D'Alessandro: "Dopo due anni nessuna erba è stata falciata, nessun intervento è stato fatto, nessun progetto è stato avviato".
Il 28 ottobre non segna soltanto
la ricorrenza
della Marcia su Roma, ma anche l’approvazione all’unanimità, due
anni fa, da parte del Consiglio Comunale di Vasto, di una Mozione che impegnava
Sindaco e Giunta a intervenire prontamente per restituire all’ex Asilo Carlo
Della Penna, un edificio così glorioso, il decoro che merita. Dopo due anni
nessuna erba è stata falciata, nessun intervento è stato fatto, nessun progetto
è stato avviato. È stato più facile e veloce prolungare a un privato l’affitto
di un parcheggio multipiano da
A questo punto occorre avviare
una riflessione anche sul ruolo del consigliere comunale. Serve ancora? A che
cosa? Se in due anni i consiglieri di minoranza hanno fatto approvare, spesso
all’unanimità, mozioni di estremo interesse, sui più svariati temi che stanno a
cuore ai cittadini e mai nessuno ha trovato realizzazione da parte
dell’Amministrazione Lapenna, serve ancora svolgere tale funzione?
Vi è una responsabilità assunta,
il giorno del voto, nei confronti dell’elettore. Che non era semplicemente
quella di alzare la mano in segno di approvazione o di urlare per opporsi in
segno di contrarietà. La responsabilità era ed è quella di provare a fare
qualcosa per Vasto. Interroghiamo, presentiamo mozioni, ma tutto resta lettera
morta. Sembra un teatrino dove ognuno recita la propria piccola parte, mentre i
destini, personali e generali, vengono decisi altrove.
Poi si fanno i convegni e ci si
chiede: perché la fiducia dei cittadini nei confronti dei politici è al 4%? Risposta:
è ancora fin troppo alta, anche se i politici non sono tutti uguali, anche se
un’altra politica è sempre possibile.
Davide D’Alessandro
Consigliere comunale indipendente
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