reggono ancora! E poi sono anche belli a vedersi. Certamente sono di gran lunga superiori a quelle orribili plastiche murali tanto in voga qual che anno fa! 

NICOLA D'ADAMO

lunedì 27 gennaio 2025

"I giorni della Merla": 29-30-31 gennaio

I cosiddetti giorni della merla sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio (29, 30 e 31). Sempre secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell'anno. Le statistiche meteorologiche disponibili dicono che dopo la prima decade di gennaio in realtà si osserva una tendenza all'aumento della temperatura.

Secondo la tradizione la spiegazione della locuzione deriverebbe da una leggenda secondo la quale, per ripararsi dal gran freddo, una merla e i suoi pulcini, in origine bianchi, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero il 1º febbraio, tutti neri a causa della fuliggine. Da quel giorno tutti i merli furono neri.

Ma ci sono anche altre interpretazioni.

domenica 26 gennaio 2025

"Campo di concentramento" è un termine utilizzato dalla burocrazia fascista, più appropriato sarebbe "campo di internamento"


GIORNO DELLA MEMORIA, storia completa del Campo di Concentramento di Istonio Marina (Vasto)

 PUBBLICHIAMO LA POSTFAZIONE  AL RECENTE VOLUME "I  FILI DELLA MEMORIA: ANNI DI GUERRA 1943-444, TESTIMONIANZE E APPROFONDIMENTI", PUBBLICATO DALLA SOCIETA' VASTESE DI STORIA PATRIA.

link https://noivastesi.blogspot.com/2019/01/giorno-della-memoria-storia-completa.html

sabato 25 gennaio 2025

Curiosità storiche (5 di 5): suore di S. Chiara in preghiera, con vista sul golfo

A sinistra in alto, il chiostro "pensile"
del monastero di S. Chiara (attuale sito mercato ortofrutta).
A destra la torre di S. Maria Maggiore
(Quinta e ultima puntata) 

di GIUSEPPE CATANIA


MONASTERO DI SANTA CHIARA
Esisteva nel 1609 dove è l'attuale mercato ittico-ortofrutticolo. Nel 1838 vi erano 22 monache, molte vastesi, 6 converse e 16 educande. L'annessa chiesa a una navata era dotata della Statua di Santa Chiara, degli altari dedicati a Santa Maria degli Angeli, San Salvatore, San Candido e Santa Illuminata.Custodiva le reliquie:un osso di Santa Chiara, un pezzo del legno della Croce,le osse di San Candido. Molto panoramico era il chiostro nella parte superiore dell'edificio, dove le suore si ritiravano in preghiera. 

CAPPELLA DI S.TEODORO

Curiosità storiche (4 di 5): la "Caccia al toro" con cani, davanti palazzo d'Avalos

caccia al toro con cani
(quarta puntata di 5 )

di GIUSEPPE CATANIA 

 DIVERTIMENTI PUBBLICI

La Caccia al toro, simile a quella che dilettava il popolo romano, si svolgeva a Vasto fino agli inizi dell‘800. Lo riferisce lo storico Luigi Marchesani “Storia di Vasto, città in Abruzzo Citeriore” (Napoli 1837) che scrive : “La caccia al toro, avanzo dei giochi Romani, è caduta in disuso da pochi anni: davasi nei larghi delle fontane di Palazzo e di Porta Palazzo, barricandosi le strade che vi si

giovedì 23 gennaio 2025

Curiosità Storiche (3 di 5): l'orologio di San Giuseppe, un servizio pubblico assicurato dal Comune !

L'orologio di San Giuseppe, prima era sul palazzo del Comune.
Serviva per regolare gli orari della città.
Terza puntata di 5

di GIUSEPPE CATANIA

OROLOGIO PUBBLICO

Era posto su di una torretta sulla Casa del Consiglio (tra piazza Virgilio Caprioli e via Bebbia - una volta Piazza del Pesce) con due campane per battere le ore ed i quarti. Con risoluzione decurionale della settimana santa del 1815 seguito della demolizione della torretta, che minacciava di crollare, l’orologio venne sistemato sul campanile della Cattedrale di San Giuseppe. Tale orologio del Comune era considerato un servizio pubblico. (Pochi erano gli orologi nelle case, serviva per regolare gli orari della città!)

