martedì 2 gennaio 2024

PROBLEMI VECCHI E NUOVI: MA QUALI SARANNO RISOLTI NEL 2024?

In 20 punti i temi più ricorrenti nel dibattito politico  locale in vista delle elezioni regionali. L’auspicio degli elettori è che problemi vecchi di decenni vengano finalmente avviati a soluzione.

In Abruzzo si voterà il 10 marzo per il rinnovo del Consiglio Regionale: saranno due mesi in cui di parlerà molto di politica locale.

Compito della stampa non è solo riportare notizie, ma anche indirizzare il dibattito sui reali problemi della gente e ricordare alla politica (destra,sinistra,  centro) tutte le partite aperte che attendono ancora risposta, a livello locale, provinciale e regionale.

Il 2024 sarà l’anno buono per risolvere i problemi che qui elenchiamo? Sono solo 20 punti.

TROPPI MORTI: URGE IL RADDOPPIO DELLA TRIGNINA. La richiesta del raddoppio della prima metà della Trignina (da San Salvo a Salcito) l’aveva chiesto il Comitato “Pro Trignina” nel 2018. Nei mesi scorsi c’è stato un incontro tra amministratori locali e Salvini  il quale ha espresso il proposito di inserire nel prossimo contratto di programma, che verrà sottoscritto tra il Ministero delle Infrastrutture e l’Anas, la previsione del raddoppio di almeno di una prima metà del tracciato. Ma i tempi sono lunghi e la strada continua a mietere vittime.

 

NUOVO OSPEDALE DI VASTO.  A fine 2006  la ASL ha acquistato il sito di c.da Pozzitello dal Comune di Vasto. L’Ospedale si doveva realizzare in 3 anni.  Ad oggi se va bene  - come sembra - siamo ancora alla prima pietra.

 

CHIUSURA TRIBUNALE. Da decenni è aperto il dibattito e puntualmente poi arriva la proroga per qualche altro anno. L’ultima è che fino al 31 dicembre 2025 resterà aperto.

 

ULTIMAZIONE VIA VERDE COSTA DEI TRABOCCHI. Sbandierata come ultimata alla prima tappa del Giro d’Italia, in effetti se n’è realizzata la metà. Si sta cercando di avviare lavori da Torino di Sangro a Vignola, ma non ci sono date effettive di ultimazione lavori. La Provincia dovrebbe  accelerare tutti gli iter procedurali.

 

“VERA” VARIANTE ALLA SS16. Dopo la rinuncia alla mini variante sotto Loggia Amblingh,  c’è il tentativo di far passare come “variante” la strada di collegamento Casello Vasto nord, Valle Cena, Valle Treste, Trignina, San Salvo Marina.  Ma questa è un’altra cosa, non è la “Variante di Vasto”, vale a dire quella inizialmente pubblicata sul sito del MIT di Salvini che prevedeva “il superamento dell’abitato di Vasto”, passando dietro San Lorenzo S. Antonio Abate ecc. Questa è la variante che i Vastesi reclamano.

 

CENTRO STORICO. C’è la necessità di rilanciare il borgo antico come centro identitario della città. Parecchi palazzi, grazie ai bonus, stanno riacquistando l’antico splendore, ma non basta. Bisognerebbe mettere a punto un piano strategico integrato che abbracci tutti gli aspetti del centro storico e soprattutto che tale piano venga condiviso tra tutti i soggetti del sistema, che spesso hanno interessi totalmente diversi fra loro. In concreto non è facile  riportare gente e attività in centro. Ad esempio è difficile trovare soluzioni per la crisi dei piccoli negozi,  dovuta allo sviluppo dei centri commerciali di periferia con comodi parcheggi e alla recente e frenetica crescita degli acquisti online.

 

PNRR: I 14 MILIONI PER PALAZZO D’AVALOS. Il Consiglio Comunale di Vasto a giugno scorso ha approvato all'unanimità l'accordo fra Comune e Soprintendenza per l'attuazione degli interventi di consolidamento, restauro e valorizzazione di Palazzo d'Avalos. L'intervento è finanziato con 14 milioni di euro con fondi Pnrr. Partirà nel 2024?

 

IL GIALLO DEL COMPLESSO GENOVA RULLI A PORTA NUOVA. L’ampia struttura nobiliare  è abbandonata da decenni. Nella primavera del 2006 il Comune (Sindaco Pietrocola) fece un accordo con la Curia per sanare una antica diatriba. La Curia acquisì  la proprietà  di alcune porzioni del palazzo del Carmine ed in cambio  il Comune ottenne in “comodato” per 60 anni tutto il complesso Genova Rulli, che però doveva ristrutturare a proprie spese. Per 10 anni il Sindaco Lapenna non ha mai chiarito la sua posizione. Lo stesso, Menna nei suoi 7 anni di amministrazione. Nell’accordo c’era una clausola che obbligava il Comune a iniziare i lavori entro 15 anni (vale a dire 2021). Il Vescovo non parla, il Sindaco nemmeno  e ad oggi i cittadini non sanno se l’intera struttura è ancora in mano al Comune o è tornata nella disponibilità della Curia. Il chiarimento è necessario perché è un bene prezioso che va assolutamente valorizzato.

