Porta Catena |
L’immagine di una località turistica si fonda sulla percezione complessiva che il pubblico ha di quel luogo. Percezione che è influenzata dal look della città, dalle azioni, dai comportamenti della collettività, dalla qualità dei prodotti e dei servizi, dalle relazioni con gli ospiti, dalla comunicazione, e da molti altri fattori.
L’argomento è estremamente ampio e non si può esaurire in un articolo di giornale: bisognerebbe predisporre uno studio specifico per non incorrere in errori. Per cui vogliamo solo soffermarci su un aspetto che a prima vista può sembrare banale, ma a pensarci bene, può aiutare a far guadagnare a Vasto una maggiore reputazione a livello turistico.
Stiamo parlando del “decoro urbano”; della città “bella, pulita e accogliente”, che è un po’ il biglietto da visita di un luogo turistico. Ma anche in questo caso, le leve su cui bisogna agire sono parecchie e richiedono impegno sia da parte dell’Amministrazione comunale che della collettività tutta.
Per onestà intellettuale diciamo che se da un lato “è compito dell'Amministrazione Comunale mantenere in buono stato di conservazione le opere pubbliche comunali quali piazze, strade, giardini, aiuole, monumenti, fontane, edifici, ed aree a verde” e via dicendo; dall’altro tutti i cittadini sono tenuti a partecipare a questo impegno e possibilmente migliorare il decoro urbano, rispettando le regole o anche mettendo solo con un fiore fuori dalla porta o sul balcone.
Bene ha fatto il Sindaco Francesco Menna ad emettere due recenti ordinanze per richiamare all’ordine i padroni dei cani per le deiezioni canine e i proprietari dell’immobile cadente da anni al Carmine per la messa in sicurezza. Azioni che fanno capire che il Comune, oltre a mantenere la città in ordine, ha anche il compito di tenere a bada i cittadini che rovinano l’immagine della città.
Tutto sommato Vasto non è male, ma come diceva Michelangelo “la perfezione è fatta di dettagli”, per cui se vogliamo migliorare l’immagine dobbiamo eliminare tante piccole brutture vecchie e nuove, che addirittura i nostri occhi non percepiscono più.
Il Comune aveva fatto bene alcuni anni fa a creare il contatto “Il cittadino segnala”: è un modo per capire in tempo reale che problemi si hanno in città.
Ma qual è la tipologia delle azioni da mettere in atto?
Facciamo alcuni esempi. Le affissioni, causa web, sono diminuite rispetto al passato, ma a Vasto marina su viale Duca degli Abruzzi e altrove ci sono numerosissime plance vuote per manifesti, arrugginite e rotte, che forse andrebbero rimosse. Non sono eleganti nemmeno i manifesti al semaforo della Marina o quelli del Circo sulle colonne del viadotto all’inizio si corso Mazzini.
Sul decoro urbano determinante è anche la gestione del verde: sotto Loggia Amblingh da tre anni ci sono cinque alberi secchi allungati fra gli altri, a cui di recenti di è aggiunto anche un pino inclinato dal vento. C’è poi la nota dolens delle rotonde incolte sulla SS16 a Vasto Marina, a cui si aggiunge una grossa palma secca e altri più piccoli malridotti di fronte all’ingresso dell’Istituto San Francesco. Alle scalette di via Catena da un paio di mesi ci sono vasi rotti e transenne allungate.
E ci fermiamo qui, perché la lista è lunga e non è nostro compito scrivere il libro bianco sul decoro urbano.
Ci permettiamo solo di fornire al Comune un suggerimento: dare incarico a qualcuno dell’Ufficio Servizi per rilevare le cose da fare e metterle in programma. E nel caso ce ne sia bisogno coinvolgere anche i cittadini e le associazioni per dare una mano sul da farsi.
Una cosa è certa. Questi piccoli interventi possono far cambiare il volto della città e questo a livello turistico è fondamentale.
Nicola D’Adamo
Vecchie affissioni strappate
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