LE PORTE DELLA CITTA'
A Vasto, nel 1588 rimanevano aperte solamente due porte fino alla due di notte: porta Castello

Curiosità Storiche ( 2 di 5): gogna, quando i falliti dovevano "dare il sedere al tomolo"

Pietra del tomolo, foto di repertorio (Gambatesa, CB) 
(seconda puntata di 5)
di GIUSEPPE CATANIA

PIAZZA DEL TOMOLO
E’ al termine di Via Santa Maria Maggiore
ed era sede del mercato per indizione di Giovanna II del 26/4/1426. Vi si svolgevano le vendite nei giorni di domenica (nel 1548 vennero spostate al sabato con esenzione dal dazio per i generi esposti).
La piazza era circondata da botteghe e dotata di pietra con "fosse" per il peso delle granaglie.
"Offriva in grossa pietra incavata la pubblica misura del tommolo - scrive lo storico Marchesani - Esponevansi in questo largo i debito­ri falliti; donde il proverbio da dare il tergo al tommolo" secondo la tradizione.

ALLA GOGNA SULLA CORSIA DEGLI SCARPARI
Negli Statuti Municipali al Libro I cap.l7:"Di li dilinquenti che non pondo pagar" vengono dettate le

mercoledì 22 gennaio 2025

Curiosità storiche (1 di 5): vietato "legar lo porco innante la casa"

Avvenimenti, fatti, curiosità, personaggi d'altri tempi a Vasto

di GIUSEPPE CATANIA

Pubblichiamo alcuni avvenimenti, curiosità, fatti, d'altri tempi,accaduti a Vasto nel corso dei secoli. Una disamina che evidenzia come a Vasto venivano dettate norme e leggi che regolavano la vita quoti­diana nella Città. Alcune costruzioni ancora oggi evidenti recano le tracce dell'architettura del passato,che segna­no momenti di vita vissuta e di storie antiche.(Prima puntata di 5)

NETTEZZA URBANA

martedì 21 gennaio 2025

L'AERONAUTICA AL MATTIOLI

 “L'Aeronautica al Festival della Scienza Ad/ventura 2025 del Polo Liceale Mattioli di Vasto”

Sabato 18 gennaio nella prestigiosa Pinacoteca di Palazzo d'Avalos gremita di studenti si è tenuta la conferenza “Meteorologia tra scienza, comunicazione e falsi

Agosto 1994, un gruppo di Vasto alla University of Essex Colchester...per imparare l'inglese!

Cliccare sulla foto per ingrandire 
Per almeno 25 anni il nostro centro linguistico ROSSETTI'S COLLEGE  ha portato studenti all'estero per seguire corsi estivi di Lingua Inglese. Nella foto un gruppo di Vasto del 1994 alla Univesity of Essex a Colchester (UK): vado a memoria, in seconda fila da sinistra, La Palombara, Tenaglia, De Simone, Tella , Vallone. In prima fila,  Prospero, Di Lello, Varrati, Fiore Nicola, Fiore Francesco, D'Ambrosio, Argentieri. Forse nella foto mancano alcuni.

lunedì 20 gennaio 2025

Emigrazione in Argentina: Nicola Pracilio, noto scultore, scrittore, professore e ... inventore di nuove macchine !

 Nicola Pracilio e la sua famiglia

La storia di questa famiglia si sviluppa a Santa Rosa nella capitale della Pampa.

Cesario Pracilio, per fortunose vicende elettorali era partito dalla sua Vasto diretto a Buenos Aires. Aveva trovato lavoro nel quartiere della Boca, il popolare rione ove si svolge il traffico della pesca e vivevano gli italiani ed i vastesi uniti da un legame di amore nazionale.

Attorno al 1890, i famigliari partivano da Vasto, per raggiungere Cesario Pracilio a Buenos Aires. Di qui tutta la famiglia si trasferiva nel cuore della Pampa ove si iniziava quella grande opera di

Juan Del Prete capostipite della scuola argentina

E' tuttora possibile visitare ai Musei D'Avalos l'interessante mostra su Juan Del Prete, il grande artista vastese emigrato in Argentina, protagonista in Sud America dei più importanti movimenti artistici del Novecento. E' stato deciso di tenere aperta la mostra fino al 31 dicembre 2017.

