PRONTI VIA! La partenza dei giovanissimi |
Dal 1975 al 1993 il primo maggio a Vasto si celebrava con
Ma il tradizionale appuntamento si bloccò nel 1993,
alla 18^ edizione, perchè alla fine di
quell’annola SIV fu privatizzata e vennero sospese tutte le iniziative sociali.
quell’anno
L’idea di organizzare una manifestazione
podistica, nel 1975, fu di Valeriano
Moretti, allora responsabile delle attività sociali dello stabilimento
vetrario e rientrava in un piano voluto
dall’allora amministratore delegato Franco Gringeri per stabilire buone
relazioni con il territorio. Dopo
Moretti, che si era trasferito al Comune di
San Salvo, il compito di organizzarla (dal
1980 al 1993) passò al sottoscritto.
La fortuna della “Diomedea” era dovuta sia alla data fissa
del 1° maggio festa del lavoro, che all’ottima organizzazione e ai numerosi
premi per i partecipanti, divisi in 18 categorie (9 maschili e 9 femminili).
Se il tempo era bello e tiepido, la città - sin dalle
prime ore del mattino - si riempiva di atleti
e di podisti della domenica, molti dei quali con familiari a seguito. I
numeri oscillavano da un minimo di 600 ad un massimo di 1.200 partecipanti.
Molti di loro erano affiliati in società sportive e correvano per vincere,
altri partecipavano per puro divertimento.
I percorsi erano due: uno per i bambini, l’altro per
gli adulti. Quest’ultimo si snodava non solo in centro storico, ma anche in
campagna su via Cinque Olive, c.da San Biagio, salita Maddalena, via Conti
Ricci.
Ecco cosa scrivevo sul giornale aziendale
Vetrosiv a maggio 1993 ultima edizione
della manifestazione sportiva.
XVIII edizione
della Maratona Diomedea
VASTO IN FESTA
Nella consueta cornice di festoso pubblico ha avuto
luogo a Vasto la XVIII
edizione della Maratona Diomedea organizzata dalla SIV e dal Comune. Vincitore
dell'edizione 1993 è stato Vincenzo Di Benedetto. Prima donna classificata:
Katuscia Grossi.
Questi i vincitori delle varie categorie maschili e
femminili: Cat."A"- Valerio Di Tollo; Francesca Del Bonifro; Cat.
"B" – Federico Brindisi - Beatrice Turri; Cat. "C" Nello
Del Corso; Graziella Turri; Cat. "D" - Valeriane Del Papa; - Marlena
Miscione; Cat. "E" – Davide Criti;
Patrizia Cellucci; Cat. "F" – Nicola Della Penna; Nicoletta
Esposito;Cat. "G" - Luigi Zinni; Cat. "H" - Domenico Delle
Donne.
Anche quest'anno la parte tecnica è stata curata dalla
Podistica Vasto; i controlli sono stati effettuati dalla Vigilanza Antincendio Boschivi
e Radio C.B. Istonio. Sponsor del posto di ristoro G3 Catering Alimentare -
Vasto. Alla premiazione hanno partecipato il Sindaco di Vasto Antonio Prospero
ed il direttore del Personale e Organizzazione della SIV Massimo Bufacchi.
NICOLA D’ADAMO
L'ARRIVO
ATTESA PER LA PREMIAZIONE
L'assessore Ritucci mentre premia la categoria "giovanissimi" |
Ai lati, il sindaco Prospero e il responsabile provinciale del Coni Di Tullio, mentre premiano un anziano atleta operatore ecologico della città |
Al centro, il dr. Massimo Bufacchi, all'epoca direttore del personale a fianco l'organizzatore della Diomedea, Nicola D'Adamo |
Medaglia ufficiale, appositamente coniata |
5 commenti:
Beh, ...visto e considerato, mi viene in mente stasera di citare dei versi.
