mercoledì 25 novembre 2009

Il muro di Berlino è caduto 20 anni fa...

Comunisti ancora, perché?
di Giuseppe F. Pollutri
La notizia è nota. La Rifondazione a Vasto ha tenuto il suo Congresso (!) e ha eletto un nuovo Segretario. Il mio amico Giovanni, il solito, rivolto a Michele in piazza Rossetti ha commentato:
“Lascia Marra e subentra Smargiassi? …Se non è zuppa, è pan bagnato!”
Troppo scontato dirlo, certo, troppo facile la battuta, ma che altro? In realtà qualcosa, di non poco conto, c’è – seriamente - da osservare. Riportandola faccio mia la battuta non per offendere le persone, né per irridere al loro ruolo (diamine: un Assessore e un Segretario-Consigliere-Capogruppo), ma per cavarne una qualche non futile considerazione. I nostri personaggi (non li conosco di persona) saranno sicuramente volenterosi e preparati, non so invece se in buona fede, giacché intelligenza, onestà intellettuale non meno, vorrebbe che facessero proprio, traendone le conseguenze, un paio di discorsi almeno.
1. Nel tempo in cui (“fine delle ideologie”, “caduta del muro”) è difficile restare marxisti d’idee, appare anche tendenzioso o strumentale pensare ancora che per promuovere la dignità della persona e la giustizia sociale, la solidarietà e la fratellanza, l’onestà e la pace …, ci sia ancora bisogno di ricorrere alle analisi storiche di Carl Marx e di dover adottare, come rimedio curativo dei mali capitalistici, il Comunismo. Pur laicamente, ma con onesta lettura del Vangelo, chiunque oggi riconoscerà che le stesse esigenze e gli stessi obiettivi – con ben altro rispetto dell’uomo – già erano e ancora sono nel verbo cristiano. E questo – sempre se nessuno s’offende – va detto anche per gli ex dc “di sinistra”, passati alla corte (dei miracoli laici mancati) del PD.
2. Se quel che affermo è vero e condivisibile: tenere in piedi un partito che non ha più ragion d’essere (né come matrice, né come motivazione fondativa), ridotto organicamente a un … “io, frateto e tu”, appare funzionale soltanto a una facile co-occupazione del potere politico-amministrativo, alla faccia della democrazia, intesa come governo degli eletti dal popolo a maggioranza. Con una struttura poco più che nominalistica, con pochi voti, uno o due eletti, si condiziona e si determina nascita, vita e morte di una pubblica Amministrazione. Possibile per le leggi, inaccettabile politicamente.
“Caduto il muro, insomma, si son messi dietro a un …paravento” osserva, scuotendo la testa, Giovanni. “Eh già - butta lì Michele, con un gesto di saluto - …questi sono proprio dei paraventi!”. Vox populi…

8 commenti:

maria ha detto...

Ti chiedo scusa, ho letto 2 volte, ma non ho compreso... Non per tue colpe, ovviamente, sono io che proprio non riesco ad afferrare ciò che realmente vuoi dire, hai detto ed onestamente, piuttosto che passare avanti, se posso vorrei comprendere.
Appena potrò, lo rileggerò.

giusfra.poll ha detto...

Maria, grazie per l'intervento.
Francamente sarei tentato di risponderti che io cerco sempre di non dare lezioni e ...non do neppure "ripetizioni". Ma sarebbe, pur non volendo, offensivo.
Mettiamola così: direbbe il mio amico Giovanni "...è che questi due continuano - oggi ...dopo tutto - a tenere in piedi la loro baracchetta perchè sono dei para-culi".
Aggiungo io: continueranno a farlo, di certo, finchè ne avranno loro convenienza, ma bisogna che qualcuno glielo dica (o richiami l'attenzione degli altri). In fondo è questo il motivo per cui si scrive e si pubblica, no?

Carmine ha detto...

Mi permetto un paio di considerazioni sul post, che è diviso in due parti, stando alle argomentazioni: la prima è riferita alla consistenza del PRC di Vasto; la seconda si riferisce alla validità delle argomentazioni.
Sulla prima occorre dire che il congresso ha visto la partecipazione di qualche decina di persone. Sono tante o poche? La quantità è sempre relativa e lo è anche in questo caso. Ovvio che se guardiamo a partiti come il PD, il circolo del Prc è poca cosa numericamente parlando. Ma se si considerano le vicende nazionali, locali e per certi versi personali che il Prc ha attraversato, direi che il numero di iscritti è apprezzabile.
Quegli iscritti hanno eletto democraticamente un segretario ed un direttivo. Se il Sig. Pollutri fosse stato presente al congresso (aperto al pubblico), anzichè fare considerazioni basate su un comunicato stampa, avrebbe certamente notato una consolidata democrazia interna. E visti gli interventi di iscritti e non, avrebbe forse fugato ulteriori dubbi in merito.
Sulla convinzione dell'inutilità di un partito che si dichiara comunista, beh... sono, appunto, convinzioni personali del Sig. Pollutri. Altri (almeno qualche decina presenti al congresso e molti di più fuori dal circolo di Vasto) la pensano diversamente. Soprattutto però, visto che, come scrive giustamente il Sig. Pollutri, sia il comunismo che il cristianesimo affermano la necessità di tutelare la dignità della persona e la giustizia sociale, la solidarietà e la fratellanza, l'onestà e la pace, non si capisce il motivo per cui il comunismo sarebbe sorpassato dai tempi, mentre si ritiene attuale il cristianesimo con i suoi oltre 2000 anni di storia. Oppure si ritiene che la caduta di un muro debba portarsi dietro la caduta di principi che dovrebbero essere inviolabili?

maria ha detto...

