Nicola D'Adamo |
Siamo al terzo giorno senz’acqua. Sono le ore 7 del 28 dicembre e le tubazioni del Centro storico di Vasto sono ancora a secco.
Oramai
abbiamo superato i livelli di guardia, ne va di mezzo il futuro di buona parte
del Chietino.
Non si possono lasciare cittadini e attività economiche
senz’acqua per intere giornate nei momenti clou dell’anno come Ferragosto e Natale.
I nostri siti e i social sono stati invasi dalle invettive più
feroci.
Quello che la gente non capisce è come mai la rete metanifera funziona, la rete
elettrica funziona, la rete telefonica funziona, per quale motivo la rete
idrica è tutta scassata?
Ma la colpa non è dei poveri tecnici che anche in questo
caso sono stati sottoposti a ritmi pressanti
per la riparazione della falla. La colpa è dei politici (membri del
Governo, parlamentari, consiglieri e assessori regionali e provinciali, sindaci
e consiglieri comunali) che se non sono capaci di risolvere il problema è meglio che diano tutti le dimissioni. E per tutti
si intende proprio “tutti”: vale a dire quelli di tutti i partiti perché
l’acqua non è né di destra né di
sinistra. E’ un servizio essenziale di cui non si può fare a meno.
Improvvise
interruzioni creano gravissimi
disservizi e bloccano l’economia. Si
fermano ospedali, fabbriche, hotel e
ristoranti pieni di ospiti, intere famiglie. Come si fa a parlare di turismo se
d’estate manca l’acqua?
Siccome la misura è colma, l’invito a tutti i politici
è di sedersi “tutti” attorno ad un
tavolo e trovare i fondi per la ristrutturazione completa della rete idrica della Sasi.
Questa è la priorità delle priorità, l’avete capito?
Nicola D’Adamo
Presidente dell’Associazione Vastese della Stampa
1 commento:
Concordo, assolutanente. Non è più tempo dei distinguo, dei se e dei ma. A ciascuno il suo, naturalmente, nelle distinte responsabilità e negli assegnati e lucranti compiti.
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