Associazione
civica Porta Nuova – Vasto
A noi pare che il primo e più importante
patrimonio di una città non sia il suo reddito pro capite, non le sue infrastrutture,
non i suoi servizi, in generale non sia niente di materiale o che si possa
contare: ma sia il grado di cultura civile dei suoi cittadini. Perché da esso discende
tutto il resto. Per questo diciamo
che senza crescita civile, per quanto capace e onesto possa essere, nessun
sindaco potrà mai realizzare qualcosa di durevole. Lo diciamo da molti anni, e
da molti anni avanziamo le proposte seguenti.
PRIMA PROPOSTA: attuare gli articoli 35
e 40 dello Statuto comunale, vale a
dire:
-
Adottare lo strumento del Bilancio Sociale (Art. 35), per mettere in chiaro ai cittadini come i
loro soldi vengano spesi dal Comune: le priorità, gli obiettivi di intervento,
i livelli di prestazione attesi e realizzati e soprattutto gli effetti prodotti
dall’azione amministrativa.
-
Indire “entro il mese di settembre di ogni anno
apposite Conferenze dei Servizi locali”
(Art. 40) “per esaminare l’andamento
della qualità, quantità, efficienza ed efficacia dei servizi, formulando idonee
soluzioni per il miglioramento di essi”.
Un esempio. Le madri dei bambini che usufruiscono delle mense
scolastiche comunali stanno da mesi conducendo una battaglia minimale di
trasparenza e di legalità: vogliono sapere, pensate un po’, cosa mangiano i loro
figli. Alla fine sono state costrette a chiedere l’intervento dei NAS. Possibile
che si debba arrivare a tanto? E il trasporto pubblico locale, che non ha
ancora una Carta dei Servizi? Si potrebbe continuare… Gli articoli 35 e 40 chiedono semplicemente che il Comune renda conto
ai cittadini dei servizi per cui essi pagano le tasse.
SECONDA PROPOSTA: Istituire un Tavolo
zonale permanente di consultazione e di controllo, composto dagli enti pubblici e dalle associazioni
interessate, che tenga d’occhio le
numerose criticità ambientali della zona e ne riferisca periodicamente alla città.
L’hanno fatto altrove, si può fare anche qui. Ricordiamoci che, se non abbiamo
una centrale a biomasse a Punta Penna, lo si deve ad un pugno di cittadini, e in
primo luogo alla nostra Associazione, che diede l’allarme su un progetto già
approvato nel silenzio degli amministratori locali. E che un allarme analogo
interessa attualmente molti comuni del Vastese. Ma quale informazione ha il
comune cittadino sulla qualità dell’aria, sulle acque sotterranee e di balneazione,
sulle discariche…
Perché la questione ambientale, che per
sua natura oltrepassa l’ambito locale, viene affrontata solo localmente e solo
nel momento in cui si presentano delle emergenze? Allarmismo e
disinformazione sono due facce della stessa medaglia.
TERZA PROPOSTA: Istituire un
Ufficio specificamente dedicato ai problemi dei quartieri, che abbia un
referente politico, al quale ufficio i cittadini si possano rivolgere
singolarmente o in forma associata. Un Ufficio per le Relazioni con il
Pubblico, lo sappiamo, c’è già: si chiede che abbia anche un referente non burocratico, ma politico, che funga da interfaccia
diretta con l’Amministrazione comunale.
Significa che il cittadino (o l’insieme
dei cittadini) che ha bisogno dell’intervento del Comune non dovrebbe più
rivolgersi al politico amico, o amico degli amici: avrebbe a disposizione un
canale istituzionale.
TRE
PROPOSTE DI CIVILTÀ, ATTUABILI DA SUBITO, A COSTO ZERO (O QUASI), CHE ATTENDONO
SOLO UNA VOLONTÀ POLITICA. AUSPICHIAMO CHE I CANDIDATI SINDACI SI ESPRIMANO AL
RIGUARDO DAVANTI AGLI ELETTORI.
Vasto, il 23 maggio 2016
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