mercoledì 1 maggio 2019

Quando il Primo Maggio a Vasto c'era la MARATONA DIOMEDEA

Un ricordo e qualche foto del '93
PRONTI VIA! La partenza dei giovanissimi
di NICOLA D'ADAMO
Dal 1975 al 1993 il primo maggio a Vasto si celebrava con la Maratona Diomedea, manifestazione organizzata dalla SIV, con l’apporto del Comune e di altri enti.
Ma il tradizionale appuntamento si bloccò nel 1993, alla 18^ edizione, perchè  alla fine  di
quell’anno la SIV fu privatizzata e vennero sospese tutte le iniziative sociali.


L’idea di organizzare una manifestazione podistica,  nel 1975, fu di Valeriano Moretti, allora responsabile delle attività sociali dello stabilimento vetrario  e rientrava in un piano voluto dall’allora amministratore delegato Franco Gringeri per stabilire buone relazioni con il territorio.  Dopo Moretti, che si era trasferito al Comune di San Salvo, il compito di organizzarla  (dal 1980 al 1993) passò al sottoscritto. 

La fortuna della “Diomedea” era dovuta sia alla data fissa del 1° maggio festa del lavoro, che all’ottima organizzazione e ai numerosi premi per i partecipanti, divisi in 18 categorie (9 maschili e 9 femminili).

Se il tempo era bello e tiepido, la città - sin dalle prime ore del mattino - si riempiva di atleti  e di podisti della domenica, molti dei quali con familiari a seguito. I numeri oscillavano da un minimo di 600 ad un massimo di 1.200 partecipanti. Molti di loro erano affiliati in società sportive e correvano per vincere, altri partecipavano per puro divertimento.
I percorsi erano due: uno per i bambini, l’altro per gli adulti. Quest’ultimo si snodava non solo in centro storico, ma anche in campagna su via Cinque Olive, c.da San Biagio, salita Maddalena, via Conti Ricci.

Ecco cosa scrivevo sul giornale aziendale Vetrosiv  a maggio 1993 ultima edizione della manifestazione sportiva.

XVIII edizione  della Maratona Diomedea
VASTO IN FESTA
Nella consueta cornice di festoso pubblico ha avuto luogo a Vasto la XVIII edizione della Maratona Diomedea organizzata dalla SIV e dal Comune. Vincitore dell'edizione 1993 è stato Vincenzo Di Benedetto. Prima donna classificata: Katuscia Grossi.
Questi i vincitori delle varie categorie maschili e femminili: Cat."A"- Valerio Di Tollo; Francesca Del Bonifro; Cat. "B" – Federico Brindisi - Beatrice Turri; Cat. "C" Nello Del Corso; Graziella Turri; Cat. "D" - Valeriane Del Papa; - Marlena Miscione;  Cat. "E" – Davide Criti; Patrizia Cellucci; Cat. "F" – Nicola Della Penna; Nicoletta Esposito;Cat. "G" - Luigi Zinni; Cat. "H" - Domenico Delle Donne.
Anche quest'anno la parte tecnica è stata curata dalla Podistica Vasto; i controlli sono stati effettuati dalla Vigilanza Antincendio Boschivi e Radio C.B. Istonio. Sponsor del posto di ristoro G3 Catering Alimentare - Vasto. Alla premiazione hanno partecipato il Sindaco di Vasto Antonio Prospero ed il direttore del Personale e Organizzazione della SIV Massimo Bufacchi.
NICOLA D’ADAMO

L'ARRIVO
ATTESA PER LA PREMIAZIONE

L'assessore Ritucci mentre premia la categoria "giovanissimi"

Ai lati, il sindaco Prospero e il responsabile provinciale del Coni Di Tullio, mentre premiano un anziano atleta operatore ecologico della città

Al centro, il dr. Massimo Bufacchi, all'epoca direttore  del personale
a fianco l'organizzatore della Diomedea,  Nicola D'Adamo

 
Medaglia ufficiale,  appositamente coniata

5 commenti:

giusfra ha detto...

