venerdì 20 maggio 2011

Elezioni: opinioni a confronto

Da Nicolangelo D'Adamo riceviamo e pubblichiamo
“MI APPARENTO CON I VASTESI”

Archiviato il primo turno elettorale, le segreterie dei partiti e dei  movimenti civici hanno già cominciato a delineare le strategie per affrontare il ballottaggio tra il sindaco uscente Luciano Lapenna e il candidato del PDL Mario Della Porta. Chi ha manifestato un incredibile tempismo è stato proprio il sindaco uscente che ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa, di voler affrontare il ballottaggio con le stesse forze politiche che lo hanno sostenuto nel primo turno escludendo così qualsiasi ipotesi di apparentamento con altri partiti e movimenti (“…mi apparento con i vastesi…”). L’annuncio di Luciano Lapenna ha spento sul nascere il chiacchiericcio che già si stava infittendo su incontri notturni e probabili inciuci. Aspettiamo le decisioni del PDL e potremo delineare anche i contenuti degli ultimi dieci giorni di campagna elettorale. Ma non è difficile prevedere che Mario della Porta, visto l’esiguo risultato del primo turno (21,59%), farà di tutto per convincere Massimo Desiati (l’indiscusso vincitore di questa campagna elettorale) a una qualche forma di apparentamento per riunire tutte le forze del centrodestra. Operazione più semplice a dirsi che a farsi viste le ragioni di profondo ed insanabile dissidio all’origine della presentazione delle due liste. Va ricordato a proposito  che tanti esponenti del centrodestra  avevano chiesto come candidato unico del centrodestra  Desiati, senza però riuscire a superare la netta opposizione di Tagliente e Prospero. Parrebbe esclusa qualsiasi ipotesi di alleanza con il gruppo Del Prete visto che i vertici nazionali del Terzo Polo hanno scelto di lasciar libero il proprio elettorato. Entro i prossimi giorni ne sapremo di più.
Qualche commento alle prime analisi del voto che, manco a dirlo, non adoperano il termine sconfitta. E’ vero che sono analisi di giornalisti organici ai partiti in lizza e si può anche capire il tentativo di minimizzare al massimo l’imprevisto risultato negativo, ciò non toglie che la lettura di quei “pezzi” risulti a tratti esilarante per la retorica mistificatrice delle varie letture dei risultati che fa considerare, per esempio, a qualche  esponente del Gruppo Del Prete, “Eccellente risultato” il 10% racimolato con ben tre liste (cinque anni fa Peppino Forte raggiunse il 20% senza avere alle spalle due partiti!). Curioso anche il commento di Qui Quotidiano, organo del PDL ridotto al 12%:
invece di commentare la sconfitta, dichiara in prima pagina: “E’ chiaro che i vastesi non vogliono Luciano Lapenna!”, ovvero considera una sconfitta il 40% di Lapenna, che non viene eletto al primo turno, ma porta al 20% il suo partito, il PD, che diventa così il primo partito di Vasto, e non accenna, neppure con un inciso, ai motivi della catastrofe del PDL!
Ma ne sentiremo ancora delle belle….basta avere pazienza.
NICOLANGELO  D’ADAMO

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Diciamo - detto in politichese, ma usando il suo stesso linguaggio - che di certo Nicolangelo D'Adamo, lui di sicuro, non è un "per Vasto", lui è appassionato soltanto ai giochi politici e a quel che si dice.
Il nostro non si è ripresentato (e ciò poteva anche far significare una maggiore presa di coscienza intellettuale avulsa dai giochi dei partiti), in realtà, come lui rimprovera ad altri, resta "organico" alla suo partito e al suo Lapenna, votato - sappiamo tutti leggere i numeri - da una minoranza di elettori vastesi. Non per niente - ope legis - perchè qualcuno possa definirsi per i prossimi anni "primo cittadino" occorre ancora che i vastesi si pronuncino.

nicolangelo ha detto...