Grazie per la spiegazione... e per la lezione!!!
Mai dire non ho compreso!!!!!
Si corre il rischio di essere, pur non volendo offesi....

Scusa, mi perdevo tra il cristanesimo, comunismo, e muro...
Dei nomi, del nuovo o vecchio segretario di vasto, non mi importa più di tanto...
Gia non riesco a partecipare a San Salvo alla vita attiva della plitica, figuriamoci a Vasto... Ma i paraculi, sono ovunque e di ogni colore politico.

Carmine ha detto...

Dal Wikizionario: PARACULO, (popolare) chi mette letteralmente al "riparo il proprio cuolo" facendo il proprio interesse, senza darlo a vedere.
Ora, immagino che il Sig. Pollutri abbia visto interessi particolari e parate di culo, mentre alcune decine di persone votavano democraticamente e liberamente un organismo del circolo del Prc di Vasto, durante un congresso del circolo cittadino.
Sarebbe interessante sapere i motivi degli attestati di paraculaggine affibiati nei commenti. In pratica, quali supposti interessi personali tenuti nascosti, ha notato (ma non dice) il Sig. Pollutri? Dovendo richiamare l'attenzione di noi "poveri creduloni", sarebbe quanto meno opportuno giustificare le affermazioni. Visto che, per quanto "creduloni", il principio d'autorità comunque non fa (fortunatamente) presa su molte persone.

Haria ha detto...

Mi rendo conto che per alcuni il concetto che sta alla base di un'ideologia sia difficile da comprendere, mentre quello che mi stupisce è come si possano dare giudizi su qualcosa a cui non si è assistito e di cui si è venuti a conoscenza per sentito dire.
Al Congresso infatti la partecipazione c'è stata, e mi dispiace deludere l'autore dell'articolo, ma il PRC è attivo e conta sulla partecipazione quotidiana di diversi iscritti. Non ho intenzione di discutere sul significato dell'essere comunisti oggi, perchè mi rendo conto che il livello della discussione che si è intrapeso è davvero basso, grazie soprattutto agli epiteti rivolti a Fabio e a Marco, ma anche alla grande arguzia che dimostra la dichiarazione riguardo a cristianesimo e comunismo. Mi permetto un consiglio al sig. Pollutri: prima di esporsi a una brutta figura come sta facendo con questo articolo, la prossima volta si rechi di persona a verificare le notizie di cui scrive.

Passante ha detto...

Sarà capitato a tutti, parlando con amici, di guardare con tenerezza il figlio di 5 anni che sbraita, dispensa "cattivo cattivo, brutto!" , che si agita, scalpita, mena schiaffetti qua e la. E il motivo non è chiaro, la tenera eta e la scarsa conoscenza si fondono alla "beata innocenza" di chi è vergine ed eavulso dal tran tran quotidiano.
Ha forse senso intavolare una discussione? Ma no. una carezza sulla testa, un sorrisino. "So' ragazzi".
Mi sarebbe piaciuto provare fastidio per un attacco (si attacca cio che esiste, a meno che non si parli di religioni), ma ahime non posso che trovare conferma nella mia convinzione che siamo pieni di "opinionisti wannabe".
Ricapitolando:
- si afferma che un partito non ha motivo di esistere perche si basa su dettami sbagliati/retro/obsoleti/quello che vuoi. Il tutto senza sapere cosa il partito dice.
- si afferma che un congresso (senza virgolette, l'italiano è una lingua esatta ma il passaggio da popolo delle liberta a popolo delle parole in liberta evidentemente è breve, in questo periodo storico) è stato un ritrovo clandestino di 2 persone che si so passate un titolo (tra l'altro, non remunerativo, ANZI).. senza essere stati presenti (e senza aver chiesto informazioni, o almeno non mi risulta)
- si afferma che è un partito che non conta, che se sei "poca gente" quasi per definizione non hai diritto a coltivare le tue idee (molto democratico, ma forse siamo nella branca partito della propria liberta)... e dopo poco che la segretria è un fattore di convenienza.
Non commento, l'avrei fatto se fossi stato uno psicanalista o uno psichiatra.. ma ahime non ho le competenze per individuare la fonte di una simile confusione mentale (oggettiva, messa nero su bianco).

Praticamente un articoletto scritto senza sapere di cosa si parla (il congresso), senza conoscere evidentemente il partito, senza conoscere le persone (altro che interessi, ragazzi miei qua ci rimettiamo soldi e tempo, in cambio di qualche, graditissimo, ringraziamento).

Come dicono i Boero "non hai vinto, ritenta. sarai piu fortunato".

Ma penso che la mancanza di sale in zucca e di argomentazioni c'entri poco con la conoscenza, l'onestà intellettuale e la capacita di fare anche solo polemica.. senza scadere nel grottesco :)

- uno di quelli che non esistono ma ci sono.

Carmine ha detto...

In effetti, riallacciandomi a qualche commento che ha preceduto quest'ultimo mio, devo dire che il postino Pollutri (nel senso di estensore di post), non possa vantare una purezza intellettuale.
Ma a volte il confronto politico non concede interlocutori troppo attenti a ciò di cui parlano.