riceviamo e pubblichiamo
22 Marzo 2024. Polo Liceale PàntiniPudente.“ἰοίην - Che io possa andare oltre”Tra indagini e mistero, filosofia e recitazione, si è svolta e conclusa la seconda delle Giornate Umanistiche.
Il primo ospite, il giornalista investigativo, Dott. Fabio Sanvitale, introdotto dalla Preside Prof.ssa Anna Orsatti e Prof.ssa Rosita Paganelli, ha condotto i partecipanti alla seconda Giornata, nei meandri di un mistero rimasto irrisolto, il caso di Angela Celentano, la bambina scomparsail 10 Agosto del 1996. Partendo dalla sua ultima pubblicazione per Armando Editore, “Bambini che scompaiono” scritto insieme ad Armando Palmegiani, Fabio Sanvitale, criminologo, sceneggiatore di true crime, indagatore di casi irrisolti,autore di libri dei diversi casi di cui siè occupato, ha ricostruito punto per punto la storia della bambina le cui sorti sono ancora oscure.“Il giornalista investigativo” ha spiegato, Sanvitale,” utilizza una scienza, la criminologia, che è costituita di tanti aspetti e di tante discipline che contribuiscono all’inchiesta” che sempre si evolve, soprattutto quando non c’è un reo confessoo l’indagine non è conclusa. I bambini scomparsi sono moltissimi: presi nel sonno come è accaduto a Madeleine McCann, altro caso di cui si occupa il libro, davanti casa, mentre giocano, in un giorno di festa. Chi sono gli artefici di tali crimini? Glialunni che hanno partecipato all’incontro,hanno poi letteralmente circondato il giornalista rivolgendogli delle domande o formulando addirittura ipotesi sui coldcases. Nella ricostruzione talmente puntuale del Dott. Sanvitale, da vero ripperologist del caso, restavano dei quesiti aperti di fronte ai quali anche gli astanti, completamente coinvolti nella narrazione, cercavano di dare risposta.
Il secondo appuntamento della Giornata, ha avuto come ospite, la Prof.ssa Simonetta Tassinari, la quale ha amabilmente conversato con il Prof. Davide De Camillis, parlando del suo libro, “Il libro rosa della filosofia.Da Aspasia a Luce Irigaray, la storia mai raccontata del pensiero femminile”, ma anche della prospettiva storica errata dei molti manuali che considerano l’attività delle filosofe e delle donne in genere, quasi marginale. L’autrice ha risposto anche alle domande degli alunni che avevano letto il suo libro e ribadito e sfatato anche il mito che le donne siano sempre in guerra tra loro e pertanto inconcludenti; la precisione con cui la Prof.ssa Tassinari ha tracciato e delineato in breve situazioni in cui, oltre l’apparenza e la storia scritta dagli uomini, le donne sono state coese, mostrando una “sorellanza” utile ad affermare principi e diritti di cui ancora oggi godiamo, è stata chirurgica, precisa, incontrovertibile. Le filosofe sono sempre esistite ed esistono ancora.
La Professoressa Tassinari, è stata poi raggiunta dagli alunni che chiedevano ragguagli o di poter continuare la discussione o semplicemente un autografo sul loro libro rosa, provocatoriamente rosa.
Il terzo ed ultimo incontro ha visto come protagonista,Nunzia Schiano, la grande attrice napoletana che, prima di iniziare a raccontarsi, ha ricevuto, da parte della scuola,un omaggio alla sua carriera di notevole interprete: un video in cui sono state raccolte le sue principali performance dirette dai più grandi registi italiani. Intervistata dalla Prof.ssa Maria Guida, l’attrice ha ironizzato sulla sua adolescenzaquando, da ragazza “irrequieta”, un docente le ha suggerito di trasformare questa sua energia in arte, quella della recitazione appunto, e di come, da allora in poi non abbia più smesso. Andare oltre l’apparenza, la finzione della recitazione, Nunzia Schiano l’ha spiegata dicendo: “è grazie allo studio che si diventa un personaggio e poi un altro e un altro ancora”, si viaggia nel tempo, nei dialetti, nei luoghi diversi “ma bisogna studiare”; interpretare un personaggio vuol dire renderlo verosimile ma poi è necessario prenderne le distanze, “io ritorno ad essere ciò che sono: Nunzia Schiano”, soprattutto quando si tratta di un personaggio negativo, che non può diventare eroico, neanche quando viene ben interpretato. Al termine dell’incontro foto e abbracci hanno subissato la grande artista che con la sua intelligente ironia ha divertito e fatto riflettere il pubblico.
Tre incontri interessantissimi che si sono conclusi in auditorium ma poi proseguiti attraverso i corridoi e gli spazi del Liceo Artistico, con foto e qualche scambio di battute con gli ospiti che hanno mostrato cordialità e disponibilità nei confronti dei docenti e dei discenti, apprezzando a loro volta l’ospitalità ricevuta dalla Preside e dalPolo Liceale PàntiniPudente che ancora una volta ha dimostrato di essere terra viva e recipiente, in grado di accogliere e far fruttare la sua funzione culturale nel luogo in cui opera.
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