Foto storiche del Giro a Vasto: dall'alto, 19 maggio 2000 (prima e seconda foto), 17 maggio 1983, 24 maggio 1959, 7 maggio 1933.
a cura di BENIAMINO FIORE
a cura di BENIAMINO FIORE
Giro d'Italia: una leggenda che si rinnova da cento anni
Il primo Giro d'Italia partì da Milano il 13 maggio 1909. I 127 corridori iscritti alla prima edizione presero il “via” da viale Monza che non era ancora l'alba. A quei tempi si cominciava “col favore delle tenebre”, a volte addirittura prima di mezzanotte. L'usanza sarebbe continuata a lungo, almeno fino a quando le velocità medie non sarebbero state più elevate e il chilometraggio inferiore. La prima edizione lo vinse il varesino Luigi Ganna. Da quel lontano 13 maggio 1909 il Giro d'Italia è la corsa più amata, la più popolare, la più attesa.
Alla fine, il “Giro” – che assumiamo ad emblema delle corse ciclistiche che stanno nel cuore dei tifosi italiani - non è altro che la memoria personale, la memoria che ciascuno di noi ne trattiene: o per aver ascoltato da ragazzo una radiocronaca, o per aver assistito un giorno al passaggio dei “girini” (con i nostri nonni in attesa dell'evento seduti su “traballanti” sedie di paglia), o per averne seguito un'edizione davanti agli schermi televisivi con un entusiasmo particolare.
Vasto e il Giro - Cronologia
1919. 29 maggio. Il Giro ciclistico d’Italia, in occasione della 5a tappa da Pescara a Napoli, attraversa per la prima volta l’abitato di Vasto:“tra una calca indescrivibile centinaia e centinaia di appassionati, o semplici curiosi, si sono riversati sulle strade della vecchia Vasto”.
1931. Giugno. Un comitato locale di appassionati di ciclismo, in collaborazione con l'Unione Sportiva Vastese, invia al direttore del quotidiano “La Gazzetta dello Sport” una voluminosa lettera corredata da un lunghissimo elenco di firme per chiedere che nel 1932 il Giro ciclistico d'Italia faccia tappa a Vasto.
Plebiscito a Vasto.
1933. 17 maggio. In occasione della tappa Foggia-Chieti del 21° Giro, Vasto viene destinata a sede di controllo-rifornimento tra il grande entusiasmo degli sportivi. “A Vasto oggi si sono viste delle cose sbalorditive”. Un paese intero, un grosso paese, venne incontro ai “girini” ad accoglierli con scritti e manifesti, con grandi orcioli d'acqua fresca e con archi di trionfo che nemmeno se li sognava Radames. Mi diceva Ambrosini, che se ne intende e di queste cose ha un'esperienza ventennale, che non si è mai assistito a nulla di simile in un giro d'Italia”.
1959. 24 maggio. Per la prima volta, con la Napoli-Vasto di 206 km., la città è sede d'arrivo di una tappa. Vince il grande Gastone Nencini con sei secondi di vantaggio su Battistini. “Gastone staccò tutti sullo strappo conclusivo di via Roma dopo la salita della Madonna delle Grazie. Un arrivo solitario che infiammò i cuori”.
1962. 27 maggio. Transita per Vasto la 9a tappa, da Foggia a Chieti, del 45° Giro ciclistico d’Italia.
1966. 27 maggio. Transita a Vasto, lungo la statale adriatica, la tappa Campobasso-Giulianova del Giro d’Italia.
1983. 17 maggio. Con la Terni-Vasto di 269 km., la città ospita per la seconda volta una tappa del Giro. Sul traguardo di corso Europa vince lo spagnolo Edoardo Chozas. “Che festa per Vasto, per Saronni e per Francesco Moser, le stelle di allora”.
1988. 25 maggio. Per la terza volta la città è sede d'arrivo di una tappa, la terza frazione Ascoli Piceno-Vasto viene vinta dallo svizzero Stephan Joho.
1998. 25 maggio. A distanza di dieci anni esatti la città ospita nuovamente una tappa: la Foggia-Vasto di 157 km. Sul traguardo di via Ciccarone vince lo svedese Glenn Magnusson. “Marco Pantani è tra i ciclisti più acclamati a Vasto, sia all'arrivo che alla successiva partenza dal quartiere San Paolo”.
2000. 19 maggio. Terza vittoria straniera nella nostra città: il russo Dimitri Konyshey vince sul traguardo di via Ciccarone la sesta tappa da Peschici a Vasto di 160 chilometri.
2008. 16 maggio. In occasione della 91a edizione il Giro torna ad abbracciare Vasto. La città questa volta è, purtroppo, solo sede di partenza di una tappa: la Vasto-Pescocostanzo di 179 chilometri. “Tappa all'insegna di significati emotivi perché è dedicata a Vito Taccone, l'indimenticato “Camoscio d'Abruzzo”, stroncato da un infarto a metà ottobre 2007 e il cui nome ha acceso per anni la passione per il ciclismo degli abruzzesi tutti”.
