PALLAC: ATRI 80
BIOFOX VASTO 77
ATRI: VAN ELSWIK 24(34’), SACCHINI 16(40’), PAVONE 14(45’), FULGENZI 12(18’), Di Giangiacomo 9(23’), CENTOLA 5(22’), Corradi 0(14’), Fortunato 0(14’), Morcone A. 0(15’), Melchiorre n.e., Morcone S. n.e.. All.: Di Ridolfo.
BioFox VASTO: CAPONE 25(36’), BARTOLUCCI 15(34’), CELENZA 13(36’), Antonucci 8(21‘), D’ALESSANDRO 8(35’), Di Rosso 5(32’), DESIATI 3(24’), Laccetti 0(7’), De Felice n.e., Sacchetta n.e., Salvatorelli n.e., Spadaccini n.e.. All.: Della Godenza.
Parziali: 1°q 18-15, 2°q 36-27(18-12), 3°q 50-54(14-27), 4° 66-66(16-12), Finale 80-77(14-11).
ATRI: Tiri da 2: 28/51(55%); da 3: 5/18(28%); Tiri Liberi: 9/20(45%); Falli: 21.
VASTO: Tiri da 2: 17/47(36%); da 3: 9/31(29%); Tiri Liberi: 16/22(73%); Falli: 21.
Usciti x 5 falli: Di Giangiacomo (43’:72-69) e Bartolucci (45’:79-77)
Fallo Antisportivo: Di Giangiacomo (43’:72-69). Fallo Tecnico: Centola (25’:42-33). Espulsione: Centola (25’:42-35). Infortunio: a Fulgenzi (19’:32-27) i ns auguri.
La Cronaca: Gara di cartello al PalaPompea fra due delle formazioni nelle zone alte della classifica a ridosso degli Sharks Roseto che si avviano a fare campionato guardando tutti da un primo posto fortemente ipotecato che si va concretizzando di gara in gara. Le due contendenti di oggi scendono sul parquet con chiari obiettivi: i padroni di casa, aspettando il recupero con il Martinsicuro, devono vincere per rimanere attaccata ai rosetani, gli ospiti vogliono tornare alla vittoria per mantenersi in zona alta classifica e riprendere il cammino bruscamente interrotto con la sconfitta sempre ad opera dei “fantomatici” Sharks. Viste le premesse purtroppo ne viene fuori una gara fortemente condizionata dal risultato e ne soffre lo spettacolo e la stessa pallacanestro che scontenta un pò tutti perché molti sono gli errori che, alla fine, faranno perdere la bilancia a favore dei padroni di casa che, partiti con un leggero margine a loro favore nel pronostico della vigilia, per conquistare i due punti in palio dopo aver ripreso il risultato, a 4 secondi dalla fine del tempo regolamentare, con due liberi messi a segno da Di Giangiacomo per l’over time che consegnerà i due punti a coach Di Ridolfo. Si comincia al piccolo trotto con molti errori, da una parte e dall’altra, e primo quarto per Atri avanti di 3(18-15); gli ospiti sorpassano con un 0-6(18-21), ma i padroni di casa rispondono per le rime: 6-0 per il nuovo +3(24-21) e secondo quarto per l’Atri che mette a segno l’ultimo canestro da due con Van Elswik che cattura una palla rimessa in gioco con un solo secondo da giocare per il +9(36-27) e squadre al riposo lungo. Nella ripresa sono ancora i padroni di casa a spingere per il massimo vantaggio (+13:40-27) dopo tre minuti mantenuto anche dopo altri sessanta secondi (42-29), ma i vastesi reagiscono e Capone, assente ancora a referto, propizia un mini break (0-14) con 6/6 dalla lunetta, un canestro dalla media distanza ed uno da tanto lontano, imitato da Celenza che appunto vale il sorpasso (42-43) e gara riaperta a qualsiasi risultato. Lo stesso Capone ritrova la vena migliore, colpisce ancora dalla lunga distanza con due conclusioni in rapida successione. Il terzo quarto vede avanti gli ospiti (50-54) ed ancora Capone riapre le marcature portando i suoi sul +7(50-57) quando l’orologio comincia a scandire i suoi ultimi dieci minuti. Van Elswik, top scorer atri con 24 punti, cerca di riportarsi sotto e aiutato da Pavone e Di Giangiacomo, con il passare dei minuti, chiudono lo strappo fino al –1(64-65) con 14” di gioco e D’Alessandro in lunetta per l’1/2 (64-66) che non basta a chiudere la gara perché replica Di Giangiacomo con 2/2 che vale l’over time. Sostanziale parità fino alla tripla di Sacchini (77-74) con 39 secondi da giocare che poi mette i due liberi (79-74), D’Alessandro con la tripla si riporta a –2(79-77), fallo di Bartolucci su Van Elsiwk che infila il secondo per 80-77 finale. Volutamente ignorato il comportamento della tifoseria di casa che, visto l’ambiente, ha costretto i vastesi al seguito (arrivati ad Atri in pullman con signore e ragazzini del mini basket) ad uscire anzi tempo e a riguadagnare la strada di casa scortati dalle Forze dell’Ordine. Le scuse? Chissà!
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