“I fili
della memoria. Gli anni di guerra 1943/44. Testimonianze e approfondimenti”
Il volume verrà
presentato presso l’Istituto Palizzi venerdi 18 gennaio 2019 ore 11
La Società
Vastese di Storia Patria, presieduta da Gabriella Izzi Benedetti, ha dato recentemente alle stampe il volume
“I fili della memoria. Gli anni di guerra 1943/44. Testimonianze e
approfondimenti”, un’interessante raccolta di storie personali che
arricchiscono i temi e i dettagli del
drammatico periodo.
La presentazione
del volume avverrà venerdì 18 gennaio alle ore 11 presso l'Istituto Palizzi,
via dei Conti Ricci 25, con il patrocinio del Comune di Vasto ed in collaborazione
con lo stesso Istituto Tecnico Statale Economico Tecnologico Filippo Palizzi.
In
apertura i saluti della
Si
entrerà nel vivo con l’intervento del prof. Roberto Montanaro e dei suoi
allievi dell’ITSET Palizzi e con le testimonianze del giornalista Giuseppe
Catania, del sacerdote don Giovanni Pellicciotti, del professor Tito Spinelli. Tra
una relazione e l’altra sono previsti reading da parte degli allievi di alcuni
toccanti pagine del volume. In
conclusione il dibattito.
Moderatore
dell’incontro è il gen. Gianfranco Rastelli.
Il
volume “I fili della memoria. Gli anni di
guerra 1943/44. Testimonianze e approfondimenti” è curato da Gabriella Izzi
Benedetti e Gianfranco Rastelli e reca contributi di Antonio Altieri, Raffaele Artese, Anna Maria D'Adamo, Paolo d'Anelli, Maria Teresa Izzi Sacchetti, Clelia Marino Gianmichele, Filippo Menna,
Michele Nocciolino, Don Giovanni
Pellicciotti, Osvaldo Santoro, Tito Spinelli,
Anna Stivaletta Artese, Maria
Maiocco Frattura, Lilia Cacchione Leone.
Postfazione di Nicola D'Adamo.
“Questo
libro – sottolinea il sindaco Menna – si
prefigge di dare ancora più dignità e merito alla “memoria” per accompagnare le
nuove generazioni a riscoprire i valori del passato, per non dimenticare che
il cammino della libertà conduce all’incontro con fatti e avvenimenti che
diventano compagni di viaggio delle nostre vite”.
“Un’epica
minore, ma straordinaria – sottolinea la presidente Izzi Benedetti – si entra
nel tessuto di vicende personali e non, di emozioni, di drammi che formano una trama assai composita e che
perciò restituisce il recupero identitario, il riscatto di un popolo”.
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