venerdì 18 gennaio 2019

I sindaci del "buon ricordo": FILOTEO PALMIERI

Si impegnò tra l'altro, per la realizzazione dello stadio Aragona, dell'acquedotto del Sinello, del Monumento a Rossetti, di una buona politica agraria e di miglioramenti all'Ospedale.
Filoteo Palmieri, 1874 -1947

 di GIUSEPPE CATANIA 

La Città del Vasto gli ha dedicato una piazza all'imbocco di Corso Italia, Via San Michele,Via Tobruk, per rendere omaggio ad un uomo ed amministratore onesto e laborioso, esempio di rettitudine e profondo amor patrio.
Parliamo di Filoteo Palmieri, promotore di iniziative civiche, economiche e culturali, sindaco della Città, eletto il 7 ottobre 1920.
Era nato a Vasto il 5 settembre 1874 dalla baronessa Resina de Rosis e da Leopoldo Palmieri, laureandosi in Giurisprudenza a Bologna. Esperto in questioni economiche, si adoperò per l'ammodernamento di tecniche strutturali in agricoltura, introducendo nel vastese nuovi processi industriali, votando la sua ampia cultura e la sua esperienza al servizio della gente.


Fra gli incarichi rivestiti da Filoteo Palmieri, la
Presidenza dell'Istituto Tecnico Commerciale, il ruolo di Giudice Conciliatore, di Consigliere nel Comitato di Amministrazione della Cattedra
Ambulante, di Presidente dell'Istituto Finanziario. Venne eletto sindaco a larga maggioranza, dando un nuovo corso alla vita cittadina e all'amministrazione pubblica, risanando il bilancio comunale e favorendo iniziative volte alla eliminazione della disoccupazione, ad assicurare nuove strutture tecniche all'Ospedale. Propose e favori la progettazione dell'acquedotto del Sinello, che fu realizzato nel 1926 e, d'accordo con il comm. Gelsomino Zaccagnini , avviò la realizzazione del monumento a Gabriele Rossetti, opera dello scultore Filippo Cifariello. Si adoperò per la realizzazione dello stadio Aragona per affidare ai giovani una struttura che potesse soddisfare le esigenze ludico-sportive.

Con particolare attenzione si occupò dei piani urbanistici, dando impulso alla costruzione di strade interpoderali, per soddisfare le esigenze della popolazione contadina.

Si impegnò a custodire e valorizzare il castello caldoresco ove è inserito il palazzo di famiglia.

Di lui gli annali civici custodiscono un "buon ricordo".

Si era formata una famiglia, sposando il 25 aprile 1906, la N.B. Mariannina Candela, da cui ebbe due figlie, Rosina e Giuseppina (questa andata sposa al compianto comm.Avv. Alfonso Suriani, da cui discendono i figli prof. Cecilia, avv. Giuseppe, arch. Annamaria Suriani.

E’ ricordato come uno dei "tessitori pazienti ed operosi, uno degli amministratori severi, dei costruttori silenziosi del nostro tempo e di ieri”.

“Dovunque egli lottò per la giustizia - ha rammentato l'ex podestà di Vasto Avv.Erminio Scardapane - ebbe profondissimo il senso di questa esigenza, che gli parve l'unica capace di dare dignità e nobiltà alle vita".

"L'insegnamento morale di Filoteo Palmieri - scrive Giuseppe Suriani nel numero unico commemorativo "La voce di Vasto" del 15.Maggio 1967- trascende da ogni dottrina di parte, per inserirsi e per trasfondersi nello spirito di tutta la società. Come maestro di vita Egli ha il suo posto in quella corona di nobilissimi spiriti che hanno impresso un'orma indelebile nella storia civile del popolo vastese".

Abbiamo voluto ricordare questa nobile figura di Galantuomo che seppe dedicare la sua esistenza alla famiglia e alla società, quale momento di meditazione e di riconoscenza dovuto ai personaggi che seppero offrire esempio di virtù, per le generazioni future. Certamente, quella di Filoteo Palmieri, è una figura che si staglia nel panorama dei protagonisti cui Vasto e la sua gente deve molto, ad edificazione del fulgido cammino della sua storia.

GIUSEPPE CATANIA

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