partecipazione delle confraternite, i segni della passione e le donne vestite a lutto.
| LA PROCESSIONE DEL SABATO SANTO 2012 |
| LA PROCESSIONE DEL SABATO SANTO A META' '800 |
Veglia pasquale
Il Sabato Santo non viene celebrata nessuna liturgia. Le
chiese rimangono spoglie in segno di lutto fino alla solenne Veglia pasquale di
questa sera, quando si scioglieranno le campane per festeggiare la Resurrezione del
Cristo.
Definita la “Madre di tutte le veglie”, quella pasquale, la
più importante dell’anno liturgico, inizia con la suggestiva “Liturgia della
luce”. Fuori dalla chiesa viene acceso il fuoco, che servirà per accendere il
Cero pasquale, simboli questi di Gesù risorto che illumina il mondo vincendo
l’oscurità della morte e del peccato. Il sacerdote, prenderà il cero pasquale
e, tenendolo elevato, canterà per tre volte “Cristo luce del mondo”. I fedeli
in coro risponderanno “venite adoriamo”. Nella chiesa buia, alcuni ministranti,
dal cero accenderanno la loro candela e diffonderanno la fiamma a tutti gli
altri fedeli presenti in chiesa.
Al termine della liturgia della parola il sacerdote intonerà
il Gloria e torneranno a suonare le campane, “legate” durante la Messa in Coena
Domini del Giovedì Santo. Dopo la proclamazione del Vangelo e l’omelia, seguirà
la benedizione dell’acqua e il rinnovo delle promesse battesimali.
“La
solennità di pasqua supera ogni altra ricorrenza”,
scriveva Mons. Loris Capovilla nella Pasqua del 1970 ai fedeli della Diocesi di
Chiti-Vasto, “Essa è il centro della
storia, così della vita dei popoli, come di quella dei singoli uomini,
riscattati dal sacrificio di Cristo.Disponetevi dunque a celebrarla con
impegno, diletti figli: tutti, nessuno eccettuato. Le voci delle campane e
degli organi, che fra poco riprenderanno i loro concerti, lo splendore delle
luci, l’armonia e la bellezza dei sacri templi siano l’immagine e il riflesso
delle vostre anime, redente, avvivate nell’intimo della luce di Cristo”.
Lino Spadaccini

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