Studio Confartigianato Chieti L’Aquila: “Dispersione al 55,6%, malissimo
il Chietino e l’Aquilano.
Reti colabrodo, sistema inadeguato”
In Abruzzo più della metà dell’acqua potabile si perde nelle reti, al punto
che si tratta della regione italiana con la più alta percentuale di perdite idriche nel sistema di
distribuzione. Tre province abruzzesi su quattro sono tra le peggiori in Italia per quanto riguarda i
livelli di dispersione idrica: si tratta di Chieti, L’Aquila e Pescara, rispettivamente al terzo, quarto e
decimo posto della classifica nazionale. E' quanto emerge da un'indagine del centro studi di
Confartigianato Chieti L'Aquila, che ha analizzato dati Istat, mentre l'emergenza idrica estiva fa
sentire i suoi pesantissimi effetti.
In particolare, dall'analisi dei dati - gli ultimi disponibili risalgono al 2018 - in Abruzzo le
perdite idriche nelle reti comunali di distribuzione dell'acqua sono pari al 55,6%, contro una media
nazionale del 42%. Il parametro, tra l'altro, è peggiorato nel corso del tempo: nel 2015 era al
47,9% e nel 2012 al 42,3%.
A livello territoriale, il valore peggiore è quello registrato dalla provincia di Chieti: con il
65,6% di perdite idriche in rapporto al volume di acqua immesso in rete, è al terzo posto tra le
province italiane con il dato più alto. Segue l'Aquilano, al quarto posto con il 62,3%. Poi, in decima
posizione, c'è il Pescarese, con il 55%. Si salva solo la provincia di Teramo, che è tra le quindici
migliori, con il 27,3%.
"In Abruzzo, in questo momento - afferma il direttore generale di Confartigianato Chieti
L'Aquila, Daniele Giangiulli – l’acqua manca ovunque, anche nei capoluoghi di provincia, a partire
da Chieti, con disagi e danni per i cittadini e per il tessuto economico e produttivo. I dati parlano
chiaro: ci troviamo di fronti a reti colabrodo. I numeri fotografano l'inadeguatezza del sistema
idrico abruzzese, che di efficiente ha ben poco, nonostante i costi alti sostenuti dagli utenti. I
cittadini abruzzesi meritano un servizio di qualità. Le imprese abruzzesi, già in grandissima
difficoltà a causa della pandemia, non possono permettersi di subire anche i gravi disagi dovuti
all'assenza di acqua".
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