Nei tempi passati, il primo e due novembre rappresentavano il senso d’appartenenza alla propria famiglia, il ricorso alle proprie origini, la possibilità di visitare i cimiteri e conoscere i propri bisnonni. Difficilmente, oggi, i bambini vengono accompagnati dai genitori al cimitero o alla Messa. Abbiamo permesso ad eventi tipo Halloween totalmente estranei a noi di sostituire le nostre feste religiose. Che significato ha “scherzetto o dolcetto? Trick or treat? Che c’entra Halloween con la festa di tutti i Santi o con la Commemorazione dei Defunti? Cinquanta anni fa quando i valori erano ancora valori e la famiglia era ancora famiglia, Halloween non avrebbe mai oscurato le nostre feste.
Il sindaco di Leonessa, in provincia di Rieti, lo scorso anno ha vietato la festa di Halloween, spiegando, soprattutto ai giovani, che questa festa non ci appartiene. Ha fatto, perfino, stampare e affiggere centinaia di manifesti in tutto il territorio comunale.Diciamo la verità, la festa di Halloween non è colpa degli americani, la colpa è tutta nostra.
Michele Molino
2 commenti:
FP SPADACCINI COSI' COMMENTA
Caro Michele, non sarei stato capace di darti una risposta migliore di
questa:
http://www.zonalocale.it/2013/10/30/-la-ballata-dei-mostriciattoli-per-i-
bambini-delle-scuole/7112
Sottoscrivo l'articolo e il commento. Purtroppo sono decenni che ci facciamo invadere da questi fenomeni culturali-commerciali che in quanto tali non sono sentiti, ma rimangono superficiali e consumistici.
Posta un commento