mercoledì 6 ottobre 2010

E' venuto a mancare l'avv. Nicolino Sacchetti

Riceviamo e pubblichiamo
Caro Direttore ho letto che e' venuto a mancare l'Avvocato Nicola Sacchetti ,ne sono rimasto veramente molto colpito.Sono molto dispiaciuto.Ho conosciuto l'Avvocato quando avevo  15  anni ,ora ne ho 39 .Tutto ebbe inizio una calda giornata d' estate  quando entro' in vigore la legge  che obbligava ad indossare il casco. Quel giorno ero andato al mare con il motorino e senza casco.Ho pensato ,ma adesso proprio a me devono fermare?Purtroppo io fui uno dei primi  se non il primo a Vasto che si vide sequestrare il suo motorino e proprio davanti casa(davanti Banca Toscana).Infatti mentre giravo ecco che arrivarono due grosse Moto Guzzi Bianche dei Vigili Urbani.Ricordo ancora il Fiat Fiorino che carico' il mio ciclomotore e lo porto' via lasciandomi a piedi.Decisi che per il valore del mezzo ,non avrei fatto nulla per tornarne in possesso.Passo' oltre  un anno e a fine estate (quasi il ritorno a scuola) arrivo' a casa una lettera che intimava di saldare la somma di oltre 600.000 lire per pagare i costi della custodia del mezzo sequestrato l'anno precedente.Mi reco allora dall'Avvocato incaricato del recupero credito e li conobbi  l' Avvocato Nicola Sacchetti.Quando mi presentai con la lettera ,cerco di spiegarmi che i costi erano lievitati perche' non avevo dissequestrato il mezzo subito.Il meccanico poi non aveva interesse a mettere a conoscenza che piu' tempo passava piu' si pagava.Io dal canto mio avevo lavorato tutta l'estate da mio padre che mi aveva ricompensato con 300.000 lire .Era tutto quello che avevo per poter dissequestrare il mio mezzo,non so perche' non pensai di cercare aiuto dai mie genitori.Comunque l'Avvocato mi disse di andarli a prendere subito e che avrebbe contrattato con il meccanico .Mi accompagno' dal meccanico e ricordo ancora che per far desistere "la controparte" sudo' sette camicie perche' non voleva sentire ragioni , voleva assolutamente tutta la somma e senza sconti.Comunque dopo qualche minuto ero di nuovo in sella al mio ciclomotore felice e contento,anche se con un dito di polvere sulla moto ... e senza una lira in tasca.Ricordo la sua stretta di mano e  il suo sorriso .In questi anni dove lo vedevo lo salutavo calorosamente.Sono passati tanti anni ,ma quella esperienza mi ha forgiato perche' e' stato un insegnamento di vita . Non lo dimentichero'. Poi mi dissero che era un Agente della Galbani ,studiava e lavorava e per me il  suo esempio e' una Speranza .Davide Delle Donne

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