giovedì 6 settembre 2012

Il PD alla Provincia : Di Giuseppantonio si è dimenticato del Vastese


Completamento Autoporto San Salvo, adeguamento Porto di Punta Penna e relativo raccordo ferroviario, ridefinizione mission del Civeta
Da Camillo D’AMICO consigliere provinciale e capogruppo P.D.- riceviamo e pubblichiamo 
Nei giorni scorso ho inviato una nota ufficiale al presidente della provincia, Enrico Di Giuseppantonio, ove gli ho chiesto di riferire in consiglio sulle ragioni della sottoscrizione di un documento programmatico con i soli Sindaci della
Val di Sangro, unitamente alle organizzazioni sindacali e confindustria circa la disamina della crisi industriale e sulle possibili iniziative da attuare per tendere ad invertire la tendenza, non coinvolgendo anche il Vastese ed il Chietino – Ortonese contravvenendo ad una precedente delibera consiliare adottata all’unanimità. 
In particolare, per il vastese, noi proponiamo:   il completamento dell’autoporto di San Salvo che potrebbe essere complementare al centro ricerche dell’automotive in Val di Sangro portando qui le prove su pista mantenendo lì attività tecnico - scientifiche, il completamento del raccordo ferroviario tra l’area industriale ed il porto di Vasto, l’avvio veloce dei programmati lavori di adeguamento dello stesso porto per dare risposte adeguate ed immediate alle esigenze più volte manifestate dalle aziende sangrine e vastesi.
Una seria riflessione va attuata con solerzia nel campo dei rifiuti ove i tre consorzi esistenti (CIVETA di Cupello, Lanciano e del Chietino) non possono più agire in maniera singola e concorrenziale ma piuttosto sinergica e collaborativa perché il “rifiuto” diventi una risorsa ed non un costo per il cittadino utente. Si unisce direttamente al discorso rifiuti quello delle energie alternative che anche da questi possono pervenire.
In particolare, per il CIVETA, è utile rinsavire e rilanciare la “mission” iniziale quale centro di stoccaggio e riciclaggio lavorando anche nell’obiettivo di ottimizzare a breve la chiusra del ciclo integrato di raccolta dei rifiuti potendo anche favorire investimenti privati che potrebbero godere dei medesimi benefici s’avranno a breve nell’attigua area industriale della Valsinello di Gissi con il prossimo riconoscimento di “area di crisi” da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.
Una riflessione va concretamente messa in pratica nel campo delle energie alternative, senza esprimere negativi giudizi preconcetti,  ma assumendo decisioni chiare, trasparenti e partecipate  avendo chiaramente a mente anche l’unica esperienza oggi presente nel nostro territorio, la turbogas di Gissi, che non ha prodotto grande valore aggiunto in termini di posti di lavoro e minori costi per l’energia nelle attività produttive. La provincia DEVE recuperare il ruolo autorevole di ente intermedio, che copianifica lo sviluppo e l’infrastrutturazione di area vasta, così come anche riconfermato dalla recente legge di riordino contenuta nella spendig review. Non è più possibile e tollerabile assistere a frequenti uscite pubbliche e mediatiche di chi considera il territorio e l’istituzione come “cosa propria” e non come strumento di governo al servizio della collettività. Alla tanto dibattuta vicenda sull’utilizzo dei fondi FAS (Fondi Aree Sottosviluppate), con tempi e risorse certe, su questi temi noi proponiamo delle priorità d’intervento.”
  
Camillo D’AMICO
consigliere provinciale e capogruppo P.D. 

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