In questi ultimi anni don Michele Ronzitti, decano dei sacerdoti vastesi, cresciuto spiritualmente nella parrocchia di S. Pietro di don Romeo Rucci, ha pubblicato diversi libri sulla vita religiosa a Vasto, con particolare attenzione ai personaggi ed alle chiese a lui vicine: “Don Romeo Rucci e vita religiosa a Vasto nel
Ben venga questo nuovo lavoro di don Michele Ronzitti dedicato alla chiesa di Sant’Antonio di Padova, sede della parrocchia di S. Pietro. Le motivazioni di questa nuova pubblicazione le spiega lo stesso don Michele nella prefazione: “Il Rettore della Basilica di Sant’Antonio di Padova, da me interpellato per un giudizio sui bassorilievi esistenti nella chiesa di Sant’Antonio a Vasto, ha espresso il suo apprezzamento per la loro bellezza artistica dando anche l’interpretazione degli stessi bassorilievi. Ho deciso perciò di pubblicare questo libro per far conoscere la storia di suddetta chiesa e le sue bellezze artistiche. Inoltre,”, precisa don Michele, “sono riportati articoli e foto pubblicati nel mio libro “Chiesa e Parrocchia di San Pietro” già tutto esaurito, perché
La tradizione ci tramanda che questa chiesa, insieme al convento, fu edificato da S. Francesco agli inizi del 1200, per permettere che vi officiassero i Minori Conventuali, su un’area dove si trovavano i ruderi di una antica chiesa dedicata alla S. Croce e delle terme romane.
Nel 1723 la chiesa venne interamente decorata in stile barocco a spese di D. Carlo de Nardis, ricco gentiluomo vastese e Priore della Confraternita di S. Antonio.
La chiesa andò in decadimento dopo la soppressione degli ordini religiosi, nel 1809, quando i frati furono costretti ad abbandonarla.
Il convento dopo il 1808 fu adibito prima a sottoprefettura e poi, dopo la guerra 1915-18, parte a sede delle scuole per ragionieri e geometri e parte ad asilo comunale retto dalle suore della Croce. Con la frana del 1956 è andato completamente distrutto.
Attraverso il nostro blog vogliamo ringraziare don Michele Ronzitti per quanto ha fatto e sta ancora facendo in questi anni e invitiamo i nostri lettori ad acquistare il libro di sicuro interesse storico e, perché no, anche affettivo.
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