QUALE FUNZIONE SI VUOL DARE AL CENTRO STORICO DI VASTO?
da Enzo La Verghetta (Roma) riceviamo e pubblichiamo:
Aridanghete sor mae’ (vecchio intercalare vastese)
Continuo a leggere interventi incentrati sul Centro storico di Vasto, la prima domanda che mi sembra doverosa porsi è: qual’è l’obiettivo che si vuol dare al “Centro Storico di Vasto”? Onestamente, spero mi sia sfuggito, ma non ho trovato risposta nei tanti articoli e discorsi sull’ argomento. Solo dopo aver risposto a questa domanda e trovata una risposta il più possibile condivisa, su quali finalità deve raggiungere l’intervento che si vuole realizzare, si può passare ad una "strategia" che conduca al nostro obbiettivo.
Come insegnano nei corsi di project management, il primo passo nello sviluppo di un progetto è definire quali risultati si vogliono raggiungere, il secondo è passare alla stesura della strategia e successivamente allo sviluppo delle attività che devono portare al raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
Certo questa è un accenno che tralascia alcuni items, tipo: miles stones, timing , follow up ed altro.
Ma mi sembra che negli interventi visti, si parte dalla coda, infatti, leggo il dilemma fare o non fare l’isola pedonale, ma questo è uno strumento strategico non certo la finalità da raggiungere.
Certo se poi puntiamo a ottimizzare lo “struscio ” e rendere più piacevole “l’attraversamento delle vasche” allora l’isola pedonale risolve i nostri problemi. Ma se puntiamo a qualcosa di più importante, quale uno strumento di business per l’economia locale, dobbiamo partire un obiettivo molto più ampio e impegnativo per tutta la comunità, dagli enti pubblici agli imprenditori che dovrebbero essere innovativi, forse basta solo personalizzare quanto di buono già viene fatto altre realtà italiane e non.
Vasto è una città con aspirazioni turistiche? Se la risposta è si, l’isola pedonale può anche far comodo a ” gioiellerie, negozi di abbigliamento, bar all’aperto, pasticcerie, librerie, di negozi d’arte(dove sono?) ecc, “ ma da sola non risponde alle esigenze della nostra aspirazione, queste tipologie di attività commerciali, che poi troviamo in tutte le cittadine, non sono certo un’attrattiva turistica che possono portare dei risultati all’economia locale .
Certo d’estate, nemmeno certe piazze e passeggiate sono un’attrattiva, ti trovi davanti a una distesa di tavolini messi al meglio per ottimizzare il numero dei posti a sedere senza nessun rispetto per gli altri, per chi vuole fare una semplice passeggiata. Al contrario chi passa in certi luoghi si sente un intruso, uno che sta dando fastidio agli avventori. Vedi Piazza Caprioli che diventa un’enorme bar/paninoteca dove non è possibile neppure transitare; per poi non parlare di Loggia Ambling una distesa di tavolini che possono servire ai passanti solo come un allenamento per la gimcana.
Anche se so di essere ripetitivo, desidero ribadire che la maggiore via di sopravvivenza di Vasto è il turismo, ormai le cattedrali industriali si stanno sempre più sgonfiando, altri grossi investimenti con nuovi posti di lavoro non si vedono all’orizzonte ; come si diceva una volta occorre “farsi girare il cervello” a livello di istituzioni e di singole persone e valorizzare quello che la natura generosa ha dato alla nostra città.
Aiutiamo i giovani a costruire qualcosa che consenta loro di sviluppare un’attività economica a Vasto e non cercare il futuro fuori, altrimenti la nostra città diventerà una città di vecchi e di giovani “in parcheggio”.
Rendiamo anche la città più vivibile, pensiamo anche a chi è sprovvisto di macchina deve andare prendere l’autobus per Roma o raggiungere un edificio pubblico, se poi abita a San Michele, e ha con se una valigia, l’attende non una passeggiata ma una via Crucis.
