RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Alto tradimento (ai moderati)
Alto tradimento (ai moderati)
di Davide D’Alessandro
C’è chi ha scritto che avrei invitato Forte a tradire il Pd, a tradire lo statuto del partito, a tradire tutta la dirigenza provinciale e regionale del partito, a tradire cinque anni di amministrazione con Lapenna. No, niente di tutto questo. Ho invitato Forte a essere fedele, anzi fedelissimo, al risultato delle primarie. Ho invitato Forte a candidarsi al consiglio comunale, sostenendo come candidato a sindaco Lapenna (che pure tradì Forte, votando Suriani alle ultime regionali). Ho invitato Forte ad andare in giro per Vasto con un cartello al collo con la scritta “Forza Lapenna”. Dunque, nessun tradimento. Anzi, fedeltà assoluta. Ma al Pd, soltanto al Pd e alle 2.126 persone che lo hanno votato. Non a Sel e a Rc, che dovrebbe dividere dal Pd, staccarli, perché Sel e Rc hanno dichiarato che, se avesse vinto lui, non l’avrebbero mai appoggiato come candidato a sindaco. Forte è moderato e cattolico e a Sel e a Rc i moderati e i cattolici non stanno a genio. Ma quelle 2.126 persone che hanno votato Forte, non voterebbero mai Vendola. L ’alto tradimento, non una semplice treschina, Forte lo compirebbe nei confronti di quelle 2.126 persone, se non dovesse battersi per imporre la separazione dalla sinistra estrema, recuperare il rapporto con l’Idv e ridisegnare un Pd a vocazione maggioritaria. Forte è stato invitato a non tradire i moderati, che non ce la fanno più, a Vasto come altrove, a subire il dominio rosso. Se lui volesse continuare a farli viaggiare a sinistra, sarebbe giusto, per migliaia di moderati, abbandonarlo e cercare approdo dove i moderati sono al riparo da chi moderato non è, come in “Alleanza per Vasto”. Tra Lapenna, Della Porta e Desiati, non c’è bisogno di alcun filosofo della politica per sapere che l’unico candidato moderato si chiama Nicola Del Prete. Lo dice la storia e, se non volete scomodare la storia, lo dice la cronaca di questi ultimi giorni. Forte è libero di restare con Sel e con Rc. A lui i rosso-neri-romeni e a noi i moderati. Solo con i moderati si vince.
8 commenti:
Davide D'Alessandro ha scritto nell'articolo titolato: "Il romeno rossonero" le seguenti parole: "C'è un solo modo per non cadere sotto la mannaia di Luciano. Andare via. Combatterlo dall'interno della tana del PalaBcc è impossibile". "andare via" non è una metafora, ha un solo significato: "lascia il partito"!.
Ciò detto, D'Alessandro è libero di continuare ad offrire a Peppino Forte tutti i subdoli suggerimenti interessati che vuole (un articolo al giorno): prima o poi si rassegnerà...
il solito sproloquio (anche un tantino ozioso e confuso) del D'Alessandro, finalizzato a dire: "Nessuno è meglio dell'amico mio Del Prete (e, sottinteso, di ...D D'A, che sono mé)!
Quando la finirà di "parlare" degli altri solo per mettere in luce se stesso? Mmah...
Gent.mo Nicola D'Adamo,
ti scrivo per chiederti di lavorare anche tu, come me e con tanti altri a non dare spazio in città a chi usa termini ed argomentazioni al limite della volgarità.
Parlare di "rossi-neri-romeni" credo che trascenda il limite del confronto civile e scada nella volgarità con sfumature velatamente razziste.
Facciamo un patto tra tutti noi affinchè questa campagna elettorale non si trasformi in una rissa da bassi fondi di periferia.
Scrivo a te per primo perchè so che sei un interlocutore che non ha mai usato parole fuori luogo. Ti chiedo però di fare uno sforzo maggiore.
NON DIAMO SPAZIO ALLE VOLGARITA' DA QUALUQUE PARTE PROVENGANO.
Avremo così contribuito a lasciare ai più giovani una città migliore. E' anche questo il ruolo della politica.
Con stima
Alessandro Cianci
Grazie Alessandro, seguirò il tuo consiglio!
Comunque sono intervenuto solo per ribadire che.... so leggere. Cordialità. Nicolangelo D'Adamo
D'Alessandro (ma perché deve disonorare il mio nome?!) è un tipico berlusconiano-leghista. La mentalità è identica. Berlusconi quando è in difficoltà usa come capro espiatorio i fantomatici comunisti a cui attribuisce la causa di ogni male. D'Alessandro aggiunge ai comunisti i rumeni (questa è la componente leghista) per giustificare la sconfitta di Peppino ex(si spera) Prezzemolo Forte.
Ma perché il curatore di questo blog e di fatto alleato del nostro grafomane o un Francesco Paolo non consigliano a D'Alessandro un periodo di riflessione o riposo (anche forzato)? Alla fine tira sempre in ballo i comunisti, gli extracomunitari, ma gli volete spiegare che la guerra fredda e il maccartismo sono finiti da un pezzo? A lungo andare danneggerà non solo se stesso (che é cosa di poco conto) ma anche voi, con queste sue inutili,verbose, vuote menate berlusconiane. Non passà giorno che ribadisca quelle 3 o 4 presunte verità da Tg1 e che ce le somministri con quel fare spocchioso da primo della classe..Con una differenza, rispetto al primo della classe, che é sotto gli occhi di tutti.
Se davvero tiene così tanto al suo partito e quel fenomeno di Nicola Del Prete, perché non si cura di spiegare ai cittadini vastesi, come e in che modalità una lista che lui vanta essere centrista (o paludosa per dirla con un lessico da real politik) , possa essere considerata tale se:
1) si allea con futuro e libertà in un listone che ha al suo interno anche ex militanti della Destra di Storace
2) alla moderazione si sostituisce il linciaggio morale di tutti i cittadini di sinistra (ma vaglielo a spiegà che Gramsci era una persona per bene...) e ora perfino degli extracomunitari
3) dileggia sistematicamente i suoi avversari politici (per altro con argomenti di dubbissima profondità)
Insomma un appello accorato:
fate qualcosa per luiii!!!
oggi c'è un nuovo articolo, spostiamo lì i commenti.
io direi di ...spostare la macchina (pardon volevo dire Lui, il Da D'A). Se ne tornasse alla sua Casalbordino..., che dite?
Caro Nico D'A, ma adesso, al tuo Da D'A, oltre a pubblicarlo tutti i giorni, gli mandi pure la gente per i commenti? Madonna ...uastemé.
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