COMUNICATO STAMPA
Vasto, 28.07.2012
Da
Sindaco e Assessore Urbanistica del Comune di Vasto
Oggetto: Vertenza giudiziaria relativa alle NTA del PRG
Rilevato che sul tema in oggetto
non si è dato il giusto risalto alla sostanza politico-amministrativa della
controversia, si ritiene opportuno chiarire quanto segue.
La vertenza vede come ricorrenti
diversi costruttori e proprietari terrieri, i quali
pretendono, con argomenti
giuridici vari, di poter applicare, per le loro iniziative edificatorie, le regole del vecchio P.R.G..
Infatti, fin dall’applicazione
delle misure di salvaguardia nel 2007, sono stati introdotti, tra l’altro,
numerosi limiti per le altezze e le distanze, è stata introdotta una notevole
riduzione di cubature e sono stati imposti vincoli severi per evitare
costruzioni in aree sfornite d infrastrutture
indispensabili.
In altri termini, il ricorso da
parte di costruttori rappresenta una ragione evidente dell’efficacia
dell’azione amministrativa sul tema, promossa fin dalla prima adozione delle nuove
norme tecniche.
Ciò posto, si comprende facilmente che la questione
procedurale della necessità o meno della valutazione ambientale strategica, ha
ben poco ha a che fare con la necessaria tutela dell’ambiente, ma rappresenta
solo il tentativo di tornare al passato regime edificatorio, sperando nella
decadenza temporale delle norme di salvaguardia.
Vale la pena di rimarcare che con
la nuova normativa sono state trattate 4.500 pratiche edificatorie tra DIA e
SCIA e Permessi di Costruire, naturalmente
con la disciplina restrittiva imposta dalle norme di salvaguardia.
Si provi a pensare a quanto
cemento in più e quanti problemi urbanistici ulteriori ci sarebbero stati, se
quelle stesse pratiche avessero potuto avvalersi della disciplina previgente.
E’ inoltre orgoglio di questa
amministrazione poter dire che nessun sequestro dell’Autorità Giudiziaria ha
interessato edificazioni realizzate in regime di salvaguardia.
In altre parole, solo con le norme
di salvaguardia emanate poco dopo l’insediamento della prima amministrazione
del centro-sinistra, è stato possibile evitare che una situazione già
ampiamente compromessa degenerasse ulteriormente.
Ritornando più da vicino al tema
in oggetto, il Comune, ferma
l’iniziativa giudiziaria intrapresa al Consiglio di Stato e grazie alla proroga dei termini concessa
dallo stesso, continuerà a lavorare per l’ottenimento della VAS, sperando nella
solerte collaborazione degli altri Enti, per evitare - comunque - la decadenza
temporale delle norme di salvaguardia e per chiudere tutta la procedura nel più
breve tempo possibile.
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