La serata tiepida, anche se piuttosto ventilata, ha favorito una larga partecipazione alla Processione del Cristo morto, che si è snodata per le vie della città partendo dalla chiesa di Sant’Antonio.
Dietro
la processione, oltre al Cristo morto, opera in cartapesta del vastese Manella,
ed alla Madonna Addolorata, hanno sfilato i simboli della passione, quest’anno
opportunamente restaurati, portati a spalla dagli aderenti delle confraternite.
Erano presenti anche diverse associazioni cittadine, i malati accompagnati dai
volontari dell’UNITALSI e tantissima gente con i volti illuminati dalla luce
delle candele.
Solo
le preghiere e le suggestive note del Miserere del Perosi, intonato dalla
Schola Cantorum, diretta dal M° Luigi Di Tullio, hanno interrotto il profondo
silenzio che avvolgeva la lunga processione.
Al
termine, dinanzi la cattedrale di San Giuseppe, don Francesco Pampinella,
parroco della chiesa di S. Giovanni Bosco, ha rivolto una breve riflessione ai fedeli sulla passione e morte
di Gesù Cristo.
Lino
Spadaccini
ALL'INTERNO 60 FOTO DELLA PROCESSIONE
1 commento:
Solo il rammarico di non esserci stato.
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