 

GRANDI PROSPETTIVE CON LA FUSIONE DI  VASTO SAN SALVO CUPELLO E MONTEODORISIO. La nostra macroarea con 70.000 abitanti diventerebbe la  seconda città d’Abruzzo,  a cui sarebbe difficile negare il tribunale, l’università, un buon ospedale e altro ancora. Sono queste scelte lungimiranti che dovrebbero far riflettere tutta la classe politica.

 

PICCOLI COMUNI. Garantire la loro sopravvivenza significa far continuare a battere il “cuore vero” dell’Italia. Ma è richiesta una nuova strategia. I parlamentari e le regioni dovrebbero porre il tema al centro delle loro azioni. In Italia ci sono  3.488 comuni al di sotto dei 2.000 abitanti.

 

POSTI DI LAVORO . Da sempre si  dice che il mercato del lavoro è il termometro più veritiero dello stato di salute dell’economia reale di un territorio. In Abruzzo 45.000 disoccupati e 180.000 iscritti all’AIRE. E la “fuga dei cervelli” è in aumento anche a Vasto: nel 2013 i vastesi iscritti all’AIRE erano 4.293, nel 2023 sono 5.388.

 

PORTO DI VASTO E “ULTIMO MIGLIO”.  La struttura ha acquisito la qualifica di “Porto Nazionale”. Ci sono stati molti annunci sui lavori previsti nel Piano Regolatore Portuale e sull’ultimo miglio di linea ferroviaria fin dentro il bacino del porto. Si tratta di milioni di euro di investimenti e qualche lavoro è stato già assegnato. Ma bisognerebbe accelerare.

 

CALENDARIO UNICO DEGLI EVENTI DI TUTTO IL COMPENSORIO. A livello turistico il “brand”  si vende molto meglio se la promozione è di tutto il territorio. L’ideale sarebbe mettere a disposizione del turista un Calendario “unico” degli eventi estivi di Vasto - San Salvo e Comprensorio. Cosa oggi abbastanza facile con l’aiuto delle nuove tecnologie e della Rete. (L’ideale sarebbe farlo per tutta la Costa dei Trabocchi, ma l’impresa per ora è difficile).

 

VALORIZZAZIONE BRODETTO E ALTRO. Il cibo, il vino e i prodotti tipici sono espressioni di un territorio. La loro valorizzazione sta alla base del turismo. Da varare iniziative in date fisse per valorizzare i prodotti del mare, in primis il Brodetto di pesce alla Vastese, e poi quelli del comprensorio come vini, ventricina, salumi, latticini, miele, tartufo e via dicendo.

 

FOSSO MARINO. Se ne parla da tempo immemore, ma dello scolo maleodorante a fianco al Pontile non si trova una soluzione  valida. Sarà questo l’anno buono?

 

INTERRUZIONI IDRICHE. Da tempo si parla di raddoppio della condotta principale da Fara San Martino ai vari centri, ma finora giungono solo notizie di “riparazioni” lungo la condotta. Quando serie rotture avvengono in estate il sistema turistico va totalmente in tilt.  

 

SICUREZZA STRADALE. Oltre le azioni già predisposte, converrebbe aggiungere la tinteggiatura continua delle strisce in città, alla Marina ed in periferia e se possibile la illuminazione di notte.  

 

GEMELLAGGI. Sulla carta intestata del Comune figurano i gemellaggi di Ischia, Perth, Tremiti, Villa S. Angelo, Bari. Forse è utile predisporre un piano di scambi con i centri gemellati.

 

VASTO  SENZA UNIVERSITA’. L'Università di Teramo ha aperto da qualche mese un nuovo ed innovativo corso di laurea a Lanciano. A Termoli da anni è attivo Scienze Turistiche. E Vasto è nel mezzo senza nulla! Si spera che nel 2024 ripartano almeno i corsi professionali presso il centro dei Salesiani.

 

CARLO DELLA PENNA E MEDIA R.PAOLUCCI. Sono stati annunciati i lavori e sicuramente partiranno entro l’anno. In itinere anche la demo-ricostruzione  del palazzo di via Naumachia.

 

Sicuramente ci sono altre cose importanti, ma non vogliamo andare oltre. Più o meno questi sono i temi che ricorrono più frequentemente nelle conversazioni dei cittadini del territorio e che tutti auspicano vengano seriamente affrontati dalla classe politica. Buon lavoro e Buon 2024.

NICOLA D’ADAMO

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