mercoledì 6 ottobre 2010

Installazione artistica rurale di autore anomino

riceviamo e pubblichiamo
Un Orinatoio (“ready-made on marble”) fu esposto da Marcel Duchamp come fosse un’opera d’arte, a New York.  Era il 1917. In realtà l’Organizzazione lo rifiutò, ma noi “moderni e contemporanei”, storici e critici, oggi lo teniamo e lo citiamo come Opera cui qualcuno, anzi molti, si sono ispirati e s’ispirano ancora. La tazza in terraglia porcellanata (altrimenti detta WC) fotografata è invece tutta contemporanea e di queste parti. Per chi volesse prenderne visione (escluso ogni altro uso, ovvio) può recarsi in Via Villa De Nardis di Vasto. Sta sull’alto ciglio della strada detta rurale, subito dopo averla imboccata, scendendo, a destra. Nessuno - mi dicono - ne reclama il possesso o l’originario ed esclusivo uso, e neppure ne vanta la paternità quale “installazione” artistica. Continua a stare lì, ben visibile ma dignitosamente appartata, tra fogliame di sottobosco e leggere fronde. Uno passa, la vede e naturalmente tira ad andare oltre, per i fatti propri. Eppure qualcuno si sarà pur posto qualche interrogativo. Personalmente, scartata la definizione di “installazione” come opera d’arte, seppure ormai posta in un insieme ben equilibrato nelle forme e nei toni di colore, a me pare di dover pensare:
- Sarà un “allaccio in fogna” per via breve alla rete comunale, o un buontempone ha voluto soltanto dire che quella è una strada non rurale ma ...del cesso?
(gius.fra.)

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