Si sono concluse all’insegna dell’entusiasmole Giornate Umanistiche del Polo Liceale Pàntini Pudente
“ἰοίην - Che io possa andare oltre” Sabato 23 Marzo
In
una Giornata con un esordio esilarante, dovuto alla presenza dell’Abruzzese
Fuori Sede, Gino Bucci, giornalista, padre della pagina Facebook
omonima, che ci ha accompagnati con l’aiuto del Prof. Andrea Travaglini
in un viaggio attraverso l’Abruzzo, tra gastronomia, tradizioni e rime, le sue,
quelle “Rime Toscibili” pubblicate con Ricerche&Redazioni. Con oltre 200000
followers su Fb, Gino Bucci, studente fuorisede e poi “fuori corso”, come ha
riferito lui, chesi è poi laureato in
Lettere, ha divertito il pubblico con la lettura e il commento delle sue rime,
la cui prefazione è di Remo Rapino, è stato definito da Donatella Di Pietrantonio,
“l’ambasciatore più spassoso d’Abruzzo”.
Timido e quasi
schivo, narra di sé, “La mia attività post prandiale dopo cena era quella di
mettermi ad ascoltare i racconti degli adulti, di mia nonna in particolare, di
Martinsicuro–quando lei è venuta a mancare, ho quindi cominciato a postare
sulla Pagina Fb, i proverbi, i motti, le tradizioni ed ho visitato tutti i
paesi d’Abruzzo”, ( gliene mancano 8), “facendomi pagare in natura” con i
prodotti gastronomici. Una continua conversazione ironica e intelligente, a
tratti amara, volutamente dismessa, con Andrea Travaglini che gli ha fatto “da
spalla” in una lettura spassosa delle sue rime. La competizione da lui indetta
“sulle Pupe e Cavalli più brutti d’Abruzzo” su Fb è finita su diverse
trasmissioni nazionali. La Preside, la Prof.ssa Anna Orsatti, lo ha omaggiato
con una “pupa” che lui ha ritenuto però fuori concorso, perché “troppo bella”.
Nel
secondo appuntamento, l’ingegnere informatico,Vincenzo Di Nicola,
abruzzese, ha spinto i ragazzi a volare alto “con intelligenza” così come ha
fatto lui, nipote di un carbonaio, di cui porta il nome. “Il mio percorso è
iniziato 100 anni fa” riferisce alla platea e al moderatore dell’incontro il Prof.
Nicola Panicciari. “Mio nonno minatore è emigrato in Pennsylvania a 21 anni.
Il sogno di mia madre quando mi laureai, era il posto fisso: usciere alla Banca
d’Italia; ma io ambivo a cose più elevate, senza nulla togliere a qualsiasi
lavoro, da ragazzo sognavo di vincere addirittura il premio Nobel per la
Fisica”. Vincenzo di Nicola non si è mai fermato: ha studiato a Stanford,in
Silicon Valley,l’Università più prestigiosa e selettiva al mondo, da cui sono
partiti colossi come Google. Con un Master in Computer Science, ha lavorato a
Yahoo quando era la Compagnia più grande al mondo, poi alla Microsoft, pioniere
del settoredella pubblicità comportamentale,
poi in Cina, poi ha fondato GoPago, una Start Up “e anche lì, mia madre
mi criticò poiché per lei Bill Gates era diventato il posto fisso”. I momenti
di “fervore innovativo, vanno colti”haribadito ai ragazzi, “sono l’unico che
oltra ad acquistare da Amazon gli ha venduto pure qualcosa”. Dopo tanti anni in
cui ha viaggiato e lavorato in tutto il mondo, è tornato a Teramo per restituire
alla sua terra quanto appreso, e, rivolgendosi ai ragazzi ha suggerito loro di
non dare per scontati “eventi come questo”, sono eventi che fanno crescere, “le
sfide dell’Istruzione moderna si vincono così”. Di Nicola, un vero umanista
dell’informatica, ha fondato un’associazione no profit, ./cogita, mettendosi al servizio dei giovani e, successivamente
rivelazione, della Giornata, gli è stata conferita il 15 Marzo l’onorificenza
di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
A
concludere le Giornate, la corrispondente del Financial Timesdi Milano,
