martedì 20 marzo 2012

Espedito Ferrara nel 20° della morte: "Neanche due parole in Consiglio Comunale"


riceviamo e pubblichiamo
Nicola,
noto con piacere che NoiVastesi ha molti visitatori giornalieri, credo che questa sia il giusto riconoscimento per il tuo impegno molto gradito specialmente per chi non risiede più a Vasto.
Con altrettanto piacere ho rilevato la tua volontà e quella di Lino Spadaccini di ricordare  Espedito Ferrara dedicandogli ben 10 articoli, sempre corredati da fotografie anche storiche. E di questo ti sono grato come persona e come vastese.
Ma sono altresì dispiaciuto, perchè
nessun vastese, nel tuo blog, ha  sentito il bisogno di dedicare un pensiero a quest’uomo che ha dato tanto alla sua città e a noi vastesi. 
Ricordo ancora tutta la gente che lo fermava per chiedergli un fattarello vastese, un proverbio, una traduzione in vastese, gente di memoria corta che applica il principio: chi ha dato ha dato chi avuto ha avuto.
Il mio non è solo un discorso di sdegno per la mancata riconoscenza verso “Compare Espedito”. Ritengo inaccettabile che si è rinunciato a mostrare l’orgoglio di avere avuto un  personaggio di tale levatura, che qualcuno poi ha cercato di imitare o scimmiottare.
Dovremmo imparare anche dalla cittadinanza di San Salvo che ha saputo dare il giusto risalto alla tradizione  partecipando massicciamente alla presentazione del “Vocabolario della lingua salvanese”.
Nessuno ha raccolto l’invito di una sottoscrizione per intitolargli una via, ma è soprattutto inaccettabile, se è vero quanto mi risulta, che nessuno durante il consiglio comunale ha sentito l’obbligo di dedicargli due parole ricordando chi è stato per tanti anni anche il responsabile del Museo e della Biblioteca comunale.
Enzo La Verghetta

2 commenti:

maria ha detto...

Quel "massicciamente", se non per un breve periodo durante la manifestazione è un po' tanto... questo, ovviamente, solo in considerazione del fatto che San Salvo ha 20mila abitanti...
Però, effettivamente, va riconosciuta la voglia e la forza del salvaguardare le origini e la storia culturale di un paese, prima che si perda nel tempo...
A Vasto, come anche fa e faceva San Salvo, si cercano, in massa, e seguono solo i personaggi di spicco a livello nazionale e magari per semplici mondanità o per il mondo politico... quella stessa politica che molti, specialmente in quel di Vasto, cercano di modificare (es. situazione zona industriale)
Stiamo attraversando, penso, un paradosso storico...
Forse, mio figlio che non ancora comincia la scuola dell'obbligo, un giorno, conoscerà e saprà riconoscere una poesia di Esepdito Ferrara o di Vitale Artese meglio di me che di questi personaggi ne sentivo (da abitante vastese ed ora sansalvese) solo e prevalentemente il nome, e saprà recitare dei proverbi o poesie in vernacolo senza renderle in un dialetto volgare...
Per adesso, accontentiamoci e ringraziamo chi, con forza, cerca di mantenere vivi i ricordi di questi personaggi, sperando possano, un giorno, aumentare di numero, e scoprire finalmente, anzi, riscoprire le vere origini di queste città che tanto non si sopportano (certe volte) ma che tanto somigliano l'una con l'altra...

Alessandro ha detto...

Meritava più di due parole. Ma E. Ferrara rappresenta un mondo che è ormai tramontato, quella civiltà contadina che è stata spazzata via dalla modernità.