venerdì 11 ottobre 2024

11-13 ottobre: al via "Mani Visibili", a Lanciano si discute del futuro dell’economia globale e del Mezzogiorno

riceviamo e pubblichiamo

Mani Visibili, a Lanciano si discute del futuro dell’economia globale e del Mezzogiorno
Dall'11 al 13 ottobre, studiosi, economisti e manager si riuniscono al Teatro Fenaroli per una tre giorni dedicata ai grandi cambiamenti economici e geopolitici




Viviamo in un mondo diverso. La globalizzazione come l’abbiamo conosciuta è andata in pezzi e un’altra, diversa, emergerà. La parola chiave dell’economia, che fino a pochi anni fa era “efficienza”, ora è “sicurezza”. L’esperienza del Covid e le crisi logistiche che hanno rotto le catene di approvvigionamento costringono a ripensare le organizzazioni produttive. Allo stesso tempo, le guerre ai confini dell’Europa e in Medio Oriente e il confronto per il primato tra Stati Uniti e Cina spingono verso una regionalizzazione delle produzioni strategiche.

Quali sono le caratteristiche, i limiti, i rischi di questo percorso accidentato? Quale sarà il ruolo dell’Europa e lo spazio per l’Italia? Quali problemi e opportunità il ridisegno della globalizzazione può creare per il Mezzogiorno, per l’Abruzzo, per il Distretto dell’automotive?

Sono questi i temi di cui si discuterà a Lanciano nel corso di Mani Visibili, la tre giorni dedicata all’economia, in programma dall’11 al 13 ottobre al Teatro Fedele Fenaroli.



Chiamati a raccontare il quadro geopolitico attuale e a discutere di futuro dell’innovazione, ruolo dell’Europa, prospettive del multilateralismo e opportunità per il Mezzogiorno, alla loro settima edizione, le giornate di studi firmate Amdec e dedicate all’economista di origini lancianesi, noto ed apprezzato nel mondo, Marcello de Cecco, porteranno in Abruzzo studiosi, manager, banchieri, imprenditori e giornalisti.

Fra questi Lucio Caracciolo, fondatore e direttore della rivista di geopolitica Limes; Ignazio Visco, già governatore della Banca d’Italia e membro del Governing Council della Banca Centrale Europea dal 2011 al 2023; Enrico Giovannini, ordinario di Statistica economica e di Politiche per lo sviluppo sostenibile all’Università di Roma Tor Vergata, docente di Public management presso alla Luiss, già presidente Istat e ministro delle Infrastrutture (2021-2022) e del Lavoro (2013-2014). Tra gli altri, porteranno il loro contributo Valeria Termini, già ordinario di economia politica all’Università Roma Tre, commissario, fra il 2011 e il 2018 dell’ARERA) che ha guidato la delegazione italiana per Energia e Cambiamenti Climatici in sede G8, Nazioni Unite e OECD e diretto la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e Stefano Micossi, consulente dal 2022 per le strategie e le policies di Assonime, fellow dell’Istituto dell’Università Bocconi per le Politiche Europee, presidente della LUISS-School of European Political Economy e autore di numerose pubblicazioni in tema di macroeconomia, economia internazionale, affari politici ed economici europei. Non mancheranno le voci di economisti, studiosi e professori delle maggiori università italiane ed è previsto un focus sull’economia industriale del Mezzogiorno e sul futuro dell’automotive in Abruzzo.

Quattro le sessioni programmate, a partire da venerdì 11 ottobre (ore 16), quando si ragionerà di crisi climatica, di materie prime e guerre con Alessandro Borin (Banca d’Italia); Alfredo Gigliobianco (Università Luiss); Paolo Guerrieri (La Sapienza e SciencesPo); Valeria Termini (Università Roma Tre) ed Enrico Giovannini (Università Tor Vergata).

Economia digitale, guerra dei microchip, proprietà intellettuale e globalizzazione del sapere saranno invece i temi della sessione mattutina di sabato 12 ottobre (dalle ore 10). Ne discuteranno Oscar Borgogno (Banca d’Italia); Enrico Pisino (Competence Industry Manufacturing Center 4.0); Cesare Alemanni (scrittore, editor); Ugo Pagano (Università di Siena), Lucio Caracciolo (Limes) e Alessandra Rossi (Università di Chieti-Pescara)



Sempre sabato 12 ottobre, nella sessione pomeridiana (dalle 16,00), sarà svelato il nome del giovane studioso vincitore del Premio Marcello de Cecco 2024 per ricerche inedite in economia, consegnato da un rappresentante di Banca d’Italia. Seguiranno lo speach di Stefano Micossi (Assonime) sulle sfide per l’Europa e la discussione sulla crisi del multilateralismo, cui prenderanno parte, coordinati da Mario Amendola (Università La Sapienza): Ugo Pagano (Università di Siena); Valeria Termini (Università Roma Tre); Paolo Guerrieri (La Sapienza e SciencesPo) e lo stesso Stefano Micossi (Assonime). Le conclusioni saranno affidate ad Ignazio Visco (già Governatore della Banca d’Italia).

Il panel che chiuderà Mani visibili, domenica 14 ottobre, dalle 10.30, si occuperà di Mezzogiorno, tra politiche industriali, catene di valore e futuro dell’automotive. Interverranno Luca Bianchi (Svimez), Alessandra Lanza (Prometeia), Gregorio De Felice (Intesa Sanpaolo), un relatore di BPER Banca, Giuseppe Ranalli (Polo innovazione automotive Abruzzo), Emanuele Felice (Università IULM) e Gianfranco Viesti (Università di Bari).

Con i relatori, parteciperanno al dibattito, nel corso della tre giorni, i giornalisti economici Marco Panara e Stefano Marcucci.

A ingresso libero, l’edizione numero sette di Mani visibili sarà in live-streaming sul canale You Tube di Amdec, sul sito di Radio Radicale e sulla pagina Facebook dell’Associazione Marcello de Cecco (www.facebook.com/amdec.it)

L’Associazione Amdec, nata nel 2017, si propone di promuovere e diffondere la conoscenza economica come fattore di crescita civile.

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