giovedì 28 gennaio 2016

Poesia: Gabriella Patruno e la sua "Sincrasi di Emozioni"

Gabriella Patruno, giovane poetessa (ha cominciato a comporre versi a 14 anni), si è decisa a pubblicare in volume le sue liriche nel 2001, dopo aver superato la selezione alla Biennale di Arte Contemporanea a Roma.
In "Sincrasi di Emozioni" (Editore Renato Cannarsa, 2001 Vasto) con splendide illustrazioni litografiche di Pier Canosa, Gabriella Patruno ha voluto iniziare il suo percorso in questa avventura poetica, che si innesta nel retaggio di tanti altri autori che onorano la cultura poetica italiana.

Il volume fu presentato nella Saletta Mattioli di Vasto dal giornalista Giuseppe Catania, autore anche della
premessa all'opera poetica di Gabriella Patruno, alla presenza di numerosi cultori dell'arte e della letteratura.

Giuseppe Catania, nell'occasione, sottolineò i valori morali che albergano nella concezione poetica della giovane, l'armonia del verso teso a suscitare immagini emozionali grazie anche alla ricercatezza del linguaggio e sull'impiego di termini che più fedelmente interpretano la nitidezza del dialogare che poi è la voce del cuore.

"Una poesia quella di Gabriella Patruno - ha detto il relatore - sempre viva, anche se il modernismo con le inevitabili innovazioni tecnologiche e l'introduzione di termini stranieri, tentano di cancellarne i presupposti estetici, che appartengono alla nostra inimitabile cultura. Gabriella Patruno offre la prova che la poesia, quando essa proviene dal profondo dell'anima, cullata con amore e con passione, è sempre viva e non può morire".

"La poesia esiste perché esistono ancora poeti educati a considerare l'ispirazione della Musa come una sublime manifestazione a comporre opere morali di cui il mondo ha bisogno per proclamare, mediante il verso, la qualità della vita. I poeti si rinnovano, ma non muoiono, perché le loro poesie resistono al divenire del tempo e sono immortali. Continuano a operare, più rinvigoriti, di generazione in generazione, traendo grandezza dalla nobile tradizione della cultura poetica italiana, dalla civiltà che distingue il nostro popolo, perché continuino a comporre, come Gabriella Patruno, versi che hanno il magico potere ed il sottile fascino di addolcire i sentimenti, di placare le passioni, di spaziare per mondi arcani. Perché l'umanità ha bisogno di questo, giacché la poesia è libertà, liberazione dalle ambasce quotidiane, in quanto possiede la carica misteriosa di far dimenticare le afflizioni della vita".

"Perché la poesia è indispensabile per la nostra epoca e per le generazioni avvenire, è come il raggio di sole che alimenta la nostra fantasia, che racchiude, nell'espressione lirica, i contenuti dell'amore, della famiglia, del tormento anche, del mondo in cui viviamo, la fascinosa contemplazione della bellezza che ci circonda, che suscita fremiti nel profondo dell'anima, che rimanda alla memoria del passato, all'infanzia, la stagione più bella della vita, all'incanto dei silenzi, fino al respiro del mondo". Questo ha voluto esprimere Gabriella Patruno nel suo bel volume di poesie "Sincrasi di emozioni", per lanciare all'umanità un messaggio di fede e di speranza.

G.C.

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