Beh, ...visto e considerato, mi viene in mente stasera di citare dei versi.
In riferimento ad un tempo, oggi non così drammatico come allora, ma assai dolente non meno:
”E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.”

Così S. Quasimodo, nei noti versi di “Alle fronde dei salici” (1945)

Come possiamo noi oggi, e di cosa, correndo e vociando comunitariamente in strada, gioire...? Di quel tempo poi sembra neppure possibile la speranza in un tempo e una società migliore, giacchè il nemico – ben chiaro chi fosse, o almeno così si pensò - era stato allora chiaramente battuto e sconfitto. Militarmente almeno.

Oggi a chi attribuiremo un “piede straniero”? ...alla teutonica Merkel, o alla nostre destre, spesso solo nominalistiche e ciarliere, o ai molteplici e ancora irredenti evocatori di una sinistra fallita (senza saperlo riconoscere) e democraticamente (elezioni alla mano) fallimentare?
Per chi ha dinanzi a sè ancora decenni multipli da vivere, forse altro di diverso (difficile preventivare di che genere) ci sarà ancora da vedere e vivere. Magari sui cantare , a ragione e veramente da “liberi”, in una forse dimenticata e/o non più necessaria ricorrenza chiamata 1° Maggio del Lavoro.
Si sbagliò allora, senza che ce ne rendessimo conto, a demolire un sistema di partiti-idea post-liberazione, o fummo socialmente ciechi e illusi a ritenerci – dopo il giustizialismo di “Mani pulite” - migliori?
GFP

maria ha detto...

Ciechi, comunque, lo si è sempre quando si posano le speranze su un chi che sia, tanto quanto su di una ideologia specie se alle speranze ci si aggiunge l'illusione che basti l'uno o l'altra a renderci migliori... e quando ci si degna finalmente di aprire gli occhi, il più delle volte, è troppo tardi.
Non so nemmeno fino a che punto possa giovare la speranza di un mondo migliore per chi ha ancora decenni multipli da vivere o per chi ancora dovrà venire, se non si insegna e soprattutto, non si dimostra loro che il principio non è nell'uomo (straniero o meno) e non è in una qualsivoglia ideologia a se a far cambiare la storia, ma è l'unione e la collaborazione tra gli uomini (tutti) anche attraverso il frutto dell'esperienza passata... Invece, stiamo ancora stabilendo chi devono essere i vinti e chi i vincitori.

giusfra ha detto...

Ed infatti, Maria, il dichiararsi "vincitori", quando non vinti, è invalso come ordinaria proclamazione inneggiante di chi elettoralmente viene designato/eletto ad amministrare un luogo e una collettività.
Vedi Vasto (...non perchè altri e da altre 'parti' non meno, ma per restare al concreto verificabile,) nella quale, per ben due mandati, uomini di una certa coalizione hanno dichiarato "di aver vinto!"...
Con quale fortuna e/o giovamento della città e dei vastesi?

Per tornare un po' indietro nella storia: per quanti anni o decenni ..."ha vinto" la dc? Eppure è responsabile primo, con i cooptati e associati (o "compromessi") social-comunisti, di quel "debito pubblico", gravoso e asfisiante, che proprio oggi il novello capo del governo, figlio e erede e co-protagomista dei compromessi ex-dc-pci, dichiara che occorre tener conto laddove si tenta di abbozzare riforme e un nuovo modo di essere politica e società civile...

Allora, un 1° Maggio, in cui non c'era motivo alcuno di correre festanti e di festeggiare correndo, e men che mai di cantare concertando, quest'anno sarebbe stato il caso di non celebrarlo affatto! Per coeerenza, consapevolezza e pudore. Sempre che questi sentimenti abbiano ancora motivo d'essere professati.

maria ha detto...

Condivido...

NICOLA D'ADAMO ha detto...

ATTENZIONE QUESTO ARTICOLO L'HO GIA' PUBBLICATO L'ANNO SCORSO E I COMMENTI DI RIFERISCONO AD ALLORA. L'HO POSTATO DI NUOVO PER QUELLI A CUI L'ANNO SCORSO E' SFUGGITO.