“Fede e Amore” è il titolo della raccolta di sillogie del poeta vastese Francesco Saverio Smargiassi, scomparso il 28 febbraio scorso, dopo un’improvvisa e breve malattia.
Pubblicata postuma, a cura dei familiari e con il patrocinio del “Lions Club Termoli Host”, il volume raccoglie intime e splendide poesie scritte con il cuore dalla giovinezza sino agli ultimi suoi giorni.
Nato a Vasto il 25 febbraio 1937, Francesco Saverio è vissuto tredici anni in Veneto e dal 1975 risiedeva a Termoli insieme a tutta la sua famiglia. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Bari, ha ricoperto prima importanti incarichi in vari uffici postali e successivamente ha proseguito l’attività lavorativa come promotore finanziario.
Sin dalla giovinezza la poesia è stata la sua passione. Lo dimostrano le tante poesie pubblicate sulle pagine di Vasto Domani dalla fine degli anni ’60 fino agli anni ’80. Poesie semplici, intense, mai banali, pieni di emotività intorno alla famiglia, sulla fede, l’amore, i frutti della terra e l’attaccamento per la terra natìa mai dimenticata e sempre nel cuore. “Splendida giornata / piena di azzurro / e di sole. / Aria pregna / di profumo di fiori / e di suono melodioso / di campane. / Panorama meraviglioso / dalla balconata / ove Gabriele Rossetti / da fanciullo meditava / orizzonti lontani”. Poche intense parole per rendere l’idea di quello che è il “Paese natìo”, il paese dell’infanzia, dei tanti ricordi che rimangono impressi nella memoria anche quando la lontananza li separa fisicamente, ma non nell’affetto.
Da qui nascono piccoli quadri attraverso l’utilizzo di parole al posto dei colori: “Chiesetta di San Michele / altare di fede, / miracolo della natura, terrazza di Paradiso. / Sul punto più bello del colle che riceve / il primo bacio del sole / al mattino. / Il golfo immenso / regala allo sguardo / miriadi di stelle d’argento / a chi ama gustare l’alba / sull’azzurrissimo mare / e bagnarsi la fronte / di acqua Santa / preludio di una preghiera”, ed ancora su S. Nicola (da Vasto Domani 1968): “Gli occhi non bastano / per godere e gioire, / di luci e colori, / quando il cuore / desidera avere tutto / il verde e gli azzurri. / Il vento rinfresca / l’aria piena di sole / ed il mare immenso / si popola di mille e mille / fazzoletti di schiuma. / Bianca la chiesetta / di San Nicola guarda, / con gioia arcana, / nel tuffo degli ulivi / che raccolgono i rintocchi / e le cime sono piene / di “Ave Maria”. / Il faro è bianco / e svetta nel cielo / e Punta Penna / è mano tesa / ai figli di Vasto marinai”.
Per dare completezza alla poesia dello Smargiassi, i curatori dell’opera hanno inserito in appendice le poesie pubblicate nella prima silloge dal titolo “Orizzonti di luce”. In occasione dell’uscita del libro, il critico Raffaello Biordi nel 1982, attraverso le pagine di Vasto Domani, scriveva: “Del mondo esterno egli sa cogliere quanto ha più attinenza con il suo mondo interiore ed atto, quindi, a suscitare impressioni, ricordi, memorie, battiti del cuore e di qui un afflato di cui siamo subito resi partecipi onde una sintonia spirituale di ineffabile godimento. Le nubi, che danno tanta animazione al cielo, siano esse leggere e chiare che fosche e tempestose, suscitano nel suo profondo il desiderio dei sogni che diano animazione al suo sonno… Ed è mirabile”, proseguiva il critico, “sempre la delicatezza della espressione dei sentimenti, resa ancora più soave dalla cornice di incanti naturali entro cui sono proposti one una classicità senza nessuno accademismo…”.