Enzo La Verghetta
7 commenti:
Chiedo scusa di questo commento, nel caso può sempre essere eliminato dal titolare del blog, qual'ora risulti offensivo... Non è comunque mia intenzione offendere,
Ma credo che il problema sia li, nel fatto che cmq Vsto è una località turistica, molti non hanno cmq grandi sbocchi lavorativi, e menomale che fino ad un paio o più di anni fa, c'erano e mi auguro continuino ad esserci con lo stasso tenore di un tempo, le varie zone industriali.. Ma a vasto, come non solo ma in tutta la zona, c'è sempre il discorso del privilegio... Ogni azione, ogni associazione ha quasi sempre a capo, anche giovanissimi, ma sempre appartenenti ad una certa cerchia... Di certo gli va dato il riconoscimeto dell'impegno, ma di certo, non si mettono mai a pari condizioni gli studenti con le loro famiglie... E credo che la differenza tra uno studente di famiglia agiata ed uno studente di famiglia poco agiata, ci sia! Anche solo per la tranquillità dello svolgimento dello stesso studio, che spesso è ostacolato da varie situazioni famigliari e dal dover svolgere alcune volti lavori che nulla hanno di attinente allo studio... Questo porta lentezza nei risultati e nelle motivazioni stesse... Cio' non toglie che ragazzi con poche possibiltà economiche, riescano cmq a farcela egregiamente e viceversa... Ma si dovrebbe dare più spazio anche a coloro al di fuori dalla cerchia!
Tornando al nocciolo, credo resti difficile in tal contesto pensare ad un futuro di tutti o molti giovani Vastesi di varie appartenenze sociali... In quanto chi deve sistemarsi, in un modo o nell'altro, si sistema... Che sia in politica, che sia in associazioni o che sia nel turismo. Vasto per quanto diventi una città vecchia, ci sarà sempre qualcuno che continuerà o per forza maggiore o per altro ad usufruire di taluni servizi, quindi il gioco, difficilmente decade... Ma gli altri, dovranno e continueranno a dover andare fuori.
Il tutto con rispetto parlando!
Maria se ho capito bene stai dicendo che lo spirito d'iniziativa che avrebbero molti giovani dotati di fantasia e voglia di rischiare viene frustrato dai privilegi di altri, da quelli che possono contare su appoggi favori e spintarelle. E dove starebbe l'offesa? Purtroppo è una situazione piuttosto comune e in questo momento di difficoltà dove le opportunità calano, le lobbies si stringono ancora di più fra loro.
Una caratteristica della nostra zona è che l'estate sfruttabile per il turismo è di soli 2 mesi. E per gli altri 10 cosa fai? Questo condiziona ogni investimento e quando lo fanno cercano di recuperare in fretta il capitale arraffando a dritta e a manca. Secondo me se si punta solo sul turismo si commette un tragico errore. Esso è importante ma non è fondamnetale. Lo sarebbe se, come in altri posti, si potesse contare su una stagione più lunga -pensa alle spiagge egiziane- oppure avessimo chessò le terme come a Salsomaggiore o Darfo Boario. Putroppo non è così e il problema rimane di come campare negli altri 10 mesi.
Certo, se si puntasse anche sulla cultura, sull'arte e sulla città che in se è splendida anche d'inverno, non sarebbe male.... Cose che vanno al di la' di una cioccolata calda o di un aperitivo in un'ora felice, o di una mangiata di una sera...
E non credo che Vasto sia sprovvista di qualità e possibilità, inoltre, sarebbe davvero una buona opportunità per molti che davvero in queste cose dovrebbero mettere l'anima e non semplicemente il nome...
Ma alcune volte anche su queste cose, quando le si fanno per la comunità e non in privato, (la dove si può), si punta più sul nome che sulla arte e cultura stessa, di qualsiasi espressione si tratti.
purtroppo, come al solito, ...di palo in frasca. qui si parla a)di zona chiuso al traffico b) di come rivitalizzare (se mai possibile il detto centrostorico)
...divagare non serve, se non a passare tempo
(infatti chiudo qui)
Marino, se vuoi, ti offro anche un caffè, virtualmente, così il tempo lo passiamo pure meglio...
Ma divagare con due righe per dire che non si deve divagare, a mio avviso, è più sterile del divagare stesso...
Tant'è che non ho manco compreso se l'hai solo coi post o coi post + i commenti... Visto che io sto tra i commenti... La curiosità è tanta!
Maria di che ti preoccupi? Stiamo parlando tu ed io, in un angolo privato come appunto questo angolo dei commenti Tu rispondi a me e io a te.
Non abbiamo chiesto di pagare un biglietto per ascoltarci a nessuno. Quindi ... il caffè semmai dovresti offrirlo a me, non ti pare?
:)
Anche un cappuccino ed una pasta... Uno di quei bomboloni di un laboratorio vastese, di quelli per cui, sono certa attirebbero curiosi e potrebbero portare il nome di Vasto fuori...Per la pasticceria...
Certo, il caffè tra amici, è la cosa più bella che c'è! :)
Ti offro un caffè!
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