Da Silvia Terpolilli riceviamo e pubblichiamo un toccante ricordo, scritto anche a nome degli ex allievi del 1988.
Ciao, Caro Prof Fulvio.
Cos’è successo?
E’ andato via senza avvisarci, senza incontrarci ancora una
volta.
Ci vede? Siamo rimasti fermi lì al banco ad attenderla. Lei che arriva sempre
annunciandosi a suo modo ed appoggiando con un balzo vistoso la borsa
sulla cattedra, quasi a dire: “Eccomi, eccoci!”.
La stavamo ancora aspettando per un’altra lezione, quella sui poeti, sugli
scrittori, sui temi di attualità, l’educazione civica, ma soprattutto quella sulla
Vita…Con i suoi collegamenti, parallelismi e metafore finivamo sempre per
conoscere, approfondire, interpretare la Vita, il presente, il futuro.
E riflettere
sulla Natura con i suoi elementi, gli alberi che restano dopo il passaggio degli
uomini nel mondo.
Noi l’ascoltavamo, discutevamo, ridevamo, ma intanto imparavamo molto
dalle sue parole, dalle sue interpretazioni, dalle sue esperienze.
Pensando a Lei, ora che sono “grande” e che un po’ la imito quando sono in
classe, mi viene in mente uno stralcio della lettera di Abraham Lincoln
all’insegnante di suo figlio: “…Lo lasci meravigliare del contenuto dei suoi
libri, ma anche distrarsi con gli uccelli nel cielo, i fiori nei campi, le colline e le
valli….Gli insegni a ridere quando è triste e gli spieghi che qualche volta
anche i veri uomini piangono…”.
I suoi concetti erano diventati un po’ nostri e dopo cinque, dieci, venti,
trent’anni, con un solo cenno, quegli adolescenti di un tempo ormai cresciuti
la coinvolgevano di nuovo per vivere altri momenti insieme.
E di nuovo a
raccontarsi, ridere, consigliarsi, ricordare.
Prof, grazie per tutto quello che ci ha trasmesso e grazie anche perché noi
ragazzi di 5^ D da veri compagni di classe ci siamo trasformati in veri amici
adulti.
Ce lo ha fatto capire Lei che lasciare spazio al cuore è ciò che conta
davvero in un’esistenza degna di nota.
Ed ora che non entrerà più da quella porta,
Le chiediamo di guardarci da
lassù e di continuare a guidarci attraverso l’amore per la vita.
(La 5^ D. Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “F. Palizzi”, 1988)
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