giovedì 24 marzo 2016

TRIVELLE: QUAL'E' LA POSIZIONE DI D'ALFONSO?

https://www.consiglio.regione.abruzzo.it/acra/febbo-e-sospiri-fi-su-referendum-trivelle
Febbo e Sospiri (FI) su referendum trivelle 
(23/03/2016 - 12:43) (ACRA) – "Non sappiamo qual è la posizione del Presidente D'Alfonso, non abbiamo
compreso se andrà a votare in occasione del referendum contro le trivelle e soprattutto se si recherà alle urne, cosa voterà". E' quanto dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo e il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri all'indomani della seduta del Consiglio regionale nel corso della quale era prevista la discussione della interpellanza presentata proprio da Febbo e dal collega Sospiri recante "Partecipazione della Regione Abruzzo al referendum del 17 aprile 2016". "Nel rispondere alla nostra interrogazione – spiegano Febbo e Sospiri – il Presidente della Giunta, come al suo solito, si è inerpicato in un lungo intervento con tanto di excursus storico senza però chiarire la sua posizione. Con la nostra interrogazione volevamo capire se è intenzione di D'Alfonso e della sua Giunta mobilitarsi per far votare 'SI' per abrogare la norma che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa di non avere più scadenze. E' bene ricordare che l'Abruzzo ha deciso non solo di non affiancare le altre Regioni nel conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale, ma persino di ritirarsi definitivamente dalla compagine referendaria del prossimo 17 Aprile. Quindi ritenevo fosse necessario conoscere la posizione di questa maggioranza visto che in prima istanza e passando in Consiglio regionale si era aderito, unitamente alle altre regioni (Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise), ai quesiti referendari e successivamente, in maniera del tutto autonoma e arbitraria, Luciano D'Alfonso ha deciso di cambiare squadra e far ritirare la nostra Regione dal referendum. Un modo per dire sì a Renzi, prendendo in giro tutti gli abruzzesi attraverso un atto di Giunta e bypassando il Consiglio regionale. Anche sul tema del referendum, come su tanti altri D'Alfonso ha preferito alzare una cortina fumogena, rendendo incomprensibile la sua posizione e quella della giunta in barba ai proclami e alle chiacchiere propinati agli abruzzesi. Ci chiediamo a questo punto – concludono Febbo e Sospiri - cosa hanno intenzione di fare Sel e il Sottosegretario Mazzocca visto che quello del referendum era uno dei temi posti a condizione per restare in senso all'esecutivo regionale: hanno intenzione di uscire dalla maggioranza? Stesso discorso dicasi per i Consiglieri regionali di Abruzzo Civico, spesso intervenuti sul'argomento, dai quali ci aspettiamo una presa di posizione forte". (m.f.)

1 commento:

Unknown ha detto...

La vergogna non ha che il silenzio per ammantarsi e tentare di sfuggire alla vista della gente. Ma può, in questo caso, il Presidente della Regione Abruzzo sfuggire alla sue responsabilità? Intrattenendomi l'altro ieri sul tema con un amico ambientalista, ho provato io, per lui, vergogna per la non partecipazione della mia regione ai promotori del referendum No-Triv in Adriatico.
In questo il 'nostro' prenda lezione dall'omologo governatore della Puglia, Emiliano: del PD sì, ma con il dovuto rispetto per il nostro mare e per la gente che lo guarda, lo pratica, lo vive, vuol conservarlo al meglio.
Del resto qui si sta combattendo una battaglia contro le imposizioni inaccettabili date alle regioni dal pd-renziano "Sblocca Italia". Ed è solo dinanzi alle tante azioni di piazza e prese di posizione di liberi intellettuali e promotori dell'Ambiente che - vista la mala parata - la legge sulle trivellazioni è stata modificata in merito all'area marina su cui esercitarsi. Ma, come la gente vuole e pensa, non basta.
Non sappiamo se e quando Matteo Renzi, libererà il pd e l'Italia dalla sua futile presenza twittante, di certo Luciano D'Alfonso farebbe bene per intanto di andarsene lui, a casa o dove vuole.
Intanto noi a Vasto siamo per votare assolutamente "SI" al referendum abrogativo della legge sulle Concessioni date ai petrolieri sine-die.
Vogliamo che l'acqua del mare sulla nostra riva, come l'emigrato Votinelli recitava nel suo canto di memoria, ... odori ancora e sempre di "curajeine" e non di "benzeine"!
D'Alfonso? Può dire a questo punto quel che vuole, ma non si faccia più vedere dalle nostre parti. E i pd, noché i trasformisti di mutante nome che lo sostengono in Regione si vergognino loro per il "loro" Presidente. Quantomeno. Oppure, almeno essi, riacquistino un libero pensiero e la necessaria onesta parola!