Caro Wastemè, la legge elettorale per i comuni consente a chi vuole di presentare una lista e poi di votarla, a risultati acquisiti i primi due si giocano la partita nel cosiddetto ballottaggio. Ma accetto il giochetto dei totali dei risultati ed ottengo i seguenti numeri.
1. Contro N.Del Prete hanno votato 22.046 elettori:
2. contro M. Della Porta hanno votato 20313 elettori;
3. contro L.Lapenna hanno votato 15.006 elettori.
E possiamo continuare con gli altri candidati sindaco.
Ergo, direbbero gli amanti del sillogismo, chi è più apprezzato dai Vastesi?
Vede quindi che con questo giochetto escono malconci soprattutto gli avversari di Lapenna. Io non ho mai nascosto di essere "organico" al centrosinistra, ma per evitare di risultare ridicolo mi sono limitato a segnalare che Lapenna è stato il candidato più votato ed ha portato il PD al 20%. Può contestare questi dati?

Anonimo ha detto...

Nicolangelo continua a giocare in politichese, a lui poca interessa che nella sostanza oggi come oggi la maggioranza dei vastesi non vuole Lapenna ancora come sindaco. Chi vuole? Lo si vedrà, ma intanto questo è.
Non voglio fare lezione, io a Nicolangelo: ma essere di parte non può essere detto "ridicolo". Se dichiarato o risaputo può solo dare modo a chi sente o legge di fare una tara, ma poi dovrà attenersi ai fatti e alle ragioni esposte.

Non replicherò più, perchè è evidente che tutto questo rischia di diventare futile e stucchevole. Non serve a nessuno.
Buona giornata.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Premesso che io "ho perso", dico che:
“L’apparentamento lo facciamo con i vastesi” è una frase che evidenzia un altro segno di debolezza del sindaco uscente. Se sono già “amico” di uno perché gli chiedo l’amicizia? Se già pranzo con uno perché gli chiedo di pranzare insieme? Potrei continuare così.
Spero che però la gente capisca con chi ha a che fare e non si faccia, ancora una volta, “distrarre” dalle frasi fatte. Almeno si chieda cosa c’è dietro.

NICOLA D'ADAMO ha detto...

Attenzione i blocchi sono due :
chi è a favore 9.624.
chi è contro 15.006

nicolangelo ha detto...

Anch'io intervengo per l'ultima volta su questo tema. Mi limito a precisare che non è ridicolo essere "di parte" (tutti siamo di parte, anche chi si è astenuto!), si è ridicoli se, come continua a fare Qui Quotidiano, si fanno le pulci a Lapenna che ha avuto il 40% di voti e il suo partito è diventato il primo in città, ma si tace che il proprio candidato si è fermato al 21% e portato il PDL al 12%. Tutto qui: anche chi è di parte non può mistificare la realtà, se è bravoi si limita a giustificarla con buone argomentazioni! Et de hoc satis.Buona giornata a tutti!

T88 ha detto...

Considerato che, a detta di qualcuno, Lapenna non ha più la maggioranza e considerato che, nessuno degli altri candidati ha raggiunto la percentuale del sindaco uscente (ergo i vastesi non vogliono nemmeno loro), il sindaco a chi lo facciamo fare? Magari ci inventiamo una formula tutta nostra per la quale ci saranno tre sindaci arrivati secondi alle elezioni? Roma e le altri grandi città sarebbero perennemente commissariate? Dire che la maggioranza dei vastesi non vuole Lapenna è come dire di aver vinto una partita prima di giocare il secondo tempo. L'esito si ha solo a giochi finiti, non a metà.

NICOLA D'ADAMO ha detto...

Indirizzate le discussioni sul primo articolo, quello con i numeri. Si capisce meglio com è la situazione. Poi i numeri sono numeri.
Lapenna ha preso 9.624 voti, destra e altri 15.006.
Poi arriva la legge elettorale che ...