mercoledì 14 marzo 2012

Salvatorelli: grave errore aver tagliato i fondi per la formazione professionale

Remo Salvatorelli, industriale
fondatore di VASTARREDO
Fa ancora discutere il taglio dei fondi alle scuole professionali di Vasto, l’Istituto San Gabriele e l’Istituto Professionale Salesiano Don Bosco, che di fatto ha cancellato la possibilità a 200 giovani di formarsi.«Mi trovo pienamente d’accordo con quanto dichiarato dal Presidente dell’AssoVasto, Gabriele Tumini, sul quotidiano Il Centro - afferma Remo Salvatorelli, fondatore della Vastarredo, azienda di arredi scolastici con sede nella zona industriale di Punta Penna - in quanto, negli anni ’70, nella mia azienda c’erano oltre cento dipendenti, di cui novanta provenivano dall’Istituto Salesiani. Tant’è vero che parecchi ragazzi, conseguita la licenza media, già a 14 anni venivano a

chiedere lavoro, ma non potendo essere assunti, consigliavo loro di frequentare la scuola professionale dei Salesiani, così, al raggiungimento dei 16 anni, e con la formazione sulle spalle, potevano essere assunti presso le aziende del territorio».
Con il taglio dei fondi stabilito dalla Regione e la formazione di una graduatoria che ha stabilito l’erogazione di un milione e 700mila euro, solo alle prime due classificate, ha tolto al territorio vastese la possibilità di avere dei corsi utili alla formazione dei nostri giovani.
«Voglio ribadire l’importanza della scuola professionale -  conclude l’industriale vastese - perché oggi un ragazzo che termina le scuole medie e non vuole proseguire negli studi, non sa cosa fare o dove andare, e la scuola professionale è un ottimo percorso formativo per introdurre i nostri giovani nel mondo del lavoro».

Lino Spadaccini
Una delle scritte della manifestaszione di protesta sotto il Comune

3 commenti:

Alessandro ha detto...

Ha ragione. Si persevera nel considerare l'istruzione professionale di serie B. Invece in Italia c'è tanto bisogno del saper fare e di personale tecnico specializzato. Deve finire questo scollamento tra mondo del lavoro e scuola.

maria ha detto...

C'è anche il fatto che molti ragazzi, per varie situazioni, hanno quasi paura di prendere un percorso di studi a lungo termine perchè non si sentono tutelati ne dalle opportunità della famiglia e ne tanto meno dalla stessa scuola; poi, ci sono molti ragazzi che cominciano un percorso di studi lungo e poi abbandonano perchè non sempre da soli a 13 anni, si hanno le idee ben chiare su cosa realmente vogliono o cosa si aspettano...
C'è l'istituto industriale che forma a livello tecnico, ma la differenza sta nella struttura e nel modo di essere scuola: pensate che un ragazzo/a che sceglie un istituto professionale, avrebbe timore dei 5 anni?
Non tutti e non sempre... il più delle volte si ha timore di non avere più opportunità economiche di proseguire, perchè vivamo in un paese dove la scuola costa ancora troppo... tra l'acquisto dei vari libri e materiale, cosa che in un istituto come i Salesiani o i Gabriellini, seppur avviene, è decisamente minore.
Ho letto anche l'ultimo articolo a nome del Consigliere Bischia; so bene che esistono diversi tipi di intelligenze, ma come ho letto li, mi è sembrato di capire che è nella mentalità comune pensare che i ragazzi che scelgono una istruzione professionale, è solo perchè non hanno voglia di studiare, quindi, non ci dobbiamo meravigliare se dall'alto "non buttano più le caramelle" per questi ragazzi poco dototi di intelligenza per una scuola superiore...
Don Bosco, aveva fatto la sua scuola, come così anche Don Milani, proprio per combattere quel sistema scuola ancora troppo formale... per combattere i pregiudizi verso chi non aveva le stesse opportunità dei più... ma questa mentalità, purtroppo, continua imperterrita a dilagare!!!
Poi, davvero, non ci si meravigli se l'abbandono, la dispersione scolastica nel nostro paese è ancora in crescita...
Come dissi in un post precedente, è la mentalità verso queste scuole che deve cambiare!

Davide Delle Donne ha detto...

Forse i Salesiani avranno con Vastarredo piu' fortuna in Polonia.Infatti il Sig. Remo dimentica di dire che fu tra i primi a non credere in quei giovani vastesi e delocalizzi in Polonia nel 1993,quindi 19 anni fa. Come si potrebbe chiamare? Un precursore dei tempi? Ricordo che era una bella realta'...poi ...POLONIA.