lunedì 23 settembre 2024

Case vacanze: obbligatorio il CIN, multe fino a 8mila euro

Case vacanze: obbligatorio il CIN, multe fino a 8mila euro

In vigore il  Codice Identificativo Nazionale contro l’abusivismo: anche a Vasto e dintorni, proprietari impegnati alla complessa registrazione per ottenere il codice ed a mettere a norma gli appartamenti  con rilevatori fumi  ed estintori.

 In questi giorni i titolari delle case vacanze a Vasto,  come in tutta Italia,  sono alle prese con il CIN (Codice Identificativo Nazionale), voluto dal Governo per mettere ordine in un settore che stava diventando un vero far west.

In sostanza entro il 2 novembre 2024 chi ha un immobile che affitta per periodi brevi (specialmente in estate) deve ottenere questo codice, che prevede il rispetto di una serie di obblighi di legge, in particolare la installazione di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio; e l’ubicazione, in posizioni accessibili e visibili, di estintori portatili a norma di legge.

Quindi i proprietari devono prima mettere a norma l’immobile e poi chiedere tramite una complessa procedura telematica il rilascio del CIN (Codice Identificativo Nazionale), fornendo anche dati urbanistici e catastali. 

Tale codice costituirà lo strumento per “censire” le locazioni brevi, circa 500mila in Italia, permettendo anche controlli incrociati da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di finanza. Senza il codice non si potrà più affittare per brevi periodi e i proprietari inadempienti rischieranno multe fino a 8mila euro. 

Di fronte a questo nuovo balzello quali sono gli umori a Vasto?  

“Indubbiamente  questo provvedimento  va a colpire chi andava a ruota libera - dice un titolare del centro storico – ma io che pago le tasse e verso l’imposta di soggiorno, devo solo installare il rilevatore fumi, gli estintori li ho, e poi  devo perdere un po’ di tempo online per inserire tutti i dati richiesti dalla procedura per il CIN”.  Il responsabile di un’agenzia locale spiega: “Non bisogna demonizzare il provvedimento. Il CIN  risponde a tre principali esigenze:  innanzitutto alla regolamentazione del mercato perché con l’aumento degli affitti brevi, le autorità hanno necessità di monitorare l’offerta e garantire lo standard minimo di qualità; poi c’è l’esigenza di contrasto all’evasione fiscale perché parecchi affitti brevi vengono gestiti senza dichiarare i relativi redditi;infine c’è la necessità di tutelare il turista garantendo che l’immobile sia in regola con tutte le norme di sicurezza e qualità”.

Il proprietario di mini appartamento di Vasto Marina aggiunge: “Io affittavo la struttura non più di un mese e mezzo durante l’estate, il resto del tempo ci stavo io. Affittavo solo per recuperare i soldi per Imu, Tari e bollette. Il CIN mi crea grossi problemi. Sto seriamente pensando di vendere l’appartamento”.  Infine un amico che opera nel settore ci ha fatto notare un aspetto importante: “E’ curioso il fatto che la legge abbia previsto che  i soldi delle salatissime multe rimangano nella disponibilità dei Comuni per far fronte alle necessità legate al turismo”. 

Multe salate anche per un altro curioso motivo: il Codice Identificativo Nazionale deve essere non solo posseduto, ma obbligatoriamente esposto all’esterno dello stabile in cui è collocato l’appartamento o la struttura, nonché inserito in ogni annuncio di locazione breve, sia online che offline. L’obbligo di esporre il CIN viene “venduto” come “un modo per offrire un servizio più trasparente e professionale agli utenti, favorendo così la crescita e la regolamentazione del settore degli affitti brevi in Italia”.  

Ma secondo altri con cui abbiamo discusso, il CIN mira a tutelare l’enorme massa di operatori che svolgono l’attività a livello imprenditoriale, rispettando la complessa normativa di settore

Infine c’è anche chi vede in questo provvedimento un modo per avere ricadute positive sulla disponibilità di alloggi per i residenti e sui canoni di affitto.

 Riusciranno i titolari di case vacanze a Vasto e dintorni a sopravvivere anche a questo nuovo  balzello? Certo che ce la faranno! Anzi, per scaramanzia, faranno anche un bel brindisi con un festoso …  CIN CIN!

Nicola D’Adamo

 

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