Da Remo Petrocelli (Ass. Vigili del Fuoco in congedo) riceviamo una interessante ricognizione storica sulla festa di Halloween: nel 1800 nella Marsica era diffusissimo l'uso della zucca vuota con la candela, come riportato da Antonio De Nino nel 1879!
๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐(da Antonio de Nino Usi Abruzzesi 1879)
— Che รจ mai? Una minestra di zucche si comprende, sรฌ signore: ma una illuminazione con le zucche!
— Abbiate pazienza. —
Andiamo alla festa di san Martino in Ortucchio. La vigilia a notte, figuriamoci di stare in mezzo a un vero baccano, anzi a un vero baccanale. Bacco e qualche altra deitร domina la festa. I giovinastri del paese ci si sono preparati per tempo. Ciascuno tiene in serbo una zucca vuota. « In Germania, dice il De Gubernatis, alla sposa o allo sposo in fallimento si dava un corbello vuoto ; nella Piccola Russia, una zucca, equivalente a cosa vuota.' »
In Ortucchio, alla vuota zucca si fanno dei buchi a forma di occhi, bocca e naso. Dentro vi si adatta una candela. Nel cocuzzolo si legano due corni piรน o meno lunghi. L'operazione si compisce con infilare a un palo la cornuta zucca. Fatto notte, si accendono le candelette di questi strani lanternoni (forse i cerei dei saturnali), e si gira pel paese al grido di "Viva san Martino ! Viva le corna!"
E io con un corno vi caverei un occhio ! se mi fosse lecito.
๐๐ง๐ญ๐จ๐ง๐ข๐จ ๐๐ ๐๐ข๐ง๐จ - ๐๐ฌ๐ข ๐ ๐๐จ๐ฌ๐ญ๐ฎ๐ฆ๐ข ๐๐๐ซ๐ฎ๐ณ๐ณ๐๐ฌ๐ข, ๐๐๐๐
https://www.piccolabibliotecamarsicana.it/.../usi-e.../
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