"Il fatto è che Ombrina di ferro non esiste più, è defunta con l'emendamento del Governo alla Legge di stabilità del 2016", chiarisce il consigliere del PD Camillo D'Alessandro. ""Non solo Ombrina mare è defunta ma tutte le autorizzazioni di nuove attività estrattive entro le 12 miglia dalla costa sono state bloccate dall'emendamento del Governo del 13 dicembre 2015, a seguito del quale la Regione Abruzzo ha dichiarato cessata la materia del contendere". Regione Abruzzo "non è quindi tenuta a dare alcuna indicazione di voto: si tratta di un referendum sul quale gli abruzzesi hanno la maturità e l'intelligenza di esprimersi".
comunicato integrale
24/03/2016 - 08:57)
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24/03/2016 - 08:57)
finta di non aver compreso la posizione del Presidente della Giunta regionale sulle vicenda delle trivelle in mare, che invece è molto chiara poiché non è una chiacchiera come quella a cui loro ci sottopongono con l'ennesimo comunicato, ma una posizione che coincide con un fatto. Il fatto è che Ombrina di ferro non esiste più, è defunta con l'emendamento del Governo alla Legge di stabilità del 2016 e con la successiva comunicazione del 29 gennaio 2016 n. 2457 con cui il Ministero dello sviluppo economico ha chiuso il procedimento e rigettato l'istanza di concessione di coltivazione di idrocarburi, presentata dalla società RockHopper Italia Spa, comunicazione pubblicata nel numero 8 del Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse, di cui invieremo copia ai due consiglieri".
"Questo fatto è il risultato della mobilitazione civile degli abruzzesi e dell'impegno della Regione Abruzzo e del suo Presidente – continua D'Alessandro - che è riscontrabile in modalità multimediale con foto, messaggi, sms, video, corrispondenza, riunioni che testimoniano tale impegno, che è riuscito a ribaltare una situazione che fino ad allora sembrava chiusa a svantaggio del mare blu, nonostante le ripetute mozioni, interpellanze e risoluzioni senza efficacia a cui ci aveva abituato soprattutto il centrodestra".
"Non solo Ombrina mare è defunta ma tutte le autorizzazioni di nuove attività estrattive entro le 12 miglia dalla costa sono state bloccate dall'emendamento del Governo del 13 dicembre 2015, a seguito del quale la Regione Abruzzo ha dichiarato cessata la materia del contendere – spiega il Consigliere - Dunque, per questo motivo la Regione Abruzzo non figura, diversamente da altre regioni, tra i promotori del referendum, che riguarda solo ed esclusivamente la durata delle concessioni già in essere e non è quindi tenuta a dare alcuna indicazione di voto: si tratta di un referendum sul quale gli abruzzesi hanno la maturità e l'intelligenza di esprimersi, senza bisogno di essere indottrinati da chicchessia, e tanto meno dai consiglieri Febbo e Sospiri". "Il Presidente D'Alfonso ha così mantenuto gli impegni assunti con la coalizione di governo, che era contraria a nuove autorizzazioni poiché nuove autorizzazioni non ci saranno – conclude D'Alessandro - e con la comunità abruzzese che aveva manifestato per impedire Ombrina di ferro, perché Ombrina di ferro è morta e sepolta. Il resto appartiene al rito delle chiacchiere e al teatrino politico che lasciamo volentieri alle cure dei due consiglieri, con il loro profluvio di comunicati privi di fatti e di proposte".
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