Da Nicolangelo D'Adamo riceviamo e pubblichiamo
A TERAMO UN PRETE INDIANO…..
Spiace, spiace assai, sono pugni allo stomaco leggere quasi quotidianamente sui giornali notizie di sacerdoti accusati di pedofilia. L’ultimo, in Abruzzo, a Teramo, denunciato da una bambina di nove anni. Non ha provato neppure a negare il prete accusato, a coprire la denuncia appellandosi al “frainteso”…si è invece limitato solo a chiedere scusa. L’episodio arricchisce l’ampia casistica mondiale che, quasi ci fosse una regia, in questi giorni riempie tutti i giornali riversando sulla Chiesa Cattolica palate di fango che non risparmiano, addirittura, neppure il Papa. Il sospetto, dicevo, di una regia è stato avanzato da più parti e, almeno per gli Stati Uniti, pare trovi fondamento nella lotta feroce che in quel Paese stanno facendo all’attivismo dell’Opus Dei con il tentativo di depotenziare economicamente la Chiesa Cattolica per indurla a più miti pretese. Non si fa fatica a crederci e considerati gli altissimi guadagni del mondo forense si può pensare anche ad un particolare attivismo sospetto degli avvocati.
Restano però i casi conclamati di pedofilia con cui comunque bisogna fare i conti e la reazione della gerarchia cattolica non ci è sembrata in questi giorni sempre comprensibile e all’altezza della situazione estremamente delicata.
Con molta onestà intellettuale dobbiamo dire che i preti sono esseri umani e come tali possono “cadere in tentazione” e peccare. Anche se più di altri dovrebbero sapere cosa consigliava Gesù a chi scandalizzava i minori.
Ma questi peccati non ci autorizzano a fare di tutt’erbe un fascio, come si dice, e vedere solo il marcio nella chiesa, sottostimando o dimenticando i tanti “eroi” cattolici che nel mondo promuovono il bene mettendo anche a rischio la propria pelle o rimettendocela, senza mai presentare il conto a quelli che aiutano, mettendo così in pratica il grande ammonimento evangelico: “Mutuum date nihil inde sperantes” (date senza chiedere nulla in cambio). Di “questa” Chiesa purtroppo i giornali parlano poco e di rado.
Detto questo la reazione della gerarchia vaticana non si è mostrata, abbiamo detto, all’altezza della situazione e l’infelice battuta del Segretario di Stato sull’accostamento della pedofilia all’omosessualità non ha certo giovato a calmare i giornali più impegnati nelle denunce di questi giorni, anzi ha provocato addirittura un passo ufficiale della Francia. Mentre invece sarebbe stato opportuno, come fanno alcuni coraggiosi, mettere sotto accusa il celibato imposto dalla Chiesa ai suoi ministri, l’antistoricità di quel voto, l’assoluta mancanza di giustificazioni dottrinali e l’ assenza di qualsiasi riferimento evangelico che lo possa giustificare.
Mi auguro che il dibattito all’interno della Chiesa Cattolica affronti con chiarezza questo tema e anche da parte dei laici ci sia in futuro meno reticenza e ingiustificata cautela.
Nicolangelo D'Adamo
2 commenti:
Concordo in parte sul fatto che quando si decide di far piovere, le pozzanghere si allargano... Si parla della Chiesa ma ci si è scordati del turismo sessuale di quel genere e di tante altre cose che riguardano questo genere di cose...
Solo una cosa, che c'azzecca il celibato con quel mostro di pedofilia... Pensa forse, spero di no, che tra chi va in taluni posti per il turismo sessuale di quel genere (mi scusi ma provo ribrezzo solo al pensarci)non ci siano persone sposate, purtroppo anche donne...
La pedofilia, non solo non ha religione e sesso, ma non ha nulla a che fare con l'astinenza sessuale... Non stiamo parlando di amanti segrete o escort... Si parla di pedofilia..
Se mi è concessa una battuta, il celibato lo consiglierei a gran parte dei politici, cosichè non ci saranno molte teste da accontentare, inoltre renderei legale il lavoro di escort o anche meno raffinate, dalle quali i nuovi Celibi si recheranno, così facendo almeno, di certo ci sarebberoo delle tasse in più nella grande tasca dello Stato.
Con rispetto parlando...
Sono pienamente d'accordo con Maria, non c'è nessuna correlazione tra pedofilia e celibato, così come non c'è alcuna correlazione tra omosessualità e pedofilia come affermato da quell'ignorante di Bertone.
La pedofilia è una perversione sessuale ed è trasversale e non ascrivibile ad una categoria.
La Chiesa, diversamente dal passato, dovrebbe affrontare seriamente i problemi al suo interno e non mettere la polvere sotto il tappeto.
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