Dal Dr. Inf. Prof. Domenico Silla riceviamo un
commento sull’articolo di Giuseppe Catania sui Templari.
Silla afferma che secondo lui “ A
Vasto l'antica e splendida Histonium non c'è nessuna certezza che ci siano
stati i Templari, sicuramente ci sono stati i Cavalieri di Malta. I Templari
sono un Ordine Cavalleresco, i Cavalieri di Malta sono un altro Ordine che ha
incamerato gran parte dei beni dei Templari dopo il loro scioglimento nel 1314”.
Aggiungendo che “ i Templari sono sì passati in Abruzzo, ma non c'è certezza su
eventuali Commende o Domus, in quanto il
territorio allora era aspro e povero e i normanni impedivano l'insediamento dei
Cavalieri Templari per un fatto di potere economico”.
LA PRECISAZIONE DI GIUSEPPE CATANIA
LA PRECISAZIONE DI GIUSEPPE CATANIA
I TEMPLARI A VASTO
(Premessa : sono assai spiacente dover "confutare"
le osservazioni esposte del Dott. inf .Prof. Domenico Silla e posso anche comprendere le "disavventure" in cui
è incorso in merito all'esistenza dei Templari a Vasto, che,preciso ancora, qui avevano le loro domus", e
non solo qui ).
Peratro, nel 1312 Papa Clemente V scomunicò i templari, ma, in una successiva bolla ne riabilitò la
memoria.
"Copia del documento, nascosto per secoli, è stato ritrovato nella biblioteca vaticana nel 2001", come è stato precisato nel corso di un convegno promosso a Vasto dal Rotary Club il 20 marzo 2004, e come ha confermato il prof. Antonio Paris, direttore del Master in Studi Templari all'Euro American University di Roma.
Oltre al citato Andrea Armanni di Monteodorisio, si ha notizia di un altro "sergente" certo Cecco Nicolai
Ragonis di Lanciano, che, risulta, venne processato.
E' emerso, ancora, della esistenze del fortilizio sito in località Pennaluce di Vasto e del convento di San
Salvatore de' Linari nei pressi delle contrada di San Lorenzo sempre a Vasto.
I Templari avevano il dovere dell'ospitalità e
corrispondevano una percentuale al Papa e perciò erano affrancati dalla giurisdizione vescovile.
Possedevano terreni che erano indispensabili per
sovvenzionare e mantenere i cavalieri in Terra Santa contro gli infedeli.
Si calcola che, per mantenere nell'arco di un anno un cavaliere, le sua armature, il cavallo, i suoi attendenti a Gerusalemme, occorreva una proprietà terriera di almeno trecento ettari, quintuplicati in un successivo quinquennio,e questo spiega l'entità delle loro ricchezze.
Durante il convegno del 20 marzo 2004 a Vasto sono
intervenuti il prof. Antonio Paris,già ricordato, Vittorio Franchetti Pardo, il direttore delle Soprintendenze ai Beni Archeologici d'Abruzzo Andrea Staffa, Luigi Pellegrini, Gaetano Curzi, Alessio Coletta, ricercatori e collaboratori della Cattedra di Storia dell'arte medievale dell'Università di Chieti. Il prof. Pellegrini si è intrattenuto sugli aspetti del medioevo in Abruzzo, il dott. Staffa sugli aspetti economici dell'epoca, il prof.Franchetti Pardo e il prof. Coletta per descrivere l'architettura medievale e le caratteristiche delle costruzioni templari,con riferimento
Inoltre,è stato accertato che nella Diocesi di Chieti vi siano due siti templari: San Nicolai de... riferito
alla "domus di Pennaluce (circa il 1260), sotto gli Angioini, che difendevano i pellegrini diretti ai porti della Puglia per imbarcarsi alla volta della Terra Santa; Sancti Salvatoris de Linari eccl. nei pressi di Villa De Nardis,costituita come domus ecclesiae edificata sui resti di una villa di epoca romana.San Salvatore era a pochi metri da San Pietro Linari, in proprietà "in parte dei benedettini delle isole Tremiti".
I due siti erano alimentati da abbondanti risorse idriche e zone paludose nella parte valliva: Salavuca, Fonte Fico, Vallone Livortilli, Lebba.
Inoltre, i relatori del convegno svoltosi a Vasto hanno precisato di aver stilato una mappa che comprende ben 17 siti templari in Abruzzo.
GIUSEPPE CATANIA
1 commento:
Se volete la certezza sui Templari a Vasto, studiate la chiesa intitolata a San Michele Arcangelo.
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