L’associazione culturale ACM, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e Turismo, è lieta di presentare alla Città del Vasto, nella magnifica sede di Palazzo d’Avalos sala Pinacoteca, Domenica 13 ottobre 2024 alle ore 17.00, l’evento musicale: “Napoli a modo mio” di e con Rolando Borgia.
L’evento prevede un repertorio di canzoni classiche partenopee con una interpretazione, squisitamente personale, dal “cantattore”. Rolando Borgia, artista eclettico e maschera teatrale napoletana è presente nel panorama artistico da più di un ventennio.
L’evento sarà appunto l’occasione per far conoscere un artista poliedrico ai cittadini della Città del Vasto ed anche per trascorrere una piacevole serata in compagnia, sempre all’insegna dello spirito sociale e associativo, attraverso la musica e l’arte
Chi è Rolando Borgia
Rolando Borgia nasce nel 1956 in Capitanata (FG) ma vive in Abruzzo, a Montesilvano (PE) dove risiede e opera con i suoi spettacoli, ma la sorte lo ha destinato a storia e fato ad essere un orfanello già da piccolo per poi crescere in vari istituti, ma non conoscendo parenti ecc... La sua vita Borgia ha voluto appalesarla scrivendo un libro dal titolo “mai di nessuno” che è un infantile cammino raccontato con coraggio.
Un’autobiografia lucida e sincera che ripercorre, con gli occhi di un bambino, anni vissuti nell’attesa, dove sogni, incubi e realtà spesso si sovrappongono. Concluse le scuole elementari in un collegio di suore a Manfredonia, Rolando arriva in Istituto a Pescara con una piccola valigia e un dono prezioso stretto tra le mani: un monocolo magico. Quelli trascorsi in Istituto, intervallati da una tanto breve quanto dolorosa parentesi in una casa famiglia a Foggia, sono anni intensi e indimenticabili, in cui Rolando dimostra un’innata capacità di adattarsi alle situazioni della vita; anni che lo vedono testimone di ingiustizie perpetrate a danno dei bambini, ma anche di miracoli nascosti; anni in cui, come il suo monocolo, riesce a illuminare e colorare volti segnati dalla sofferenza, a diventare “Tepepa” e a cambiare i destini di “quelli di nessuno”. L’autore ha uno stile personalissimo, intimo e autentico, e apre al lettore uno scrigno dove i ricordi, custoditi e nutriti negli anni, riaffiorano e prendono vita con l’irruenza di un fiume in piena che rallenta il suo corso solo quando giunge alla foce e con un ultimo slancio si confonde col mare… e s’acquieta. Questa la sua storia cheRolando ha raccontato nel suo libro autobiografico.
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