di GIUSEPPE CATANIA

Giovanni Del Prete, un artista giustamente conside­rato un pittore di fama in­ternazionale. La Città del Vasto ne vanta i natali e va fiera per questo genio da cui trae decoro e lustro.
Gio­vanni Del Prete è nato a Vasto il 5 ottobre 1897 e, appena dodicenne, emigrò in Argentina, dove esercitò l'attività di apprendista cal­zolaio. Dalla mente aperta e fervida di idee venne attratto subito dalla scultura e dal­l'applicazione cromatica.
A venti anni aprì uno studio di pittura nel popolare quar­tiere di Boca, all'epoca abi­tato esclusivamente da emi­granti italiani. Fu uno "spirito inquieto e libertario, autodidatta e iconoclasta" come lo ricorda Luigi Berlo.
Dopo un de­cennio di attività artistica, sorretto da una borsa

sabato 18 gennaio 2025

IL "FORTE" NO DI PEPPINO FORTE

Sabato, 18 Gennaio 2025
Vasto Stanno lavorando per rifilare una "sola" ai vastesi 
Variante di prossimità: il punto dove si andrà a formare il "collo di bottiglia" 
Ci sarà qualcuno pronto a presentare osservazioni al progetto della variante di prossimità?

DOMANI SERA IL CANTO DI SAN SEBASTIANO

UN VIDEO DI 4 ANNI FA DEL GRUPPO VASTO COM'ERA

venerdì 17 gennaio 2025

GIUBILEO: A VASTO, E NON A VIESTI, SI FERMO' PAPA ALESSANDRO III

Vasto ottenne il privilegio dell'annuale Giubileo alla Parrocchia di San Pietro perchè nel 1177 Papa Alesssandro III fu ospitato a Vasto per molti giorni, dopo che era stato costretto ad approdare la nostro porto di San Nicola  per le cattive condizioni atmosferiche. Era diretto a Venezia per incontrare il Barbarossa.  
Esiste una antica diatriba tra alcuni storici: il papa soggiornò a Vasto o  a Viesti? 
Giuseppe Catania dimostra che Alessandro III soggiornò a Vasto 


A VASTO, E NON A VIESTI, SI FERMO' ALESSANDRO III

di GIUSEPPE CATANIA

La conferma della venuta a Vasto di papa Alessandro III trova numerosi riscontri in autorevoli storici che dell'avvenimento riportano in evidenza particolari che non possono essere minimamente smentiti.
Eppure c'è chi ha sostenuto che il Pontefice non si è fermato a Vasto, durante il suo viaggio alla volta di Venezia, bensì a Viesti, nel Gargano.
Questa fallace affermazione a riferita dallo Schipa il quale ritiene, come ebbe ad affermare

giovedì 16 gennaio 2025

Personaggi vastesi del '700-'800: Vincenzo Frasconi e Nicola Durini

Frasconi  nel 1708 fu nominato Marchese di Crecchio. Nel 1710 fece ottenere il titolo di "Città" a Vasto. Durini nel 1814 respinse bande di 2.000 uomini che volevano assediare la città.

Dopo la scomparsa del dr. Vittorio d'Anelli, studioso della storia e delle tradizioni vastesi, è stata intrapresa la ricognizione ed il riordino del patrimonio documentario ed iconografico che il nostro concittadino aveva raccolto in tanti anni di attività. In questa circostanza i figli dello scomparso, anch'essi legati alla Città della loro famiglia, hanno conferito al Comune in memoria dell'opera del padre due reperti lapidei, per la ricezione

martedì 14 gennaio 2025

Tradizioni medievali legate al culto di S.Antonio Abate

 UN PREZIOSO STUDIO DEL PROF. CARLO MARCHESANI 

 Lo storico e scrittore vastese Carlo Marchesani aggiunge un'altra perla alle sue molte pubblicazioni sulle tradizioni popolari vastesi con il volume "Tradizioni medievali legate al culto di Sant'Antonio Abate-alcuni riferimenti storici in Abruzzo e nell'antica Vasto". Un'avvincente esposizione corredata da foto ed illustrazioni per rappresentare l'origine del culto del Santo attraverso i secoli in tutto il mondo cristiano,mediante  il "fuoco sacro", nonché l'istituzione dell'ordine Antoniano e la tradizionale benedizione degli animali, in uso in Italia sin dalla preistoria, e le espressioni ritualistiche medieval i, tra cui i "Mamuthones" con il temutissimo male del fuoco ardente, dalla Francia alla Sardegna,con il curioso ritmo della danza,nel!'abbigliamento tradizionale con i "sonagli" di mascelle d'asino come tramandato dal gesuita sardo P. Bonaventura Licheni, vissuto nel XVIII secolo.
Pubblicata una "ballata" dal titolo "S.Antonio dell'inverno ed il capitolo