Silvia Sciorilli Borrelli, autrice de “L’età del cambiamento- Come
ridiventare un paese per giovani” (Solferino editore), ha continuato a
parlare dei giovani e del suo interesse nei confronti degli stessi. “Il mondo
del lavoro si è fatto sempre più difficile, e questo paese non deve partire da
chi come me, ha avuto più possibilità degli altri ma da chi di possibilità non
ne ha avute. Sono queste le situazioni che dividono il paese. Ecco perché ho
colto al volo questo invito, non me lo sarei persa per nessun impegno
professionale al mondo”.Giornalistacompetente e appassionata, la sua serietà e
professionalità l’ha dimostrata anche raggiungendo Vasto e il Polo Liceale
Pàntini Pudente, con puntualità, pur avendo partecipato in diretta, la sera
precedente, ad Otto e Mezzo su La7. Introdotta dalla Preside Anna Orsatti
e dalla Prof.ssa Paola Garofalo, la giornalista Silvia Sciorilli
Borrelli,davvero felice di parlare ad una platea di giovani, ha fornito loro
diversi spunti di riflessione, niente affatto banali né retorici. Il suo
interesse nei loro confronti lo ha ribadito costantemente, “spesso i giovani,
in questo paese rimangono esclusi dal dibattito pubblico”. I giovani lasciano
l’Abruzzo, come accade nelle altre regioni d’Italia, per raggiungere il Nord
magari, ma con delle condizioni lavorative davvero pessime e, facendo esempi
pratici, la giornalista parla di “un meccanismo che si è inceppato” e che crea
un effetto a catena, che talvolta parte dalla scuola. “La vostra scuola è
attenta e crea continuamente possibilità di collegamenti con il mondo del
lavoro, ma non è sempre così”. La giornalista ha coinvolto i ragazzi,
ragguagliandoli sul mondo che li attende al di fuori e, dati alla mano, sulla
necessità di creare dei ponti tra la formazione e il mondo del lavoro. La
partecipazione sociale e l’apertura ai giovani al dibattito politico, è una
necessità, “voi vi dovete fare sentire, dove iniziare a pretendere di avere una
voce, questo paese è pieno di ragazzi dotati, capaci e volenterosi che devono
esigere uno spazio in cui collocarsi”. Tutti argomenti che hanno affascinato e reso
partecipi i ragazzi, i quali come al termine di ogni incontro, hanno continuato
ad interrogare l’ospite e a confrontarsi. “Voi avete una grande responsabilità”
ha ribadito loro la giornalista, alimentando la loro speranza ad essere parte
attiva del futuro che li attende.
L’undicesima
edizione delle Giornate si èdunque conclusa, con un bilancio nettamente
positivo in termini di presenze, ricchezza e pregio degli spunti offerti dagli
interventi degli ospiti che si sono mostrati disponibili, entusiasti e non
hanno lesinato energie, e in termini di risposta da parte degli alunni e del
pubblico presente. L’invito del frammento
182 di Saffo,ἰοίην - Che io possa andare oltre, è stato raccolto da
tutti come un momento di approfondimento certo, delle tematiche più attuali, come
un momento di raccordo tra passato e presente, ma anche e, soprattutto, come
una sfida per affrontare il futuro. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna
Orsatti, la referente e ideatrice del Progetto Prof.ssa Rosita Paganelli, lo
staff con i proff. Davide De Camillis,
Paola Garofalo, Maria Guida, Pietro Lalla, Nicola Panicciari e Andrea
Travaglini si sono mostrati completamente soddisfatti del lavoro svolto. La
Pàntini Pudente Band composta dai docenti: Pietro Lalla, Angelo Luca Ottaviano,
Antonio Zinni, Alberto Arpa e Aldo Sabatini, ha provveduto ad allietare gli
intervalli con brani musicali rendendo il clima ancora più festoso e piacevole.
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