sabato 13 marzo 2010
SAN MICHELE...IL MISTERO DELL'INVERSIONE DELLO STEMMA DI VASTO...
Mentre sfogliavo il mio album delle cartoline antiche di Vasto, l’occhio mi è caduto su un particolare dell’altare della chiesa di S. Michele Arcangelo: ai lati dell’altare, all’altezza del tabernacolo, vi sono due nicchie dove sono collocate in una lo stemma della Città del Vasto (in quanto la chiesa è di proprietà comunale) e nell’altra un putto.
Visionando la foto attuale dell’altare ho avuto subito la conferma della mia intuizione: gli stemmi (in realtà delle copie in quanto gli originali credo siano stati rubati) e i putti, durante l’ultimo restauro effettuato qualche anno fa, sono stati invertiti.
Non sappiamo se si sia trattato di una scelta voluta oppure di una semplice svista, ma l’immagine della cartolina risalente agli inizi del ‘900 è una prova inequivocabile.
Lino Spadaccini
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1 commento:
Visto che c'erano, potevano addirittura toglierlo lo stemma della città; tra l'altro l'hanno riprodotto più vistoso ed invadente rispetto al precedente.
Penso che in questa inversione di posizione ci sia una riflessione a sfondo religioso: i putti sono rappresentazioni di piccoli angeli, quindi soggetti religiosi, per cui è giusto che siano loro i più vicini al tebernacolo.
In quanto allo stemma della città, pur vero che San Michele è il nostro protettore, personalmente l'avrei tolto dall'altare e l'avrei posto in altro punto della chiesa. Al loro posto due formelle in rame battuto rappresentanti momenti della storia in vita del Santo.
Molte opere antiche si sono arricchite di nuovi motivi artistici in occasione di restauri.
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