domenica 17 giugno 2012

oggi festa di San Nicola

FESTA DI SAN NICOLA IN TONO  MINORE. Spazio solo alla parte religiosa. Ieri sabato alle ore 16 la statua del Santo taumaturgo è stata portata in processione presso la chiesa di Sant’Antonio di Padova (VEDI FOTO). Mentre oggi domenica, giorno della festa, al termine della S.Messa delle ore 9,45, la statua di S. Nicola verrà riportata in processione nella propria chiesa.
La piccola cappella di S. Nicola della Meta sorge in
bella posizione panoramica che guarda verso il mare a nord-est di Vasto. Sconosciute le origini della chiesa, le prime  notizie risalgono al 1644 al tempo del storico vastese Nicola Alfonso Viti.
Restaurata nel 1875 per l’interessamento e la devozione della famiglia Miscione, la chiesa fu inaugurata e benedetta, con una solenne funzione sacra, con l’intervento delle autorità cittadine e migliaia di persone accorse per l’occasione. Al termine della celebrazione, il simulacro fu portato in processione in mare sopra le paranze. Per circa trent’anni  la processione in mare non venne ripetuta.
Nel 1903, come riportato dal giornale Istonio, si volle rinnovare la festa del primo anno e la statua del Santo, imbarcata nel piccolo porticciolo detto della Meta, processionalmente, seguito dalle altre barche, arrivò fino in direzione  della stazione di Vasto Marina, accolta da una folla immensa accorsa sull’arenile.
La piccola chiesa di S. Nicola anche oggi è lì, a guardia del mare”, scriveva il giornalista e storico vastese Alfonso Sautto negli anni ’30, “ad essa volgono gli occhi i marinai quando sulle loro fragili barche si allontanano dalla riva; il loro sguardo è preghiera ardente al Santo che li protegga dalla tempesta in alto mare! Ogni anno, quando la terra era tutta una primavera di fiori e di armonia, quando i prati si coprivano di margheritine rosse e bianche, in un giorno di domenica la statua di S. Nicola veniva portata per una settimana nella Cattedrale della Città e, nella domenica successiva, dalla spiaggia della stazione ferroviaria, e per mezzo delle barche da pesca, veniva ricondotta alla sua cappella”. Il giorno della festa nella piccola spianata era sempre piena di gente festante tra grida “dei venditori della fiera, i suoni dei fischietti e delle trombette dei bimbi, le mille voci diverse della fiumana di popolo rendevano quel solitario luogo una bolgia infernale”.
Lino Spadaccini












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