LA
BELLEZZA SALVERÀ VASTO E IL MONDO
Qualche anno fa a Vasto andava di moda la frase “Noi che amiamo la Bellezza”. Una enunciazione suggestiva che nelle intenzioni avrebbe dovuto stimolare noi tutti, a partire dai nostri amministratori, a dedicare del tempo alla ricerca del Bello. E soprattutto a porre in essere azioni che portassero alla piena armonia con l’ambiente che ci circonda.
Ma
come tutti sanno“Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”. E quindi non si è andati oltre la pura
enunciazione del concetto. Dimostrazione ne sono i tanti luoghi con aspetti
degradati del centro storico e dei nostri quartieri a cui nessuno fa più caso,
perché purtroppo “il nostro occhio si abitua
alla bruttezza”.
Sta di fatto che il degrado è percepito solo da chi ha un “modello di bellezza” depositato in memoria e nota subito se c’è qualcosa che non collima con il suo ideale di Bellezza.
L’esito però è che se tutti passiamo davanti alla chiesa del Carmine con l’elegante facciata della scuola del Vanvitelli e non ci dà fastidio la brutta vista delle catapecchie diroccate lì a fianco, vuol dire che nessuno di noi ha il culto del Bello. E questo è un male per la città, perché se il degrado rientra nella “normalità”, significa che oramai ci siamo abituati alla “bruttezza”.
“La bellezza salverà il mondo” diceva Fëdor Dostoevskij. Importante quindi è ricercare il Bello che significa saper cogliere quel qualcosa che ci arricchisce, ci completa, ci fa provare emozioni. Anche perché la Bellezza fa bene alla persona, alla comunità, al Paese.
Crediamo
quindi che sia doveroso lanciare un
nuovo progetto di “Noi che amiamo la Bellezza”, magari coinvolgendo
Associazioni e cittadini che possono realizzare
o segnalare al Comune interventi piccoli e grandi per ridare lustro alla città prima della
stagione estiva.
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