Il primo Giro d'Italia partì da Milano il 13 maggio 1909. I 127 corridori iscritti alla prima edizione presero il “via” da viale Monza che non era ancora l'alba. A quei tempi si cominciava “col favore delle tenebre”, a volte addirittura prima di mezzanotte. L'usanza sarebbe continuata a lungo, almeno fino a quando le velocità medie non sarebbero state più elevate e il chilometraggio inferiore. La prima edizione lo vinse il varesino Luigi Ganna. Da quel lontano 13 maggio 1909 il Giro d'Italia è la corsa più amata, la più popolare, la più attesa.
Alla fine, il “Giro” – che assumiamo ad emblema delle corse ciclistiche che stanno nel cuore dei tifosi italiani - non è altro che la memoria personale, la memoria che ciascuno di noi ne trattiene: o per aver ascoltato da ragazzo una radiocronaca, o per aver assistito un giorno al passaggio dei “girini” (con i nostri nonni in attesa dell'evento seduti su “traballanti” sedie di paglia), o per averne seguito un'edizione davanti agli schermi televisivi con un entusiasmo particolare.
Vasto e il Giro - Cronologia
1919. 29 maggio. Il Giro ciclistico d’Italia, in occasione della 5a tappa da Pescara a Napoli, attraversa per la prima volta l’abitato di Vasto:“tra una calca indescrivibile centinaia e centinaia di appassionati, o semplici curiosi, si sono riversati sulle strade della vecchia Vasto”.
1931. Giugno. Un comitato locale di appassionati di ciclismo, in collaborazione con l'Unione Sportiva Vastese, invia al direttore del quotidiano “La Gazzetta dello Sport” una voluminosa lettera corredata da un lunghissimo elenco di firme per chiedere che nel 1932 il Giro ciclistico d'Italia faccia tappa a Vasto.
Plebiscito a Vasto.
1933. 17 maggio. In occasione della tappa Foggia-Chieti del 21° Giro, Vasto viene destinata a sede di controllo-rifornimento tra il grande entusiasmo degli sportivi. “A Vasto oggi si sono viste delle cose sbalorditive”. Un paese intero, un grosso paese, venne incontro ai “girini” ad accoglierli con scritti e manifesti, con grandi orcioli d'acqua fresca e con archi di trionfo che nemmeno se li sognava Radames. Mi diceva Ambrosini, che se ne intende e di queste cose ha un'esperienza ventennale, che non si è mai assistito a nulla di simile in un giro d'Italia”.
1959. 24 maggio. Per la prima volta, con la Napoli-Vasto di 206 km., la città è sede d'arrivo di una tappa. Vince il grande Gastone Nencini con sei secondi di vantaggio su Battistini. “Gastone staccò tutti sullo strappo conclusivo di via Roma dopo la salita della Madonna delle Grazie. Un arrivo solitario che infiammò i cuori”.
1962. 27 maggio. Transita per Vasto la 9a tappa, da Foggia a Chieti, del 45° Giro ciclistico d’Italia.
1966. 27 maggio. Transita a Vasto, lungo la statale adriatica, la tappa Campobasso-Giulianova del Giro d’Italia.
1983. 17 maggio. Con la Terni-Vasto di 269 km., la città ospita per la seconda volta una tappa del Giro. Sul traguardo di corso Europa vince lo spagnolo Edoardo Chozas. “Che festa per Vasto, per Saronni e per Francesco Moser, le stelle di allora”.
1988. 25 maggio. Per la terza volta la città è sede d'arrivo di una tappa, la terza frazione Ascoli Piceno-Vasto viene vinta dallo svizzero Stephan Joho.
1998. 25 maggio. A distanza di dieci anni esatti la città ospita nuovamente una tappa: la Foggia-Vasto di 157 km. Sul traguardo di via Ciccarone vince lo svedese Glenn Magnusson. “Marco Pantani è tra i ciclisti più acclamati a Vasto, sia all'arrivo che alla successiva partenza dal quartiere San Paolo”.
2000. 19 maggio. Terza vittoria straniera nella nostra città: il russo Dimitri Konyshey vince sul traguardo di via Ciccarone la sesta tappa da Peschici a Vasto di 160 chilometri.
2008. 16 maggio. In occasione della 91a edizione il Giro torna ad abbracciare Vasto. La città questa volta è, purtroppo, solo sede di partenza di una tappa: la Vasto-Pescocostanzo di 179 chilometri. “Tappa all'insegna di significati emotivi perché è dedicata a Vito Taccone, l'indimenticato “Camoscio d'Abruzzo”, stroncato da un infarto a metà ottobre 2007 e il cui nome ha acceso per anni la passione per il ciclismo degli abruzzesi tutti”.
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