sabato 29 agosto 2020

Il Monumento alla Bagnante di Vasto: unico al mondo, spesso è scambiato per la "Sirenetta" di Copenaghen

Una stupenda immagine del Monumento alla Bagnante, foto di Michele Massone


di GIUSEPPE CATANIA

La Città del Vasto, la più belle spiaggia dell'Adriatico, dall'arenile ampio e dalla sabbia dorata finissima, tra le
sue molte peculiarità, vanta un primato mondiale: su di uno scoglio distante pochi metri dal lungomare Ernesto Cordella, è stato eretto un monumento dedicato alla "bagnante" unico al mondo, che molti scambiano per la "Sirenetta" di Copenaghen.

A Vasto, quando il turismo era qualcosa di impegnativo - e l'allora Azienda di Soggiorno e Turismo e le istituzioni di settore facevano a gara per valorizzare e migliorare la promozione, i manifesti pubblicavano slogans come "Vasto sull'Adriatico in Abruzzo", "Vasto, il mare per le tue vacanze" - veniva realizzato un monumento alla "bagnante", unico al mondo!

"Signora,Vasto le ha dedicato un monumento. Venga a vedersi!" recitava un azzeccato invito diramato dalla AAST. Ed ecco il motivo secondo quanto reclamato dalla Azienda di Soggiorno e Turismo di Vasto.

"Ha preso corpo a Vasto una originale, felice iniziativa dell'Azienda di Soggiorno e dal Comune, la posa su uno scoglio antistante la lunata spiaggia vastese del monumento alla bagnante, vale a dire alla protagonista indiscussa della stagione balneare. L'idea appare originale e felice, giacché il singolare monumento potrà costituire un ulteriore motivo di attrazione turistica: non sentiranno, le donne di qualsiasi latitudine, il desiderio di venire a... vedersi simbolicamente raffigurate e immortalate in un monumento che è sì di disimpegno - il momento della vacanza è del tutto spensierato - ma che appartiene, intanto sempre più. alla prassi, e, anzi, alla necessità, anche consumistica? Dunque una ragione in più per reclamizzare la spiaggia vastese che di doti e peculiarità naturali ne-ha da vendere, ma che ad esse può ora aggiungere questo nuovo elemento caratterizzante. L'opera fusa nel bronzo è stata realizzata dallo scultore abruzzese Aldo D'Adamo; pesa mezza tonnellata,ed è alta tre metri e sessanta. L'artista ha visto il suo personaggio in un atteggiamento naturalissimo, per quanto sottilmente ambiguo: si starà allacciando o slacciando il "tanga"? Il gesto a doppio taglio sembra assicurare più lunga durata al monumento, giacché la seconda interpretazione potrebbe diventare attuale, in un qualche futuro più o meno prossimo..."

Giuseppe Catania

1 commento:

Suriani Francesco Paolo ha detto...

Che peccato non poter ammirare "la bagnate" dal Palazzo D'Avalos a causa di alberi mai curati e in partemi secchi da anni.