Le vie di vasto intestate a famiglie romane
PIAZZA LUCIO VALERIO PUDENTE, davanti Palazzo D’Avalos, è intestata a Lucius Valerius Pudens, poeta di 13 anni incoronato in Campidoglio. Singolare è la sua storia.
Nel 106 dopo Cristo l'imperatore Traiano indisse a Roma i Giochi Capitolini. Fra i concorrenti si presentò il giovanissimo Lucio Valerio Pudente, che affrontando con passione il concorso superò tutti nella poesia latina. I giudici decretarono la sua vittoria e Traiano lo incoronò "poeta latino in Campidoglio". A ricordo di questa grande vittoria i Vastesi di allora eressero un monumento composto da una testa e una base in pietra, ora nel Museo di Vasto, con una interessante iscrizione. Tra l'altro vi si legge che il ragazzo vinse "non per dottrina, ma per acutezza d'ingegno"; che la popolarità derivò dall'unanimità di giudizio di tutti i giudici; che il monumento venne eretto per iniziativa del popolo (plebe), sia della città che delle campagne. All'iscrizione furono aggiunti due versi in epoca successiva. Ci dicono che Pudente a 40 anni venne nominato "Curatore" di Isernia, un incarico dato dall'imperatore per amministrare le rendite pubbliche. Probabilmente oltre alle abilità poetiche aveva anche le qualità di amministratore.è un peccato che non ci sia giunto neanche un suo verso.
VICO PACHIA, di fronte a Porton Panzotto, è intitolato a Publius Paquius Scaeva, che fu seppellito con la moglie nel raro sarcofago "bisomo" (a due piazze), ora esposto nel nostro Museo Civico.
VIA BEBBIA, vicino piazza Caprioli è intitolata a Marcus Baebius.
VIA OSIDIA, traversa di via Barbarotta, è intestata alla famiglia degli Hosidii Getae, a cui si deve la costruzione dell'Anfiteatro, delle Terme, dell'Acquedotto Romano e del sistema fognario dell'antica Histonium.
(da LO SCOPRIVASTO, testi di Nicola D’Adamo, B&C edizioni, 2006)
PIAZZA LUCIO VALERIO PUDENTE, davanti Palazzo D’Avalos, è intestata a Lucius Valerius Pudens, poeta di 13 anni incoronato in Campidoglio. Singolare è la sua storia.
Nel 106 dopo Cristo l'imperatore Traiano indisse a Roma i Giochi Capitolini. Fra i concorrenti si presentò il giovanissimo Lucio Valerio Pudente, che affrontando con passione il concorso superò tutti nella poesia latina. I giudici decretarono la sua vittoria e Traiano lo incoronò "poeta latino in Campidoglio". A ricordo di questa grande vittoria i Vastesi di allora eressero un monumento composto da una testa e una base in pietra, ora nel Museo di Vasto, con una interessante iscrizione. Tra l'altro vi si legge che il ragazzo vinse "non per dottrina, ma per acutezza d'ingegno"; che la popolarità derivò dall'unanimità di giudizio di tutti i giudici; che il monumento venne eretto per iniziativa del popolo (plebe), sia della città che delle campagne. All'iscrizione furono aggiunti due versi in epoca successiva. Ci dicono che Pudente a 40 anni venne nominato "Curatore" di Isernia, un incarico dato dall'imperatore per amministrare le rendite pubbliche. Probabilmente oltre alle abilità poetiche aveva anche le qualità di amministratore.è un peccato che non ci sia giunto neanche un suo verso.
VICO PACHIA, di fronte a Porton Panzotto, è intitolato a Publius Paquius Scaeva, che fu seppellito con la moglie nel raro sarcofago "bisomo" (a due piazze), ora esposto nel nostro Museo Civico.
VIA BEBBIA, vicino piazza Caprioli è intitolata a Marcus Baebius.
VIA OSIDIA, traversa di via Barbarotta, è intestata alla famiglia degli Hosidii Getae, a cui si deve la costruzione dell'Anfiteatro, delle Terme, dell'Acquedotto Romano e del sistema fognario dell'antica Histonium.
(da LO SCOPRIVASTO, testi di Nicola D’Adamo, B&C edizioni, 2006)
Nessun commento:
Posta un commento