In riferimento ad un tempo, oggi non così drammatico come allora, ma assai dolente non meno:
”E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.”
Così S. Quasimodo, nei noti versi di “Alle fronde dei salici” (1945)
Come possiamo noi oggi, e di cosa, correndo e vociando comunitariamente in strada, gioire...? Di quel tempo poi sembra neppure possibile la speranza in un tempo e una società migliore, giacchè il nemico – ben chiaro chi fosse, o almeno così si pensò - era stato allora chiaramente battuto e sconfitto. Militarmente almeno.
Oggi a chi attribuiremo un “piede straniero”? ...alla teutonica Merkel, o alla nostre destre, spesso solo nominalistiche e ciarliere, o ai molteplici e ancora irredenti evocatori di una sinistra fallita (senza saperlo riconoscere) e democraticamente (elezioni alla mano) fallimentare?
Per chi ha dinanzi a sè ancora decenni multipli da vivere, forse altro di diverso (difficile preventivare di che genere) ci sarà ancora da vedere e vivere. Magari sui cantare , a ragione e veramente da “liberi”, in una forse dimenticata e/o non più necessaria ricorrenza chiamata 1° Maggio del Lavoro.
Si sbagliò allora, senza che ce ne rendessimo conto, a demolire un sistema di partiti-idea post-liberazione, o fummo socialmente ciechi e illusi a ritenerci – dopo il giustizialismo di “Mani pulite” - migliori?
GFP
Ciechi, comunque, lo si è sempre quando si posano le speranze su un chi che sia, tanto quanto su di una ideologia specie se alle speranze ci si aggiunge l'illusione che basti l'uno o l'altra a renderci migliori... e quando ci si degna finalmente di aprire gli occhi, il più delle volte, è troppo tardi.
Non so nemmeno fino a che punto possa giovare la speranza di un mondo migliore per chi ha ancora decenni multipli da vivere o per chi ancora dovrà venire, se non si insegna e soprattutto, non si dimostra loro che il principio non è nell'uomo (straniero o meno) e non è in una qualsivoglia ideologia a se a far cambiare la storia, ma è l'unione e la collaborazione tra gli uomini (tutti) anche attraverso il frutto dell'esperienza passata... Invece, stiamo ancora stabilendo chi devono essere i vinti e chi i vincitori.
Ed infatti, Maria, il dichiararsi "vincitori", quando non vinti, è invalso come ordinaria proclamazione inneggiante di chi elettoralmente viene designato/eletto ad amministrare un luogo e una collettività.
Vedi Vasto (...non perchè altri e da altre 'parti' non meno, ma per restare al concreto verificabile,) nella quale, per ben due mandati, uomini di una certa coalizione hanno dichiarato "di aver vinto!"...
Con quale fortuna e/o giovamento della città e dei vastesi?
Per tornare un po' indietro nella storia: per quanti anni o decenni ..."ha vinto" la dc? Eppure è responsabile primo, con i cooptati e associati (o "compromessi") social-comunisti, di quel "debito pubblico", gravoso e asfisiante, che proprio oggi il novello capo del governo, figlio e erede e co-protagomista dei compromessi ex-dc-pci, dichiara che occorre tener conto laddove si tenta di abbozzare riforme e un nuovo modo di essere politica e società civile...
Allora, un 1° Maggio, in cui non c'era motivo alcuno di correre festanti e di festeggiare correndo, e men che mai di cantare concertando, quest'anno sarebbe stato il caso di non celebrarlo affatto! Per coeerenza, consapevolezza e pudore. Sempre che questi sentimenti abbiano ancora motivo d'essere professati.
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ATTENZIONE QUESTO ARTICOLO L'HO GIA' PUBBLICATO L'ANNO SCORSO E I COMMENTI DI RIFERISCONO AD ALLORA. L'HO POSTATO DI NUOVO PER QUELLI A CUI L'ANNO SCORSO E' SFUGGITO.
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