Alla notizia (non nuova in verità) molti over 60, legati sentimentalmente al vecchio asilo, sono rimasti profondamente delusi. Si chiedono per quale motivo non si consolida e ristruttura quello che esiste, che ha un suo particolare fascino e precisa identità.
A questi commenti il Comune ha precisato che la nuova struttura è “concepita nel rispetto dello storico edificio e sarà a energia zero” e sarà in linea con tutte le precise norme di edilizia scolastica. Potrà ospitare 120 bambini dell'infanzia e 50 del nido e sarà dotata di una mensa a servizio di entrambi i gradi di scuola. Inoltre la casa del custode non verrà demolita e l’artistico pannello esterno in bronzo verrà smontato e rimontato a fine lavori.
L’accusa degli over ’60 comunque sta nel fatto che una struttura moderna è fredda, una vecchia ristrutturata è piena di calore.
Ma ora spunta anche un primo problema. Sembra che sul sito dell’Asilo Carlo della Penna ci sia un cancello con una servitù di passaggio per accedere ad un fondo confinante, unica possibilità di accesso a tale fondo. Ci giunge notizia che con la ristrutturazione si vuole togliere tale servitù lasciando il lotto intercluso. Siccome per legge ciò non è possibile, sicuramente la questione finirà per essere definita a livello legale.
Si spera che non ci siano tanti problemi da risolvere nel corso dei lavori. Comunque ora che i cittadini vedranno demolire il vecchio edificio, sicuramente fioccheranno altre critiche, ma oramai la strada è stata tracciata, i lavori vanno avanti.
NDA
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