martedì 8 ottobre 2024

25 ottobre Milano: “Sulla formazione della classe dirigente. L’ultimo progetto di Raffaele Mattioli”.

Venerdì 25 ottobre alle 17 a Milano presso la Sala Adunanze dell’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere sarà presentato il primo Quaderno promosso dalla Fondazione Raffaele Mattioli per la storia del pensiero economico per i tipi di Nino Aragno Editore, “Sulla formazione della classe dirigente. L’ultimo progetto di Raffaele Mattioli”.

Ai saluti introduttivi della presidente della Fondazione Raffaele Mattioli, Ricciarda Mattioli, seguiranno gli interventi di Alfredo  Canavero (già docente di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano), Annamaria Monti (docente di Storia del diritto medievale e moderno presso l’Università degli Studi di Milano) e Massimo Mucchetti (giornalista e senatore). Gli interventi saranno moderati da Alberto Saibene (saggista).

L’ingresso è libero e non è necessario prenotare. Per maggiori informazioni: fondazionemattioli@unimi.it.

Ecco come Nino Aragno Editore presenta il volume a cura di Francesca Pino “Sulla formazione della classe dirigente. L’ultimo progetto di Raffaele Mattioli”

È sempre attuale il tema della formazione della classe dirigente, scelto da Raffaele Mattioli insieme a Brunello Vigezzi come fulcro di un programma di studi storico-politici, coordinato attorno a una costituenda rivista con una prospettiva unitaria e globale, concepito negli anni 1970-1972 nell’intento di contrastare le fratture ideologiche che dividevano il campo della ricerca storiografica, e di reagire alle turbolenze del Sessantotto. In quella «fase di seria travagliata trasformazione dagli esiti quantomai incerti» nasceva l’esigenza di esaminare chi costituiva allora la classe dirigente, in confronto a chi l’aveva costituita in passato, per individuare le tendenze del futuro sistema politico. Nel concetto di “classe dirigente” si facevano rientrare «tutti coloro che, al governo o all’opposizione, nel parlamento o fuori di esso, muovendosi in una sfera ufficiale ovvero entro spazi propri ed autonomi o addirittura alternativi, abbiano svolto, svolgano o si preparino a svolgere compiti che vanno di là del puro esercizio d’un mestiere, d’una professione, d’una funzione, per contribuire invece, nelle forme e nei settori propri ad ognuno (politico, economico, amministrativo, militare, religioso, culturale, sindacale...) a quella che è, di periodo in periodo e ai diversi livelli, la “gestione degli affari del paese”» (Premessa).

Dal sito Nino Aragno Editore



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