Pubblicato per i tipi della Cannarsa Editore, il libro è in vendita nelle librerie al prezzo di 15 euro.
Lino Spadaccini
Pubblicata postuma, a cura dei familiari e con il patrocinio del “Lions Club Termoli Host”, il volume raccoglie intime e splendide poesie scritte con il cuore dalla giovinezza sino agli ultimi suoi giorni.
Nato a Vasto il 25 febbraio 1937, Francesco Saverio è vissuto tredici anni in Veneto e dal 1975 risiedeva a Termoli insieme a tutta la sua famiglia. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Bari, ha ricoperto prima importanti incarichi in vari uffici postali e successivamente ha proseguito l’attività lavorativa come promotore finanziario.
Sin dalla giovinezza la poesia è stata la sua passione. Lo dimostrano le tante poesie pubblicate sulle pagine di Vasto Domani dalla fine degli anni ’60 fino agli anni ’80. Poesie semplici, intense, mai banali, pieni di emotività intorno alla famiglia, sulla fede, l’amore, i frutti della terra e l’attaccamento per la terra natìa mai dimenticata e sempre nel cuore. “Splendida giornata / piena di azzurro / e di sole. / Aria pregna / di profumo di fiori / e di suono melodioso / di campane. / Panorama meraviglioso / dalla balconata / ove Gabriele Rossetti / da fanciullo meditava / orizzonti lontani”. Poche intense parole per rendere l’idea di quello che è il “Paese natìo”, il paese dell’infanzia, dei tanti ricordi che rimangono impressi nella memoria anche quando la lontananza li separa fisicamente, ma non nell’affetto.
Da qui nascono piccoli quadri attraverso l’utilizzo di parole al posto dei colori: “Chiesetta di San Michele / altare di fede, / miracolo della natura, terrazza di Paradiso. / Sul punto più bello del colle che riceve / il primo bacio del sole / al mattino. / Il golfo immenso / regala allo sguardo / miriadi di stelle d’argento / a chi ama gustare l’alba / sull’azzurrissimo mare / e bagnarsi la fronte / di acqua Santa / preludio di una preghiera”, ed ancora su S. Nicola (da Vasto Domani 1968): “Gli occhi non bastano / per godere e gioire, / di luci e colori, / quando il cuore / desidera avere tutto / il verde e gli azzurri. / Il vento rinfresca / l’aria piena di sole / ed il mare immenso / si popola di mille e mille / fazzoletti di schiuma. / Bianca la chiesetta / di San Nicola guarda, / con gioia arcana, / nel tuffo degli ulivi / che raccolgono i rintocchi / e le cime sono piene / di “Ave Maria”. / Il faro è bianco / e svetta nel cielo / e Punta Penna / è mano tesa / ai figli di Vasto marinai”.
Per dare completezza alla poesia dello Smargiassi, i curatori dell’opera hanno inserito in appendice le poesie pubblicate nella prima silloge dal titolo “Orizzonti di luce”. In occasione dell’uscita del libro, il critico Raffaello Biordi nel 1982, attraverso le pagine di Vasto Domani, scriveva: “Del mondo esterno egli sa cogliere quanto ha più attinenza con il suo mondo interiore ed atto, quindi, a suscitare impressioni, ricordi, memorie, battiti del cuore e di qui un afflato di cui siamo subito resi partecipi onde una sintonia spirituale di ineffabile godimento. Le nubi, che danno tanta animazione al cielo, siano esse leggere e chiare che fosche e tempestose, suscitano nel suo profondo il desiderio dei sogni che diano animazione al suo sonno… Ed è mirabile”, proseguiva il critico, “sempre la delicatezza della espressione dei sentimenti, resa ancora più soave dalla cornice di incanti naturali entro cui sono proposti one una classicità senza nessuno accademismo…”.
Pubblicato per i tipi della Cannarsa Editore, il libro è in vendita nelle librerie al prezzo di 15 euro.
Lino Spadaccini
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