Anni fa i compianti Giuseppe Catania ed Ennio Minerva così si erano espressi sulla sua arte.
GIUSEPPE CATANIA
C'è nell'intimo dell'artista il desiderio di manifestare il proprio linguaggio poetico attraverso la pittura, espressa con profonda passionalità, quando è proiettata a captare le immagini del paesaggio circostante.
Vincenzo Di Bussolo più volte ha mostrato il suo "amore" per la città natale, Vasto, ritraendola con dolcezza e raffinatezza, e con effetti architettonici aggraziati, con naturale lirismo, ingentiliti da una luminosità che riflette una sensibilità propria, caratteristica dell'artista. Angoli e paesaggi che mostrano, altresì una affascinante
poetica romantica.
I disegni dal vero di Vincenzo Di Bussolo costituiscono elementi pittorici ben armonizzati, che aggraziano il contenuto intellettuale spontaneo. Per illustrare il paesaggio ideale si rileva nel pittore la caratteristica di una propensione estetica caratterizzato dalla forma bene illustrata, supportata da un cromatismo espresso con eccezionale vigoria, con bellezza di luce che appare passionale e irresistibile. In sintesi, sono presenti nella sua arte gli elementi essenziali che contraddistinguono gli artisti figurativi.
Attributi questi che
sono in Di Bussolo personali sensazioni che sono espressi in colori inglobati in una visione
prospettica di notevole suggestione, fra contrasti della luce sull'ombra per impreziosire l'atmosfera
compositiva.
Nei paesaggi Vincenzo Di Bussolo dispone i particolari secondo un accentuato intento decorativo attraverso
una fantastica percezione di luminescenza per avvalorare il particolare che la pittura di paesaggio
è quale atto di fede verso la natura esaltata dalla poetica dell'immagine.
A Luglio 1998 così commentava la mostra di Di Bussolo il suo maestro ENNIO MINERVA
"Vincenzo Di Bussolo, nel suo solitario colloquio con la natura, scopre il mondo di fronte a lui e nella visione magica delle cose trova una nuova immediata espressione. La sua segreta vocazione lo pone in situazioni di ricerca continua perchè egli ha solo se stesso, la natura davanti a se ed i suoi mezzi espressivi. La sua coscienza intellettuale ne fa una specie di portavoce della sua attività artistica e della natura che le appartiene. Ne deriva un commovente Realismo schietto e una candida semplicità della descrizione, perchè il suo processo di assimilazione del mondo esterno si attua a un livello puro. Ma ne deriva anche l'intensità espressiva con cui egli esprime il suo mondo, che dipinge in tutta semplicità, nell'atmosfera magica del Reale"
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