RICORDO DEI "PATTI LATERANENSI" 11 FEBBRAIO 1929.
92 anni addietro, l’11 febbraio del 1929, nel palazzo del Laterano, il capo del governo italiano Benito Mussolini e il cardinale Pietro Gasparri, Segretario di Stato, firmarono i cosiddetti “Patti Lateranensi” che comprendono due distinti documenti:
Con cui lo Stato Italiano riconosce l’indipendenza e la sovranità della Santa Sede e fonda lo Stato della Citta’ del Vaticano. Vi sono anche diversi allegati tra cui, importantissima, la Convenzione Finanziaria che prevedeva l’esenzione del nuovo Stato denominato “Città del Vaticano” dal pagamento di tasse e dazi sulle merci importate, nonchè il risarcimento, per i danni subiti dalla Chiesa in seguito alla fine del potere temporale, di L. 750.000.000 e ulteriori titoli di Stato consolidati al 5% al portatore per un valore nominale di un miliardo di lire.
Definiva le relazioni civili e religiose in Italia tra la Chiesa ed il Governo ( in precedenza sintetizzati nel motto: “Libera Chiesa in libero Stato”).
Il 13 febbraio del 1929 Papa Pio XI tenne un discorso davanti agli studenti e professori dell’Università Cattolica e, nell’esprimere la propria soddisfazione per la firma degli atti, si congratulò con “l’uomo della Provvidenza”…
Il 18 febbraio del 1984 fu firmata una revisione del Concordato tra lo Stato Italiano (Bettino Craxi) e lo Stato Pontificio (Card. Agostino Casaroli, Segretario di Stato).
Il nuovo Concordato stabilì che il clero cattolico venisse finanziato con il meccanismo dell’8x1000, ovvero con una quota del gettito generale IRPEF.
Inoltre la nomina dei vescovi non veniva più sottoposta all’approvazione del Governo, né gli stessi erano tenuti al giuramento di fedeltà allo Stato Italiano come prescritto dal precedente Concordato (norma che non si applicava al vescovo di Roma in qualità di vicario del Papa).
NICOLANGELO D'ADAMO
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